La scommessa

I – lei

“scommettiamo?”

“come sarebbe a dire scommettiamo?”

“tu fa in modo di lasciarmi una sera da solo in casa con il tuo ragazzo. io faccio in modo di farti avere una prova di quello che riesco a fargli fare.”

“guarda che non è gay, come te lo devo dire?”

“ah, se fosse per quello… non sai quanti etero mi sono scopato.”

“va be’, e cosa vorresti scommettere?”

“allora. se riesco a scoparmi il tuo ragazzo poi voglio scoparmi anche te. voglio il tuo culetto vergine!”

“ma tu sei pazzo! non so se te ne sei accorto ma io sono una donna e tu sei gay.”

“cosa vuoi che sia. per un culetto vergine non sto a fare lo schizzinoso…”

“e se vinco io?”

“se vinci tu ti organizzo un appuntamento con quel mio amico. quello che piace a te. quello giamaicano. e ho detto tutto.”

“ma non è gay anche lui?”

“no, lui è bisex. ma io dico in giro che è gay, così ho meno concorrenza.”

II – lei

eccomi qui ad organizzare una cena col mio amico gay e ad inventarmi una scusa per cui sarò costretta ad abbandonarli da soli, lui e il mio ragazzo, per aspettare di vedere come si sviluppa la serata.

non so perchè, ma provo una certa curiosità maliziosa all’idea che il mio ragazzo scopi con un altro uomo. mi stimola soprattutto l’idea che sia lui a scopare o a farsi fare una fellatio. l’idea opposta invece mi disturba un po’. ma non avendo lui tendenze omosessuali penso che non arriverà a tanto.

in realtà sono quasi sicura che vincerò la scommessa e già pregusto il fisico perfetto dell’amico rasta. se dovessi perdere… be’ la verginita anale stavo pensando già di concederla al mio ragazzo. avere uno più esperto che me la prende non sarà una tragedia.

III – lei

rientro in casa. cerco di capire dagli atteggiamenti se è successo qualcosa, ma sono entrambi imperscrutabili. il mio amico sono sicuro che lo fa apposta per cui potrebbe benissimo aver concluso qualcosa ma non volere che io lo capisca. del mio ragazzo mi stupirei di più. penso che noterei qualcosa di diverso in lui.

mentre sto preparandomi per andare a letto, e il mio ragazzo è in bagno, mi arriva un mms dal mio amico. contiene una foto. inequivocabile. si vede il mio ragazzo di schiena. ai limiti dell’inquadratura si scorge il cazzo del mio amico, infilato per metà nel culo.

sconvolta dalla visione lo attendo a letto. mi ritrovo eccitata. gli salto letteralmente addosso e mi faccio scopare. anche lui è molto focoso, forse ancora eccitato per quello che ha fatto prima, oppure per dimostrare a se stesso di essere ancora etero.

ci lasciamo prendere la mano. ad un certo punto gli dico: “dai proviamo.” è il segnale che aspettava da un po’.

ho perso la scommessa e non posso nemmeno onorare il debito, non possedendo più ciò che dovevo concedere al mio amico. dovrò trovare qualcosa di alternativo.

IV – lei

col mio ragazzo non faccio cenno di conoscere ciò che ha fatto. me lo faccio raccontare dall’amico che, prodigo di particolari, mi spiega come l’ha sedotto. come è capace di attirare la curiosità che molti etero hanno. all’inizio, dopo varie insistenze, si è lasciato succhiare il cazzo. poi non ha resistito alla prospettiva di inculare qualcuno, pazienza se si trattava di un uomo. poteva finire lì, aveva sì avuto un rapporto omosex ma era rimasto comunque nella parte attiva.

però una volta che aveva fatto cedere alcune inibizioni ha capito che quella era l’occasione, allora o mai più, di sperimentare qualcosa che, in fondo, l’aveva sempre incuriosito. non è stato difficile spingerlo ad inginocchiarsi, per fargli assaggiare il suo primo cazzo. e alle parole: “insalivalo per bene che non voglio farti troppo male quando te lo infilo nel culo.” ha abbandonato ogni resistenza.

“gli uomini etero sono le troie peggiori”, dice il mio amico, “e non si è neanche accorto che lo fotografavo con il cellulare, troppo intento a godere col culo. stai attenta, perchè ora che l’ha assaggiato difficilmente vi rinuncerà.”

V – lei

la scommessa ho dovuto pagarla concedendogli il mio ragazzo come amante fisso. io ho fatto finta di non sapere niente e mi sono limitata ad agevolare i loro incontri e a lasciarli spesso da soli.

almeno così sono sicura del suo partner. inoltre da quando è diventato, di fatto, bisex, è migliorato moltissimo anche con me. ora non solo mi scopa regolarmente il culo ma è anche molto più attento a farmi godere, forse perchè capisce di più le mie sensazioni.

io, nel frattempo, non sono stata con le mani in mano. il giamaicano l’ho sedotto senza bisogno dell’intermediazione del mio amico. ho gustato in lungo e in largo il suo bastone di cioccolata e quello di altri suoi amici, anche contemporaneamente.

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