entro in casa e sento un profumo intenso. un profumo da donna. e non mi sembra il tuo. non te l’ho mai sentito addosso.
ti chiamo ma non mi rispondi. non sei in casa.
in camera da letto il profumo è ancora più intenso, ma sembra mischiato ad un altro odore.
mi avvicino al letto. annuso le lenzuola, ancora sfatte dal mattino. si sente un profumo, ma di tipo diverso. questo mi sembra tuo. ma non è un profumo in boccetta. sono i tuoi umori, l’odore che sprigioni quando fai sesso.
ho un buon naso, ma non tanto da essere sicuro che sia il tuo, o solo il tuo. di certo non si sentono odori maschili.
apro il cassetto e trovo il tuo vibratore. lo annuso. è stato inequivocabilmente usato da poco. qui sono più sicuro. c’è sopra il tuo odore, ma non è l’unico.
ho un dubbio e vado in bagno. guardo nel cestino dei rifiuti. vedo subito un preservativo usato, ma vuoto. ulteriore conferma della mancanza di un maschio.
io lo so per cosa l’hai usato. glielo metti sempre sul vibratore quando vuoi evitare che si sporchi. non avrei bisogno di annusarlo, ma lo faccio lo stesso. l’odore del lattice, misto ad una fragranza più intensa.
mi ritrovo con il cazzo in mano. mi sto masturbando pensando a te insieme ad una misteriosa compagna. mi immagino la sua espressione interrogativa quando hai estratto il preservativo.
vengo mentre rivivo la scena di te che le dici di girarsi, mentre lubrifichi l’oggetto fra le mani. e lei docile ma timorosa si piega, inarcando la schiena e offrendoti le terga. con una mano ti invita, aprendosi le chiappe.