I – lui
un sms: “J mi porta ad una festa. ci sentiremo + tardi.”
lo leggo distrattamente, durante la riunione.
mi ribolle il sangue. dunque lo ha rivisto. scoperanno anche stasera?
non resisto. esco un attimo. chiamo. spento. troia.
II – lei
per arrivare prendiamo un motoscafo privato. l’approdo è sul canal grande. mi aiuta a scendere. nonostante me lo abbia detto all’ultimo momento, sono elegantissima, come da richiesta.
sandali aperti con tacco a spillo. vestito nero fasciante che mi lascia la schiena nuda. capelli raccolti. orecchini preziosi. trucco leggero. il vestito non mi consente il reggiseno. sotto indosso un perizoma.
III – lui
durante la riunione e la conseguente cena sono piuttosto distratto. penso ad altro. ogni tanto mi assento e provo a chiamare.
perchè non me l’ha detto prima?
IV – lei
palazzo stupendo. vista mozzafiato. tanta gente. ricca. distinta. bella. tanti uomini con donne più giovani. tante donne con uomini più giovani.
c’è tensione erotica nell’aria.
non stasera, mi dice James. non è una di quelle sere. ma se le fai una buona impressione potrai venire anche in una di quelle.
V – lui
la serata non finiva più. sono in taxi, verso l’albergo. ci riprovo, anche se ormai… invece suona. risponde. non è lei. voce di donna. calda.
in questo momento non può rispondere. è impegnata. te lo dirà lei, se te lo vorrà dire.
protesto, ma parla d’altro. mi fa domande. mi vuole conoscere. siamo invitati da lei, il weekend successivo. spera che io sia all’altezza della mia donna. in che senso?