C’è chi è geloso e chi non lo è. Ma la gelosia non garantisce la fedeltà, in particolare se lo si è troppo. Due coniugi si divertono a giocare con la loro (non) gelosia e con la gelosia altrui.
I
“Che ne dici di questo?”
Mia moglie era rientrata tardi dal lavoro con una grossa sporta di una boutique famosa. Si era subito nascosta in bagno ed ora era uscita dopo essersi cambiata di abito. Era uno schianto. A partire dai piedi, con un paio di scarpe con il tacco a spillo, una stringa sul tallone e aperte sulla punta, per finire al collo dove il vestitino aderente e con diversi spacchi e aperture maliziose si chiudeva a mo’ di collare.
“Sei una strafiga. Vien voglia di togliertelo immediatamente quel vestito.”
“Grazie, tesoruccio. Mi ha chiesto di mettermelo domani sera. Ti sembra troppo?”
“Ah, è un suo regalo?”
“Sì, certo. Mi ha accompagnata. L’abbiamo scelto insieme. L’ ho fatto impazzire. Glielo ho fatto venire duro e doveva nascondersi per non farsi vedere dalla commessa.” mia moglie rise di gusto.
“Bene, mi sa che ci divertiremo anche domani sera, allora.”
“Già.” rispose prima di andare in camera a svestirsi.
II
Io e mia moglie siamo innamoratissimi ma abbiamo un modo sicuramente insolito di concepire la (in)fedeltà coniugale. Io sono quello che si definisce un cuckold, ovvero un marito al quale non dispiace, ma anzi incentiva, il fatto che la moglie lo cornifichi. Ovviamente deve tutto rimanere nell’ambito del semplice sesso. Siamo entrambi d’accordo che con gli amanti di mia moglie non deve esserci da parte sua coinvolgimento sentimentale.
Il più assiduo frequentatore delle parti intime di mia moglie è il suo capo. E’ un bell’uomo, più vecchio di noi, sposato che ha perso la testa per lei che gli garantisce una vita sessuale molto attiva che lui dovrebbe altrimenti procurarsi a pagamento, non potendo contare su una partecipazione entusiasta della sua di moglie. Non che il rapporto con la mia sia per lui meno costoso di quanto sarebbe quello con una prostituta. La riempie sempre, infatti, di regali, di cene, di weekend (spacciati come weekend di lavoro) e di aumenti. Lei è capace di farsi sempre dire di sì, posso confermare io che conosco le sue armi.
La cosa più paradossale è che il suo capo è molto geloso. Ovviamente è ignaro del fatto che io sono a conoscenza della tresca e addirittura la approvo. Inoltre non sa degli altri amanti più saltuari di mia moglie, ogni volta che qualche uomo la guarda lui si innervosisce. E di me è molto geloso. Non vorrebbe che lei stesse con me, pur non avendo nessuna intenzione di mettere in discussione il suo matrimonio. Gli dà fastidio pensare che lei fa sesso anche con me. Mia moglie, per tenerselo buono, gli racconta che tra noi i rapporti sono molto sporadici e molto deludenti.
III
“Benvenuti!” ci accoglie nella sua immensa e stupenda villa. La serata è la consueta festa estiva organizzata dalla sua azienda con clienti, fornitori, politici locali, qualche vip o pseudo tale, eccetera. Vedo il suo sguardo che esplora il corpo di mia moglie, messo in evidenza dal vestitino nuovo. Fossi io geloso, ci sarebbero già gli estremi per un pugno in faccia.
Io fingo di aver dimenticato il portafoglio in macchina e torno subito indietro. In realtà ho solo voluto dargli una occasione di stare subito da solo con mia moglie, così lei comincia a stuzzicarlo. Li osservo infatti da lontano e vedo che lui ha fatto scendere la mano sul fondoschiena di lei che finge ritrosia e gli dà uno schiaffetto sul braccio per allontanarlo e poi si guarda attorno, come timorosa che io possa avere visto il gesto. A lui, infatti, lei ha raccontato che io sono gelosissimo, ma non ho nessun sospetto.
IV
A metà cena mia moglie si alza dicendo di aver bisogno di andare in bagno. Le chiedo se ha bisogno, ma capisco subito che è una scusa. Vedo infatti, dall’altra parte della sala, che il suo capo la vede alzarsi e poco dopo, si congeda dai suoi commensali, dirigendosi anche lui verso i bagni. Provo a guardare sua moglie, per cercare di capire se controlla il marito. Sembra che lo ignori completamente, le sue attenzioni sono tutte per il giovane attore che ha a fianco. A guardarla bene, se ben interpreto che tipo possa essere, ho il sospetto che anche il nostro amico sia ben dotato di corna sulla testa ma, a differenzia mia, ne sia totalmente inconsapevole.
