I – lei
le apro ed è bellissima come al solito. sandali aperti con tacco a spillo, vestitino cortissimo, chiuso intorno al collo e aperto sulla schiena tanto da rendere evidente l’assenza di reggiseno. ci baciamo sulle guance e lei mi fa i complimenti per come sono vestita io che indosso una minigonna e un top che lasciano poco all’immaginazione. ai piedi ho degli zoccoletti con un po’ di tacco.
“non c’è il tuo maritino?” chiede quando la faccio accomodare al tavolo, apparecchiato solo per due, per la cena alla quale l’ho invitata.
“no, è arrivato un cliente importante e ha dovuto portarlo fuori. pensa che aveva chiesto se potevo andarci anche io per fare bella presenza. ma non volevo rinunciare alla cenetta con la mia amica preferita.”
“oh, grazie, amore.” mi chiama sempre così, tra noi ci sono spesso dei doppi sensi che suggeriscono che la nostra sia più di una amicizia, ma in realtà non abbiamo fatto mai nulla di sessuale fra noi. anche con mio marito scherziamo spesso riguardo a questa nostra affinità e lui dice sempre che vorrebbe vederci insieme e poi partecipare anche lui.
II – lei
anche la cenetta, a lume di candela e con tocchi afrodisiaci, suggerirebbe che fra noi ci sia un rapporto speciale e in qualche modo è vero.
dopo cena le faccio vedere la nostra nuova casa. affascinata dalla nostra camera lei si butta sul nostro letto. poi, trovandolo comodo, mi invita a stendermi con lei.
“dai, facciamo un po’ di discorsi da donne, come ai vecchi tempi.”
si slaccia i sandali e rimane a piedi nudi. lo faccio anche io e mi stendo vicino a lei. iniziamo a parlare di uomini. del mio e dei suoi, visto che lei non è mai stata capace di tenersene uno per più di qualche mese. mi raccontò del suo ultimo e delle sue performance sessuali che erano a quanto pare l’unico motivo che li aveva fatti stare insieme. poi parliamo di mio marito e tocca a me elogiarne le prestazioni e le caratteristiche sessuali. nell’aria c’è una certa eccitazione. i racconti trasgressivi di lei mi fanno bagnare.
III – lei
sentiamo la chiave nella toppa. finalmente è rientrato.
“siamo qui in camera.” rispondiamo al suo saluto. entra nella camera in penombra e il vederci lì, stese, a piedi nudi e con quei vestiti sexy gli provoca un certo turbamento.
“finalmente sei arrivato, ti stavamo aspettando.” la voce che mi esce è forse più sexy di quel che volevo. lui ci guarda, probabilmente equivoca qualcosa. ci accorgiamo che è costretto a sistemarsi nei pantaloni un principio di erezione. noi ci guardiamo e intuiamo l’equivoco. le cose rimangono sospese per un attimo.
“davvero?”. chiede speranzoso.
“no… no… forse hai capito male. non intendevo…” dico io, imbarazzata. altro silenzio.
“e perchè no?” dice la mia amica, rompendo il silenzio e creandone un altro, molto più intenso.
IV – lei
ci viene spontaneo avvicinare i nostri volti e poi ci baciamo. prima in modo leggero. poi le nostre lingue si attorcigliano e le nostre mani cominciano a esplorare i nostri corpi. per un po’ ci dimentichiamo del mio uomo che ci osserva eccitato e incredulo.
ci spogliamo a vicenda. lei sotto al vestito oltre a non avere reggiseno non aveva nemmeno le mutandine. per la prima volta accarezzo una vagina e un intero corpo femminile diverso dal mio.
con la coda dell’occhio vedo mio marito che si sta spogliando e poi sale dal fondo del letto mettendosi in ginocchio. ci interrompiamo e ne ammiriamo il corpo nudo, col cazzo svettante.
“non raccontavi balle. è veramente così lungo e grosso come dicevi.” mi sussurra all’orecchio ma facendo in modo di farsi sentire anche da lui.
V – lui
vengono verso di me, sensuali come gatte. si avventano sul mio cazzo, contendendoselo e condividendolo tra le loro bocche e le loro mani. la mia fantasia sessuale principale sta avvenendo sotto i miei occhi. lo sto facendo con mia moglie e con la sua amica più sexy. da sempre sognavo questo momento. le due bocche sul mio cazzo mi mandano in estasi.
vengo e mia moglie non si sposta accogliendo dentro di sè tutta la mia sborra, come quasi mai aveva fatto. la sua amica, quasi invidiosa, la bacia e poi sale a baciare me. questo mia moglie mai lo aveva fatto ed assaggio per la prima volta il mio stesso sperma.
tutto ciò me lo fa stare in tiro senza che accenni a calare, al ché mia moglie chiede di essere scopata. dopo diversi affondi sento che lei è venuta ed io mi fermo esausto, ancora duro dentro di lei.
VI – lui
rimaniamo fermi per un po’ e sento che il mio cazzo comincia a ridursi. la sua amica però, in quel momento, si sposta alle mie spalle e comincia, prima timidamente e poi con più convinzione a dedicarsi al mio culo leccandomi in un punto in cui mai nessuno me lo aveva fatto, proprio sul buchetto. il mio cazzo si indurisce all’istante e mia moglie sentendoselo crescere dentro esclama:
“cosa gli stai facendo? è tornato durissimo.”
“diglielo tu cosa ti sto facendo.” mi dice interrompendosi solo per un attimo.
“mi sta leccando il buco del culo.” dico con un po’ di vergogna. poi riprendo a scopare mia moglie e veniamo entrambi dopo poco.
VII – lei
siamo stesi nel letto, con mio marito in mezzo a noi. ci stiamo rilassando. ad un certo punto mi viene da allungare la mano verso il suo cazzo, per stimolarlo un altro po’. mi incontro con la mano di lei che, evidentemente, ha avuto la stessa idea. lo facciamo tornare duro in un istante.
“volete ripartire?” chiede lui.
“io vorrei essere scopata.” dice la mia amica tirandosi su e mettendosi a quattro zampe, protendendo in fuori il suo bel deretano.
“con molto piacere” dice lui.
“ce l’hai del lubrificante?” chiede rivolgendosi a me. “so che tu non glielo concedi tanto spesso, ma, se non ti dispiace, vorrei tanto donare al tuo maritino il mio culo.”
“certo. no che non mi dispiace.” dico mentendo. vedendo il sorriso di lui ho provato gelosia, invidia per lei e desiderio di sfida. “fai solo attenzione che è bello grosso, ma so che sei abituata.” aggiungo un po’ acida. tra le due litiganti il terzo godrà perchè io so già che, per non essere da meno di lei, gli concederò anche il mio.