Complotto

“ma tu cosa gli hai detto?” mi chiese la mia amica al telefono.

“mah,… io gli ho detto che voi due siete una coppia dedita allo scambismo e gli ho fatto capire che la serata sarà… interessante, ho usato questo termine.”

“quindi lui si aspetta di scopare con me mentre tu scopi col mio uomo?”

“sì, penso si aspetti questo e penso non veda l’ora dato che tu gli piaci molto.”

“te lo ha detto lui?”

“non proprio, ma l’ho capito. lo so. lo conosco, conosco i suoi gusti.”

“ehehehe” ridacchiò la mia amica all’altro capo del telefono. “ti riferisci al mio seno? in effetti ho notato che me lo fissa spesso.”

“sai com’è, con me casca male. per fortuna mi salvo con il sedere.”

“ma quindi non si aspetta nulla. credi che accetterà? come pensi la prenderà?”

“guarda, io so di sicuro che se gli dicessi prima che cosa lo aspetta veramente si rifiuterebbe, invece spero che sul momento, con la sorpresa e in una situazione già su di giri non si tirerà indietro.”

“come suggerisci di fare?”

“mah,… secondo me conviene iniziare le cose in modo normale, io con lui o tu con lui, come capita. lo facciamo spogliare, gli facciamo un pompino. lui si rilassa e si eccita, lo portiamo sull’orlo del godimento, quando non ragiona più. magari andiamo in due su di lui.”

“sì, magari una di noi due gli si siede sulla faccia, in modo da coprirgli la vista e intanto…”

“ok, vedo che hai capito. intanto il tuo uomo si può sostituire a una di noi e continuare a fargli il pompino. quando sta per venirgli in bocca glielo facciamo vedere. a quel punto non potrà fare nulla se non godere e il più sarà fatto. il tabù del contatto con un altro uomo sarà superato.”

“non si arrabbierà?”

“forse, ma in quei momenti è molto malleabile. ci penso io. quando mi vedrà eccitata per quello che ha appena fatto gli passerà.”

“e dici che si convincerà ad andare oltre?”

“lo convinceremo, tranquilla. la cosa più difficile penso sarà che ricambi il pompino ricevuto.”

“dici? più che farsi inculare?”

“mah,… io credo di sì. in fondo da me si è già fatto infilare alcune dita e una volta persino un mio piccolo vibratore. gli è anche piaciuto. credo che superato il tabù del contatto omosessuale avrà anche lui voglia di provare.”

“davvero? un vibratore? non me lo avevi mai raccontato.”

“sì, eravamo un po’ ubriachi. me lo chiese lui, aprendosi le chiappe con le mani.”

“speriamo. e a metterlo nel culo al mio uomo pensi che si farà problemi?”

“visto quanto insiste ogni volta per mettermelo a me nel culo penso che non rifiuterà solo perchè è un po’ più peloso.”

“ahahahah. oh, comunque non facciamoli divertire solo loro, mi raccomando.”

“no, no. il tuo uomo me lo voglio fare anch’io per bene. ho l’acquolina in bocca a pensare al suo bel cazzone.”

“sì, ok. ma intendevo anche che mentre loro sono impegnati noi due possiamo… tra di noi, intendo.”

“ah, porcellina. questo non me lo avevi detto.”

“è un problema?”

“no….. no. direi di no.”

“ok. allora ci vediamo domani sera.”

“certo, a domani. stasera me lo lavoro per bene, gli faccio salire l’attesa. gli racconto un po’ di cose su di te.”

“ehi, vacci piano. certe cose non si devono sapere troppo in giro.”

“tranquilla, non ti sputtano, cara la mia troietta.”

“ihihihih”

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