Libertà

I – lei

man mano che guidavo mi stavo rilassando. reduce da una riunione molto tesa, in cui si decideva il futuro dell’azienda, e nella quale mi ero trovata, unica donna, a difendere una posizione minoritaria. ora ero in macchina e me ne stavo scappando via da quel mondo. non so dove stavo andando. alla mia sinistra avevo l’oceano. il sole cominciava ad arrossarsi preparandosi al tramonto.fermai l’auto sul limitare di una spiaggia deserta. il denudarsi dagli elegantissimi abiti da lavoro fu anche metaforico. mentre correvo, nuda, verso l’acqua mi sentivo più libera che mai.

II – lei

dall’acqua vidi una figura sulla spiaggia. era un uomo, o un ragazzo, che si trascinava dietro una tavola da surf. lo vidi fermarsi perchè aveva notato l’auto parcheggiata. si guardò attorno e mi vide. io gli feci un cenno di saluto.vidi che proseguì fino a poco più avanti, dove c’era, fra le dune, un capanno.

tornai a riva, spossata dalla nuotata. mi distesi sulla sabbia per asciugarmi, grazie al vento e agli ormai deboli raggi solari. non avendo nient’altro che i vestiti eleganti non potei che rimanere nuda.

III – lei

il ragazzo stava tornando indietro. era giovane, carino e molto ben messo fisicamente. ebbe una leggera esitazione quando vide che ero nuda. ma io non ebbi nessuna reazione e capì che per me non era un problema.mi chiese cosa facevo lì. io risposi in modo evasivo. mi disse che lui stava in quel capanno. se avevo bisogno di qualcosa potevo chiedere. stava per prepararsi una cena.

IV – lei

il cielo cominciava a scurirsi, il sole era basso all’orizzonte. mi avvicinai al capanno. aveva acceso un piccolo fuoco in uno spiazzo.accettai di buon grado il cibo abbrustolitò che mi offrì. nessuno dei due sembrava fare caso al fatto che fossi ancora nuda. mi ero portata dietro i vestiti ma non mi sembrava il caso di indossarli. lui indossava i pantaloni di una muta da surfista.

parlammo fino a che diventò notte. entrambi eravamo in fuga da qualcosa. io cominciai ad avere freddo. mi offrì una sua camicia.

V – lei

“sei molto bella.” mi disse. avevo i capelli spettinati, ero struccata, ero più vecchia di lui ed indossavo soltanto una camicia sporca. però aveva ragione, mi sentivo bellissima, molto più che col tailleur, le scarpe col tacco e l’acconciatura della mattina.ci baciammo. io con la mano gli accarezzai i pettorali, gli addominali e poi la infilai sotto la muta in cerca di qualcosa di ancora più duro.

mi prese lì sulla sabbia. mi scopò sotto le stelle, con il rumore delle onde in sottofondo e il crepitare del fuoco che si stava spegnendo.

VI – lei

era molto tempo che non scopavo. molto tempo che non lo facevo in quel modo. con un uomo del genere, che mi dominò, mi fece sua. entrambi sembravano non pensare a nient’altro che godere e far godere. con il mio ex marito c’erano sempre delle barriere, delle convenzioni da non superare.avvenne tutto in modo così naturale che non mi resi conto di come mi avesse fatta girare e nel turbinio del mio godimento mi avesse penetrata là dove a nessuno prima era stato concesso.

mi accorsi di avere un cazzo piantato nel culo e quasi non mi ero accorta di quando era entrato. e in più mi stava piacendo, mi stava piacendo da matti. venni di nuovo, più forte di prima.

pensai a quegli uomini della riunione del mattino. tutti avrebbero sognato di mettermelo di dietro e non potendo farlo veramente lo avevano fatto metaforicamente. di loro non me ne fregava più niente, in quel momento l’unica cosa che volevo era che gli tornasse duro, per sentirmelo di nuovo dentro le viscere.

5 commenti su “Libertà”

  1. ma guarda siamo finiti nel culo. dai ti prendo in giro.uscire dal lavoro, donna in carriera, e fare il bagno nell’oceano. siii, smettesse solo di piovere. cosa dici?

  2. prendimi in giro quanto vuoi. io stesso non mi prendo troppo sul serio. penso che da alcuni racconti questo si capisca.

    lo so, su certe cose sono monotono, ma che ci devo fare…

  3. per adesso non si capisce. ma ne ho letto solo alcuni.
    si un po’ monotono, per me va anche bene, ma le tue donne? te lo diranno immagino. analcentrico.

  4. sul web tutti esasperano le proprie ossessioni. tutto viene focalizzato in modo ossessivo. ripetitivo. come in un eco.
    si presenta una parte e si tralascia tutto il resto.
    non sei il solo!

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