Il vestito da sposa

I – lui

“scusa ma chi gli hai detto che sono?” appena riuscii ad isolare la sposa gli feci questa domanda. l’unico rapporto che avevo con lei era di tipo sessuale. eravamo stati amanti mentre lei era insieme al suo precedente fidanzato e avevamo scopato anche qualche volta mentre era con il suo neo marito.

“un cugino. alla lontana. gli ho detto che tu mi avevi invitato al tuo matrimonio e quindi dovevo ricambiare.”

“ma sono venuto da solo. e non ho nemmeno l’anello al dito.”

“ho detto che ti sei separato. stai tranquillo. ha altro a cui pensare.”

“ok. allora vorrei sapere quale è il vero motivo per cui mi hai invitato al tuo matrimonio. pensavo che ormai fra noi fosse chiusa.”

“con te non chiuderò mai del tutto, sappilo. ogni tanto ho voglia di quello che hai in mezzo alle gambe.” sentire una vestita da sposa dirmi una cosa del genere me lo fece rizzare e, con il vestito elegante, dovevo stare attento a non farlo vedere.

“ok, e quindi?”

“ad un certo punto andrò in bagno e ti farò un cenno. sai, con questo vestito è normale che impieghi molto ad andare in bagno. per cui un po’ di tempo ce l’abbiamo.”

“un po’ di tempo per cosa?” chiesi io, non volendoci credere a quello che mi stava proponendo.

“non ti ricordi? una volta te l’ho raccontata. la mia più grande perversione è essere scopata con il vestito da sposa indosso. il giorno del mio matrimonio. e non da mio marito.”

II – lui

con la gonna sollevata e le mani appoggiate al muro stava godendo del mio cazzo che la stantuffava nella figa.

“sono già venuta due volte.” mi disse. “ora prova più su.”

“più su?” chiesi io che non ero sicuro di avere capito bene le sue intenzioni.

“sì, dai. voglio provare nel culo. ti ho sempre detto di no perchè rispetto a quello di mio marito il tuo è troppo grosso. ma non sono mai stata così eccitata in vita mia. quindi o lo prendo ora o mai più. inculami.”

effettivamente nei nostri incontri mi era sempre mancata questa pratica. lei, pur facendolo con il fidanzato, a me l’aveva sempre negato. non mi feci certo pregare, o meglio, un po’ sì, ma per finta. ma mi piacque sentirla implorare di essere sodomizzata.

III – lui

la osservai da lontano mentre, tornata la sposina perfetta, intratteneva gli ospiti.

dal taschino della giacca, ogni tanto, mi sembrava di sentire gli effluvi della mutandina che mi aveva lasciato.

“quella la puoi tenere, per ricordo.” mi aveva detto.

“ma tuo marito? non se ne accorgerà che ti manca?”

“con quello che ho in mente di fargli stasera non si accorgerà di nulla.”
disse lei maliziosa e diabolica.

fu eccitante vederla mentre si toglieva la giarrettiera, per lanciarla verso gli amici dello sposo. la gonna del vestito da sposa la fece salire più di quello che era necessario. non credo che nessuno possa aver visto qualcosa ma sicuramente lei ha provato un brivido per il rischio.

IV – lui

“grazie di tutto”. baci. abbracci. stretta di mano con lo sposo. era arrivato il momento del saluto.

la baciai sulle guance, come si usa. lei indugiò un attimo, non staccandosi da me.

“ora che ti ho provato nel culo,” mi sussurrò all’orecchio, “non ti lascio di certo. mi farò viva.”

guardai lo sposo e pensai, nonostante tutto, che era un uomo molto fortunato ad avere lei al fianco.

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