I – lui&lei
“ciao, sono io. ho una brutta notizia. mi saltano le vacanze. è nato un casino al lavoro. i prossimi giorni devo stare qui a sistemarlo.”
“noooo, come facciamo? è già tutto prenotato. io ero già tutta eccitata all’idea.”
“senti, tu vacci. trova qualcuno con cui andarci. io magari per gli ultimi giorni riesco a liberarmi e vi raggiungo.”
“ok. faremo così. mi dispiace molto però. provo a sentire qualcuno. ti faccio sapere. ciao”
II – lei
non risponde. gli mando un sms.
“ho risolto. se proprio non riesci vado con sammy. così non hai neanche da essere geloso :)”
sammy infatti è un mio amico gay. uno di quei gay fighi: palestrato, glabro, occhi azzurri. quelli per cui le donne maledicono l’omosessualità. farà molte più conquiste di me in vacanza.
III – lui&lei
“ciao, guarda sto uscendo ora. è stato un inferno. però ho prenotato un volo. entro sera dovrei essere lì. almeno un weekend di vacanza me lo faccio… riesci a venirmi a prendere in aeroporto? sì? bene.”
“sì, lascerò sammy qua in giro per locali e vengo io. tanto qui io non batto chiodo, lui invece ne rimorchia un nuovo ogni sera. sono tutti gay quest’anno in sardegna. spero almeno che tu scoperai con me e non con lui. o almeno anche con me”
“sei proprio spiritosa…”
IV – lei
abbiamo mangiato qualcosa per strada, poi arrivati in stanza ci siamo saltati addosso. in 5 secondi eravamo nudi e mi stava scopando contro il muro, poi nel letto. era stanco, si è addormentato quasi subito.
verso le tre è rientrato sammy che stasera dormirà nel divano letto nel piccolo soggiorno. l’ho accolto e aiutato a sistemarsi. io ero ancora nuda da prima, ma ormai non ci facciamo caso. l’ho beccato però che guardava dentro la stanza, verso il mio ragazzo che dormiva nudo e a pancia in giù. ho colto del desiderio nello sguardo. gli ho assestato una gomitata.
V – lui
mi sveglio. il sole è già alto. barcollo verso il bagno. sono ancora nudo dalla sera prima. in bagno c’è sammy che si rade di fronte allo specchio. incurante della mia nudità mi presento e chiedo se non disturbo. a quanto pare no. lui indossa soltanto un paio di boxer attillati.
mi metto a pisciare. lui gira spesso lo sguardo. mi guarda. lo guarda. il mio pene ha la caratteristica di essere già molto più grosso della media da moscio. inoltre a causa delle erezioni mattutine è ancora parzialmente gonfio. non mi era ancora capitato che qualcuno me lo guardasse mentre svolgeva l’altra sua funzione.
VI – lui
“ti piace?” gli chiedo. “allora è vero che sei gay?” lui rimane un po’ interdetto “come faccio ad esserne sicuro? non è che invece ti sei scopato la mia donna mentre io non c’ero?” assumo un tono fintamente arrabbiato.
mi sposto dietro di lui che è ancora col rasoio in mano e metà faccia con la schiuma. ci guardiamo negli occhi attraverso lo specchio. reggiamo entrambi lo sguardi per molti lunghi secondi. io intanto con la punta delle dita sto percorrendo la sua schiena muscolosa, dal collo in giù. mi fermo con le dita sotto all’elastico dei boxer. lui, per risposta, inarca la schiena, si puntella con le mani al lavandino e spinge in fuori il culo.
VII – lui
gli abbasso i boxer. poi gli chiedo di passarmi una crema lasciata da lei sul lavandino. mi ungo il cazzo già in erezione completa. poi ne spalmo un po’ su di lui. lo penetrò con facilità. lo scopo, lo domino. emettiamo entrambi grugniti e parolacce sconnesse. percepisco il tutto come uno dei momenti più virili da me vissuti, nonostante l’atto che stiamo compiendo. anche in lui non c’è nessun atteggiamento femminile, lo sta prendendo in culo come un vero uomo. forse è abituato ad essere attivo o forse viviamo di stereotipi.
terminiamo ansimanti e sudati, appoggiati al lavandino. continuamo a guardarci attraverso lo specchio. mi lavo e lui si finisce la barba.
“quando vuoi la rivincita io ci sono” mi dice mentre esco dal bagno.
VIII – lei
l’ho sentito alzarsi. li ho sentiti parlare in bagno. mi sono alzata e dalla stanza in ombra li ho osservati senza essere vista. con le dita mi stimolavo il clitoride mentre assistevo ad una scena troppo sexy. due uomini bellissimi dal fisico scolpito. il sesso del mio uomo, grosso come poche volte e lucido di crema. un atto sessuale primitivo, scarno, naturale. i glutei di sammy, così glabri e sodi, così disponibili e fieri di esserlo.
mi butto sul letto e fingo di dormire. intanto mi arrovello su come predisporre le cose in modo giusto per farlo in tre.