Sex tape

 La celebrità porta un futuro luminoso, così tanto da riuscire ad illuminare anche il passato, anche cose che forse non andrebbero messe in mostra. O forse sì.

I

quando la vidi comparire contemporaneamente su innumerevoli schermi televisivi di un centro commerciale non la riconobbi subito. era truccata pesantemente ed erano passati ormai quattro o cinque anni essendo noi stati insieme quando lei stava terminando il college.

era stata una mia allieva in una delle mie prime esperienze da docente. ci frequentammo per circa un annetto poi ne persi le tracce. lei aveva altre mire e come potei capire vedendola in televisione, era riuscita a raggiungere la notorietà alla quale aspirava.

studiava da attrice già allora ed era determinata ad emergere. la sua bellezza, notevole già allora, le aveva dato sicuramente quella marcia in più necessaria per farcela.

II

tornai a casa e cercai su internet il suo nome. scoprii che aveva appena recitato il suo primo ruolo importante in un film di grande distribuzione. per il resto non era andata oltre a particine in qualche telefilm o spot pubblicitario. guardai la lista di partecipazioni e sfogliai mentalmente i miei ricordi per capire se potevo averla già vista e non riconosciuta, ma non ero uno che guardava molta televisione.

finita questa ricerca mi venne subito in mente che ne avrei dovuta fare un’altra. rovistai fra gli scatoloni del mio ultimo trasloco. c’erano ancora tante cose che non avevo spacchettato.

dopo un po’ di fatica li trovai. un pacco di dvd senza copertina e con sopra dei nomi scritti a penna. i nomi di quasi tutte le mie ex. il numero di dvd in cui compariva ciascuna ne testimoniava il diverso grado di esibizionismo. lei era quella più presente.

potremmo chiamarlo un errore di gioventù. di certo nessuno di noi due pensava alle possibili conseguenze. io ero solo felice di aver trovato una ragazza così giovane, così bella e così perversa. lei si divertiva, le piaceva quello che facevamo. ai tempi internet era meno diffusa e quindi si stava anche meno attenti a lasciarsi dietro possibili tracce digitali compromettenti.

probabilmente, se avesse saputo che sarebbe diventata una attrice famosa, avrebbe evitato di farsi riprendere da me in atteggiamenti che avrebbero potuto creare un imbarazzo futuro.

III

misi nel lettore il primo dvd. vidi subito l’inquadratura del letto nel mio vecchio monolocale. stavo sistemando l’inquadratura. lei era sul letto che si muoveva sinuosa in lingerie provocandomi.

“come ero magro e in forma.” pensai vedendomi entrare nello schermo, nudo.

avevamo fatto, e ripreso, di tutto. la sequenza dei video registrati testimoniava la nostra ricerca nel fare sempre qualcosa di più sporco. dalle scopate iniziali in posizione classica si passava alla serie completa di tutte le pratiche sessuali che un uomo e una donna possono fare. c’era un bel pompino con venuta in faccia, ripreso in primo piano. c’era una sodomia prolungata, ripresa dal mio punto di vista. c’era lei che giocava con falli di plastica sempre più grossi, infilandoseli ovunque. c’era quella volta che aveva portato un’amica: prima eravamo ripresi tutti e tre a camera fissa, poi l’amica filmò un 69 fra noi con compreso una bella sequenza di lei che mi leccava palle e culo con gusto. l’ultimo dvd mostrava una gang bang con lei e cinque ragazzi, me compreso.

mi masturbai rivedendo le nostre imprese.

IV

riflettei sul valore che possedevano quei filmati. avrei potuto ricattarla, avrei potuto venderli, magari aspettando e puntando su una sua crescente fama che avrebbe fatto lievitare anche il prezzo di quel materiale.

dopo un po’ di ricerche riuscii a contattare la sua agente. mi presentai come quello che ero, cioè un suo ex, non immaginando quanto questa qualifica avrebbe fatto abbassare le chanche di essere messo in contatto con lei. insistetti un po’ ottenendo la promessa di essere richiamato, cosa che però non avvenne.

V

dopo un po’ di tempo riprovai. “le dica che ho del materiale che la riguarda. lei capirà.” evidentemente questa frase fece breccia.

un giorno mi squillò il cellulare con un numero nascosto. era lei.

“cosa significava quella frase. che cosa vuoi?” incominciò con un tono parecchio incazzato.

“ciao. non significava niente, ma evidentemente era necessaria per riuscire a parlare con te.”

“che intenzioni hai?” il tono era rimasto molto freddo e duro.

“non ho nessuna intenzione. volevo risentirti. ho visto che sei diventata famosa. volevo complimentarmi.”

“non fare lo stronzo. dimmi che cosa vuoi in cambio.”

“non mi piace il tono di questa conversazione. possiamo vederci di persona?”

VI

si presentò bellissima. gli anni passati le avevano donato ancora maggiore femminilità ed ora che la sua immagine era curata da professionisti guardarla lasciava senza fiato. all’inizio fu fredda e scontrosa come al telefono, poi pian piano si addolcì.

“ti assicurò che non ho cattive intenzioni. quei filmati non li darò a nessuno.”

“non mi fido e poi non si sa mai. preferirei che li distruggessi. posso pagarti bene per questo.”

“non ho bisogno di soldi.”

“posso ripagarti in maniera diversa, magari più soddisfacente.” sembrò ammiccare.

“ma tu reciti sempre? mi sembra una battuta da film.”

“no, guarda, a parte gli scherzi, forse potremmo trovare un accordo che soddisfa entrambi.”

VII

aveva detto che in un certo senso le mancavo. o meglio le mancava la vita di prima. disse che man mano che aveva acquisito notorietà era diventato sempre più difficile trovare degli uomini. certo, ne aveva tanti che la tampinavano ma ben pochi erano di un livello accettabile e affidabili. era costretta a limitarsi, per paura proprio di quello che aveva inizialmente temuto da parte mia: un ricatto o qualcosa di simile.

“sono arrivata a rivolgermi a degli accompagnatori.” mi disse. “la donna più sexy dell’anno che paga per scopare. non è paradossale?”

io diventai un rifugio nel passato. di me poteva fidarsi. con me poteva lasciarsi andare. non aveva paura di essere giudicata o sputtanata.

VIII

quando la vedo, nei manifesti, che pubblicizza una linea di cosmetici, fotografata con una espressione ambigua che potrebbe esprimere un misto di gioia, estasi o dispiacere e dolore, io solo so che quello è il volto che ha quando ha un orgasmo anale. le ho chiesto come ha fatto a riprodurre l’espressione e ha detto che ha pensato proprio a quello.

“se solo sapessero.” disse lei.

“sarebbe il profumo più venduto.” aggiunsi io.

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