Naturale

Convince la moglie a fare una vacanza diversa dal solito e, naturalmente, lo sarà…

All’inizio era titubante ma poi l’avevo convinta. Le avevo proposto una vacanza in un villaggio naturista nel sud della Francia. Non eravamo abituati a praticare nudismo anche se qualche volta, quando c’era stata l’occasione, lo avevamo fatto. Ma i dubbi di mia moglie erano più legati al fatto che temeva che il villaggio naturista nascondesse in realtà un’anima sostanzialmente libertina e trasgressiva.

La rassicurai dicendo che non era così, ma poi le chiesi che problema ci sarebbe stato se anche scoprivamo che lo era, tanto non saremmo stati obbligati a fare nulla che non volevamo. Lei mi rispose, maliziosa, che in effetti era vero, poteva anche essere interessante ma, aggiunse con tono di sfida, io non avrei certo potuto scopare nessun’altra, non me lo avrebbe permesso. Le dissi, suscitando stupore e incredulità, che mi andava bene lo stesso.

Il discorso rimase lì in sospeso, non lo affrontammo più.

Arrivati al villaggio ci trovammo subito bene, superato l’imbarazzo iniziale dell’essere sempre costantemente nudi anche in contesti diversi da quello più consueto della spiaggia.

Alloggiavamo in un mini-appartamento a fianco di altri con i quali era collegato tramite il balcone.

La prima notte scoprimmo subito di essere capitati a fianco di una coppia molto focosa, almeno a giudicare dai rumori che, grazie anche alle finestre lasciate aperte, giungevano chiari ed inequivocabili fino a noi. Li sentimmo scopare a lungo, molto a lungo. Udimmo i gemiti di piacere della donna la quale sembrava godere in modo decisamente intenso e prolungato. Mia moglie commentò che lui doveva essere molto bravo e anche molto resistente. Tutto questo ci eccitò e scopammo anche noi, più discretamente ma in molto parecchio soddisfacente. Inutile dire che facemmo in tempo a sentire loro, ad eccitarci, a scopare più volte e a concludere e dall’altra parte ancora continuavano. Percepimmo anche qualche parola, in francese. Io non lo capivo mentre mia moglie sì, ma mi disse di non riuscire a capire. Non fui sicuro di questa sua risposta, forse aveva capito ma si vergognava a dirmi cosa aveva sentito.

La mattina dopo mi svegliai e mia moglie non era al mio fianco nel letto. Rimasi un po’ nel dormiveglia, ripensando alla sera prima e godendomi la mia erezione mattutina. Sentii delle voci in francese venire da fuori, una era mia moglie di cui riconobbi la risata. Sembrava divertirsi, rideva molto.

Mi alzai e andai in bagno. Istintivamente poi cercai qualcosa da mettermi per uscire, ma poi ricordai con piacere che nel posto in cui eravamo non c’era bisogno di farlo.

Uscii sul balcone assolato e vidi mia moglie nuda appoggiata al parapetto che guardava il panorama. La visione e il vigore mattutino mi mantenevano il cazzo barzotto.

“Con chi parlavi? Ti ho sentito ridere.”

“Sì, ho conosciuto il vicino. Persona divertente.”

“Il vicino quale?”

“Quello di ieri sera.” mi disse sorridendo e indicando l’appartamento a fianco.

“Ah, e che tipo è?”

“E’ un bell’uomo, sulla quarantina, un bel fisico e… ” si interruppe con una espressione tra l’imbarazzato e il malizioso.

“E?”

“No, niente.”

“E la moglie l’hai conosciuta?”

“No, ma non era la moglie.”

“Va be’, intendevo la sua compagna, che ne so se sono sposati o meno.”

“No, no, non era neanche la sua compagna.”

“Ma tu che ne sai? Ma avete parlato di quello che noi abbiamo sentito che facevano?”

“Sì, è stato lui a tirare fuori il discorso. Mi ha chiesto se ci avevano disturbato.”

“E tu cosa hai risposto?”

“Ho risposto di no, anzi che ci hanno fatto venire voglia di imitarli.”

“Ma tu parli di questo con uno sconosciuto?”

“Sì, e che sarà mai. Vuoi sapere che mi ha risposto?”

“Sì, sentiamo.”

“Ha detto che con una come me non dovrebbe esserci bisogno di sentire i vicini per farsi venire voglia.”

“Ah, quindi ha iniziato subito a fare il cascamorto con te.”

“Sì, ti dispiace?”

“Ma… no, no, sono contento se tu piaci ad altri uomini, sei bellissima d’altronde…”

“Ma a quanto parte non lo fa solo con me.”

“Come lo sai?”

“Eh, ti ho detto che quella di ieri non era la sua compagna, no?”

“E chi era?”

“Era la moglie di un altro ospite del villaggio.”

