I
non l’avevo mai presa in considerazione. non mi ero mai reso conto di avere una collega così carina. e pensare che lei, invece, mi veniva dietro da tempo.
tutto era nato una sera in cui pioveva fortissimo. l’auto non le partiva. in azienda c’ero rimasto io, lei, la guardia e pochi altri. non ci avevo pensato su due volte prima di offrirle un passaggio fino a casa.
II
“hai da fare stasera?” mi chiese lei, appena parcheggiai sotto casa sua.
“mmmh, direi di no.” dissi io. era vero. mi sarei scaldato una pizza e avrei probabilmente guardato la partita in tv.
“perchè non ti fermi a mangiare da me. così mi sdebito per il passaggio che mi hai dato e ci facciamo compagnia. non mi va di stare da sola.”
fu in quel preciso momento che mi resi conto che lei non era niente male. sarà stato lo sguardo implorante. non so perchè fino ad allora non era mai entrata nella categoria: colleghe carine, più che scopabili.
III
mentre salivamo le scale non pensavo che l’invito a cena nascondesse un secondo fine. sembrava tutto molto naturale e privo di implicazioni maliziose. e così fu, in effetti, per tutta la cena, ottima e piacevole.
avevamo anche bevuto un po’, ma non in maniera esagerata, tanto che non ero in dubbio di aver sforato il limite per guidare fino a casa.
ero già sulla porta e stavo indossando la giacca. fuori pioveva ancora a dirotto.
fu lì che mi chiese: “hai qualcuno che ti aspetta, a casa?”
“no.” risposi non comprendendo subito lo scopo della domanda.
IV
“lo racconterai a qualcuno, in ufficio?” mi domandò lei, con la testa appoggiata sul mio petto. con la mano stava giocherellando con il mio pene che ormai non riusciva più a rialzare la testa, sfiancato dalla super attività.
“no, non sono il tipo che va in giro a vantarsi.”
“se lo facessi, cosa racconteresti?”
“direi che dietro quella tua aria da brava ragazza si nasconde una tigre.”
da quel giorno non passò giorno in ufficio senza che ci trovassimo, di nascosto, nei bagni o dentro al mio ufficio chiuso a chiave. nei bagni mi faceva un pompino. in ufficio si faceva scopare. a volte anche nel culo.
autentico e intrigante vi piacerebbe farvi riprendere mentre giocate… Luigi Roma.