Il racconto della sera precedente…
Ero sveglio già da un po’. Mi ero spogliato nudo sotto al piumone e mi stavo lentamente menando il cazzo. Non era solo la classica erezione mattutina ma anche il pensiero di ciò che era successo la sera precedente.
Ascoltavo il respiro regolare di mia moglie. Dormiva ancora pesantemente, d’altronde era rientrata in casa molto tardi.
Non resistevo, volevo sapere e per questo mi avvicinai a lei e cominciai ad accarezzarla leggermente, sperando di svegliarla dolcemente.
Un mugolio mi segnalò che il suo sonno si era interrotto.
“Buongiorno, amore!”
La baciai ed aderii al suo corpo. Era nuda, era andata a dormire nuda. Questo mi fece aumentare, se possibile, l’erezione che spinsi contro il suo fianco.
Lei si lamentò e si rigirò nel letto, dandomi la schiena. Il mio cazzo si posizionò fra le sue natiche.
“Hai dormito bene? A che ora sei rientrata ieri sera?”
Non mi rispose e cercò di scacciarmi via.
“Come è andata? Ti sei divertita?”
Nel chiederlo le feci sentire bene la mia eccitazione.
Capii che era ancora troppo addormentata, oppure restia a rispondermi. Mi infilai sotto al piumone, scivolando sul suo corpo e andando con la testa fra le sue gambe.
Iniziai a leccarle la figa cercando di percepirne tutti gli umori diversi dal solito. Non si era sicuramente lavata dalla sera prima per cui potevo cogliere le tracce di tutto ciò che ancora non mi aveva raccontato.
Subito non diede segni di apprezzamento, ma entro breve cominciò a muoversi per spingermela contro il viso, alzò le gambe appoggiandomele sulla schiena e con una mano mi accarezzò i capelli mentre la mia lingua le donava piacere.
“Erano tre…” sussurrò ad un certo punto.
Oh cazzo! pensai io, interrompendo un attimo il cunnilingus. Non me lo aspettavo. Doveva uscire con un collega, quello con cui scopa abitualmente, ma non sapevo fossero previsti altri uomini, forse non lo sapeva neanche lei. Non me ne aveva accennato mentre la guardavo prepararsi e rendersi sexy per l’amante.
“Siamo andati in un motel… Ho fatto lo spogliarello per loro… Poi c’era una doccia enorme e l’abbiamo fatta insieme…”
Io dovetti impedirmi di segarmi, altrimenti sarei venuto subito. Lei intanto si era eccitata tantissimo, a giudicare dagli umori che le uscivano dalla vagina.
“Poi mi hanno scopata… Tutti e tre…”
Intinsi un dito nella sua figa, per inumidirlo e poi lo spinsi contro il buchetto dell’ano, trovandolo morbido e cedevole.
“Sì, anche lì, mi hanno scopata anche nel culo… come al solito, ma stavolta ho provato anche a prenderne due insieme, uno in culo e l’altro in fica… e il terzo lo spompinavo… oooh aaah”
Venne sotto i colpi della mia lingua e per le immagini che stava rievocando nella sua mente. Immagini che fecero venire anche me, con il cazzo che strusciava contro il letto.
Restammo entrambi ansimanti per qualche istante. Poi io strusciai su di lei risalendo lungo il suo corpo fino ad arrivare viso a viso.
Avevo la bocca impiastricciata dei suoi umori.
Mi prese il volto fra le mani, sorridendomi amorevolmente.
“Buongiorno, amore!” mi rispose al mio saluto iniziale e mi baciò profondamente, intensamente e molto dolcemente.
Ero appena venuto, ma nonostante ciò questo suo gesto così in contrasto con le parole che mi aveva detto poco prima mi fece tornare subito una erezione poderosa. Se ne accorse, rise e mi accolse fra le sue gambe facendosi scopare piano piano.
Anch’io mi sarei eccitato al racconto di Lei,anche se avrei preferito essere presente per vederla godere.Molto bello sentire i sapori dei suoi umori o di quelli che l’avevano riempita leccandole la fica ancora bollente.Spero che abbia fatto nuove amicizie e continui a frequentarli magari invitandoli a casa nostra per vederla sul nostro letto.