“Ah. Ma quindi erano in tre? E’ per questo che sono durati così tanto?” nel frattempo la mia erezione si era completata

“No, non hai capito. Il marito di lei era rimasto nel suo appartamento e lei gli stava mettendo le corna, con il suo consenso.”

“Hai capito questi francesi…”

“Tu non lo faresti? Mi sembra che il discorso ti stia piacendo…” disse indicando la mia erezione

“No, vabbè… che c’entra… perché tu lo faresti?”

“Beh, diciamo che dopo averlo conosciuto lei la capisco…”

“Che vuoi dire?”

“Niente, niente…” sorrise maliziosa e si avvicinò a me, mi afferrò il cazzo duro e mi trascinò dentro per andare di nuovo a scopare. Raramente era stata così vogliosa come in quell’inizio di vacanza.

Non proseguimmo quel discorso anche se la tensione sessuale rimase alta tutta la giornata, complice anche il piacere di essere sempre nudi.

A sera, rientrati nell’appartamento incontrai il vicino. Mia moglie era sotto la doccia ed io andai sul balcone. Lui era in quello a fianco e stava fumando. Dall’odore della sigaretta non mi sembrò tabacco.

Era indiscutibilmente un bell’uomo con un fisico notevole soprattutto per la sua età testimoniata dai capelli brizzolati. Ciò che mi colpì, però, e che sicuramente aveva colpito anche mia moglie era l’attrezzo che gli penzolava fra le gambe. Sia più lungo che più grosso, da flaccido, del mio in erezione. Mi accorsi di aver indugiato un po’ troppo con lo sguardo. Lui sembrò notarlo e vidi che ricambiò lo sguardo, sorridendo compiaciuto. Non sapendo parlare francese ci scambiammo poche parole.

Ad un certo punto uscì mia moglie, molto sexy con i capelli ancora bagnati. Venne da me e mi abbracciò aderendo al mio corpo. Cominciò una conversazione con l’uomo, traducendomi ogni tanto qualche battuta. Quella situazione mi eccitò. Sentivo mia moglie che parlava e rideva con il vicino, eravamo tutti nudi e lui mostrava le sue doti fuori dal comune. Il mio cazzo, pressato tra i nostri due corpi, si irrigidì pur rimanendo nascosto alla vista. Mia moglie lo sentì premere contro la sua pancia e sembrò esserne compiaciuta. Mi accorsi che la conversazione col vicino stava assumendo toni più confidenziali e allusivi.

Improvvisamente mia moglie mi disse che ci stava invitando a cenare da lui e che lei aveva appena accettato. Non mi diede tempo di replicare e soprattutto mi colse di sorpresa staccandosi da me, prendendomi il cazzo ancora duro in mano e tirandomi dietro di lei. Lui aprì il cancelletto che divideva i nostri balconi e noi due passammo dalla sua parte, io tirato per il cazzo in erezione. Mi sentii profondamente umiliato ed eccitato da questa scena.

La seratà proseguì su quella falsariga. Loro che parlavano, spesso di temi allusivi e lei che si perdeva in quei discorsi, non traducendo sempre tutto per me.

Mangiammo leggero e soprattutto bevemmo molto. Mia moglie era piuttosto alticcia e su di giri.

Ad un certo punto ci alzammo, come se fosse ora di andare. Mia moglie si avvicinò a me e mi sussurrò alcune parole.

“Tu vai, io ti raggiungo dopo.”

“Come sarebbe a dire?”

“Dai…”

Lui disse qualcosa, notando forse la mia titubanza.

“Cosa ha detto?”

“Dice che non devi preoccuparti… che è naturale che la serata finisca così…”

“Naturale?”

Mia moglie mi stava segando il cazzo che era durissimo e tradiva le mie vere voglie. Nel frattempo con l’altra mano stava accarezzando anche quello di lui che cominciava ad ergersi rapendo così entrambi i nostri sguardi.

“Sì, è naturale…” mi disse mia moglie. La sua mano sembrava ancora più piccola a confronto con quel sesso smisurato.

“Posso rimanere a guardare?” chiesi timido.

“No, stasera no, magari una delle prossime volte.” mi rispose decisa, dando per scontato che quella sera stava iniziando un rapporto duraturo.

Mi staccai e mestamente feci per avviarmi verso il nostro appartamento. L’uomo volle darmi la mano, come in segno di ringraziamento e di accordo per quello che sarebbe successo. Nel farlo si avvicinò ed i nostri sessi si toccarono per un attimo. Io provai un brivido.

Lo stesso che provai nel vedere mia moglie che lo abbracciava e che ne accarezzava petto e addominali prima di scendere nuovamente ad afferrare il cazzo enorme.

Entrai in casa e senza neanche toccarmi cominciai ad eiaculare. Caddi in ginocchio sopraffatto dall’orgasmo.

Passai la notte con il cazzo in mano e l’orecchio teso a sentire ogni rumore proveniente dall’appartamento a fianco.

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