Tornano dopo una decina di minuti, a pochi secondi l’una dall’altro.
“Scopata?” sussurro a mia moglie, senza farmi udire dai nostri vicini di tavolo.
“Pompino.” mi risponde lei coprendosi e pulendosi la bocca con il fazzoletto.
“Senti, a te piace quel tipo?” le chiedo indicandole l’attore che in quel momento ha appena generato una risatina isterica nella moglie del capo che ne approfitta per appoggiarsi a lui.
V
“Senta, posso rubarle qualche istante, sarà stanco di parlare di affari anche in una bella serata come questa, no?” mi avvicino al capo.
“Prego, dica pure. Sua moglie?” chiede fingendo che la domanda sia casuale.
“Ah, è un cruccio avere una bella moglie come lei. Ora è là che balla con quell’attore, l’ha invitata lui a ballare, quello… quello amico di sua moglie.”
“Amico di mia moglie?”
“Ma sì, ho visto che parlavano molto fra loro, ho pensato che fossero amici, forse ho inteso male.”
Lui è già in confusione. Vedo che vaga con lo sguardo sulla sala. Gli ho tirato un paio di bombe. Mia moglie fra le braccia del bellone delle fiction. Sua moglie che ci ha potenzialmente flirtato tutta sera. Ora rincaro la dose.
“Mi dà molto fastidio che mia moglie stia ballando con lui, sa, io sono un uomo del sud, sono molto geloso, però le volevo parlare proprio sfruttando l’assenza di mia moglie. Magari teniamoli d’occhio, sa come sono questi attori, pensano che tutte caschino ai loro piedi e tendono ad allungare le mani.”
“Già…” vedo il suo sguardo preoccupato che la cerca nella sala.
“Volevo sapere se era vero che a mia moglie è aumentato molto il lavoro. Sa, ultimamente torna a casa spesso ad orari strani, dice sempre che ha tanto da lavorare, certe volte la chiamo non mi risponde e poi dice che era impegnata. Insomma, visto che è la sua segretaria volevo avere da lei la conferma che mia moglie non si stia inventando delle balle. Sa com’è, si sente spesso dire che sul luogo di lavoro possono esserci dei tradimenti. Io mi fido di mia moglie, ma forse tra uomini ci capiamo meglio. Cosa dice? Faccio bene a preoccuparmi o è lei che me la sfianca… di lavoro intendo, eheheh.”
Lo vedo sudare freddo. E’ talmente in bambola che si è bevuto pure la storia che io sono del sud. E’ terrorizzato che io sospetti di lui, nello stesso tempo gli sto dando modo di farmi sparire i miei dubbi, ma deve stare attento a quello che dirà.
“No, no, non si preoccupi. Sua moglie è una gran lavoratrice ed ultimamente, sa, con la crisi, bisogna lavorare sempre di più per aumentare la produttività. Effettivamente, e me ne scuso, nell’ultimo periodo l’ho caricata forse un po’ troppo, ma è anche lei che si impegna sempre molto. Non si preoccupi non ha il tempo per farsi una storia con qualcuno degli uffici, glielo garantisco, io me ne accorgerei sicuramente.”
“Bene, ora sono più tranquillo. Grazie. Ora torno da lei e la stacco da quel marpione. Dove sono? Lei riesce a vederli?”
“No. Li ho persi di vista. Non sono più sulla pista da ballo.”
E’ molto più nervoso di me e schizza via alla ricerca di mia moglie.
VI
“E come ce l’ha?”
“Ma, niente di chè.”
Stiamo tornando a casa. Mia moglie ha riso a crepapelle quando gli ho raccontato del dialogo con il suo capo. Ha detto che gli metterà anche lei un po’ di paranoia, dicendo che io sono molto sospettoso e che la controllo. Ha detto di farlo anche perché lui poi rende molto di più come amante se sente la “sfida” con me.
Adesso invece mi stava raccontando del suo incontro ravvicinato con il “mondo del cinema”. Squallida scopatina in bagno con l’attore che sembrava più interessato a rimirarsi allo specchio che a godere delle terga di mia moglie.
Per la cronaca, glielo ha chiesto, l’attore si tromba la moglie del capo ogni volta che può. Come volevasi dimostrare.
“Non ti ho detto tutto, però.” aggiunge mia moglie quando ormai siamo arrivati a casa e ci stiamo preparando per dormire.
“Dimmi.”
“Ho lasciato il mio numero a uno questa sera.”
“No! A chi?”
“Hai presente quello che era seduto davanti al mio capo?”
“Lui? Non ci credo? Cazzo, punti in alto!”