Il negozio

I – lui

questa sera devo far finta di osservare la merce. ci sono dentro ancora dei clienti che si attardano. di solito passo all’ora di chiusura, uscito dal lavoro. lei tirà giù la serranda con me ancora dentro al negozio.

ha un gran seno, caratteristica che in genere non richiedo alle mie amanti. ne approfitto e lei è quella a cui chiedo sempre una spagnola. in genere mi siedo sul bancone e lei da in piedi si china a succhiarmelo tra le sue mammelle.

II – lui

stasera è incazzata. ha litigato col suo tipo.

“meno male che sei venuto” mi dice. non avevo preavvisato. a volte lo faccio. qualche volta c’era anche lui che aspettava che finisse il lavoro. in qualche caso ho anche acquistato qualcosa per non destare sospetti. completini intimi, della taglia della mia di donna.

mi prende con foga, stasera niente sfregamento fra le tette.

III – lui

“è uno stronzo” dice mentre si sta sollevando la gonna e si china appoggiandosi al banco.

“ehm… dove?” chiedo io puntandole il cazzo verso di lei. non sempre è disponibile a tutto.

“ho detto che è uno stronzo.” e si china maggiormente puntellandosi sui gomiti.

credo che fosse il via libera per cui mi inginocchio e cerco di umidificare un po’ la zona con la lingua.

“dai, sfondamelo, che tanto lui non lo vedrà per un bel po'”

“ma io ci tengo” sussurro mentre lo spingo dentro pian piano.

IV – lui

torno a casa e le lascio il regalo sul tavolo. questa volta mi sono fatto dare un baby doll di pizzo con delle culotte semi trasparenti. questa serà tornerà tardi. spero lo aprirà prima di venire a letto, magari proprio mettendoselo.

le mie speranze vengono invece disattese perchè, sarà contagioso, anche lei oggi è di cattivo umore. il regalo lo prova il mattino dopo ma le culotte risultano un po’ strette. “non c’è problema”, dico io, “lo andiamo a cambiare”

V – lui

e così mi presento con la mia donna al negozio. ci rivolgiamo alla titolare, mia amante, per chiedere il cambio. rimane un po’ spiazzata. ci affida ad una commessa. mentre la mia donna, che intanto ne approfitta per cercare altri acquisti da fare, è nel camerino a cambiarsi l’altra mi si affianca e mi parla sussurrando e allungando una mano verso il mio pacco.

“è lei?”

“cazzo, è figa. come fai a venire con me quando hai lei? ma lei lo sa di noi”

“vorrei vedervi scopare. anzi quasi quasi vorrei farlo insieme a voi, lei mi stuzzica appetiti lesbici che in genere non ho.”

“non dirlo di nuovo perchè ti prendo sul serio.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto