Un cambio idea all’ultimo momento, una voglia di sperimentare.
da ormai mezz’ora giacevo sul lettino abbandonando il mio corpo alle sapienti e forti mani del massaggiatore. mi godevo la sensazione di essere totalmente in balia di un altro, in un ambiente in penombra e con una musica rilassante in sottofondo.
le mani scivolavano sul mio corpo unto e completamente nudo. sotto di me, premuto contro il lettino, il mio sesso dava segni di risveglio ogni volta che mi venivano sfiorate le natiche. stavo attendendo con trepidazione il momento in cui il massaggio si sarebbe trasformato in qualcosa di più.
già quando lo avevo chiesto alla ragazza della reception mi ero eccitato. avevo chiesto se si poteva avere il massaggio speciale. così mi era stato detto che dovevo chiedere. la ragazza aveva annuito e sorriso.
“preferisce un massaggiatore uomo o donna?” mi aveva chiesto.
ci avevo pensato un attimo. avrei dovuto rispondere donna, ero andato lì per quello. ma sul momento smisi di ragionare ed una strana voglia e curiosità si impossessò di me. quale migliore occasione per sperimentare qualcosa di nuovo? sentii me stesso pronunciare la parola: “uomo.”
lei sorrise nuovamente, cogliendo la mia indecisione e il mio imbarazzo.
“tranquillo. non se ne pentirà.” disse.
stava impastando le mie natiche, con movimenti circolari, decisi e lenti. con le dita si insinuava ad ogni movimento nella fessura, stimolando il buchetto. un dito, unto di olio, si infilò dentro, non trovando resistenza. non mi opponevo a nulla, il mio corpo era totalmente rilassato e disponibile.
sentii sganciare qualcosa sotto di me ed il lettino si piegò abbassandosi nella parte in cui avevo appoggiato le gambe. da steso com’ero assunsi quindi una posizione a 90 gradi, col busto ancora appoggiato al lettino e le gambe invece verticali.
il massaggiatore proseguì nell’allargarmi il buco del culo con le dita, per prepararmi a qualcosa di più grosso. qualcosa che arrivò subito dopo. sentii premere e mi lasciai andare. un grosso cazzo, rivestito da un profilattico, stava entrando nel mio culo. fu insolito e fantastico. non percepii dolore. dopo una spinta lenta che mi parse interminabile sentii il suo pube premere contro le mie natiche. era entrato completamente. iniziò un lento andirivieni. il mio cazzo era durissimo e dopo poco cominciò a gocciolare sperma, in un lungo e continuo orgasmo.
non so quanto tempo rimasi in quella posizione, crollato sul lettino a riassaporare le sensazioni. il massaggiatore se ne era andato. non l’avevo neanche visto in faccia. era entrato che io ero già steso ed era sparito dopo avermi scopato a lungo.
mi rivestii ed tornai alla reception, barcollando imbambolato.
“ha gradito il nostro trattamento?” mi chiese la ragazza, gentile e maliziosa.
non risposi limitandomi ad annuire.
“torni a trovarci quando vuole.” mi disse salutandomi.
Pingback: Mani – raccolta di racconti – analcoholic