Reception

Scendere alla reception per chiedere un servizio in camera…

Il cuore mi batteva a mille e nei pantaloni l’erezione premeva prepotente mentre schiacciavo il pulsante “Zero” nell’ascensore. Arrivai nella hall dell’hotel. Ebbi un attimo di esitazione, mi aggirai qua e là senza dirigermi subito verso la reception. Ma era notte, per cui non potevo indugiare molto senza farmi notare.

L’addetto al turno di notte mi accolse con il suo sorriso bianco in contrasto con la pelle scura.

“Ha bisogno, signore?”

“Ehm, sì. Ho bisogno. Ho bisogno di lei.”

“Prego, mi dica.”

Rimasi un po’ in silenzio. Come diavolo si poteva chiedere quello che stavo per chiedere?

“Ha presente mia moglie? La donna con cui sono rientrato mezz’ora fa. L’ha vista?”

“Sì, signore, vi ho visto rientrare insieme quando vi ho dato la chiave della vostra camera.”

“Ecco, l’ha notata? Cioè, intendo, le è sembrata una bella donna?”

“Sì, sua moglie è una bella donna, mi è parsa una donna molto elegante.”

“Non so come dire, ma anche lei è stato notato da mia moglie. Capisce cosa intendo?”

“Non credo di capire, signore.”

“Mi spiego. Mia moglie, rientrando in camera, ha commentato in modo decisamente lusinghiero il fascino del ragazzo della reception.”

“Ah, la ringrazio.”

“Eh, sa, io sono molto innamorato di mia moglie.”

“Be’, signore, da parte mia non ha nulla da temere.”

“No, no, stia tranquillo. Non si preoccupi. È che, vede, io ci tengo al fatto che mia moglie sia sempre soddisfatta, che abbia tutto ciò che vuole.”

“Siamo qui a disposizione dei clienti, se la signora ha delle esigenze saremo lieti di servirla.”

“Ecco, bravo.” ebbi un brivido per quello che stavo per dire ed abbassai istintivamente il tono di voce, già piuttosto basso. “E mia moglie stanotte vorrebbe lei. Vorrebbe lei nel suo letto.”

Ci fu un attimo di imbarazzo mentre ci fissavamo negli occhi. Forse lui si chiedeva se lo stessi prendendo in giro.

“Dico sul serio. Mia moglie ha espresso questo desiderio ed io sarei ben lieto di renderla felice. Credo che saremmo tutti felici. Le assicuro che mia moglie sa bene come soddisfare un uomo.”

“Signore, ammetto che la proposta mi lusinga e, ovviamente, mi attrae. Soltanto che sto lavorando e devo presidiare l’hotel durante il mio turno.”

“Capisco, ma è una occasione da non perdere. Se vuole la copro io.”

“Cioè lei non verrebbe in camera? Mi lascerebbe da solo con sua moglie?”

“Sì, io rimango qui al suo posto. E se ci sono problemi la chiamo.”

Lo vidi esitare, lo vidi convincersi che ne doveva approfittare. Ebbe un’ultima esitazione.

“Non mi state prendendo in giro, vero? Non è uno scherzo?”

“Non è uno scherzo, questa situazione eccita anche me. Ho il cazzo duro mentre ti sto parlando e spero sia venuto duro anche a te.”

“Sì, lo è diventato.”

“Bene, e spero che sia come se lo aspetta mia moglie. Sa, voi neri avete una certa fama…”

“Nessuna è mai rimasta delusa.” rispose con un ghigno.

Mi spiegò un paio di cose su come rispondere e cosa fare e mi lasciò il suo numero. Poi mi salutò e corse su nella nostra camera. Io rimasi lì, mi sedetti e, stando ben attento che non arrivasse nessuno mi tirai fuori il cazzo e lo masturbai lentamente.

Passò circa un’ora, erano circa le due e mezza di notte, quando squillò il telefono.

“Buonasera, qui è la reception dell’hotel *****, in cosa posso esserle utile?”

“Buonasera, senta, qui è la camera 306. Abbiamo un problema con i nostri vicini di camera.”

Sobbalzai. La nostra era la 305.

“Di cosa si tratta?”

“Ecco, vede. I nostri vicini da più di mezz’ora stanno ascoltando la televisione ad un volume molto alto. Abbiamo provato a bussare nella parete ma senza successo. Sa noi abbiamo anche un bambino e abbiamo paura che si svegli. Andremmo anche a bussare alla porta ma… si tratta di una cosa un po’ imbarazzante.”

“In che senso?”

“Nel senso che il film che stanno guardando sembra del tipo… cioè… si direbbe un film porno.”

“Ah, capisco.” dentro di me stavo in parte ridendo, in parte eccitandomi. “Non si preoccupi, me ne occupo subito.”

“Grazie, buonanotte.”

“A lei.”

Digitai il numero di lui e lo chiamai. Mi rispose ansimante.

“Ci sono problemi?”

“Cazzo, fate piano, i vicini di stanza si sono lamentati!” dissi con tono allegro.

“Ah ah ah. È tua moglie che urla.” era passato a darmi del tu, mi sembrava opportuno, visto che stava scopando mia moglie.

“Eh lo so, ma sei tu che la fai urlare.” mentre lo dicevo sentivo mia moglie ridere in sottofondo. “Passamela un attimo.”

“Ciao, amore.”

“Ciao, tesoro, ti stai divertendo?”

“Oh sì, è bellissimo. Lui è bellissimo. Mi sta facendo impazzire. L’ho scelto bene.”

“Dovresti cercare di fare più piano, però. I vicini si sono lamentati, pensano che stiate guardando un porno.”

“Ah ah, capisco, amore. Ci proverò, ma è difficile. Vorresti vederlo anche tu questo porno, eh?”

“Sì. Cosa stavate facendo?”

“Mi stava scopando. Da dietro. Nel culo.”

“Davvero, amore? Gli hai concesso il culo?”

“Certo. Non potevo non approfittarne, non provarlo.”

“Dai, facciamo così. Lasciate il telefono aperto. Io resto in ascolto, così verifico che non urli troppo.”

“Ah, certo, lo fai solo per controllare, vero? Non è che in realtà vuoi sentire tua moglie che gode?”

“Ahaha, no certo, per chi mi hai preso?”

“Per il maritino cornutello di una mogliettina tanto troia…”

“Ti amo.”

“Anche io.”

Rimasi in ascolto. Mia moglie limitò i gorgheggi ma, da quello che capii, non si limitò certo nel concedersi al ragazzo della reception.

Io mi sborrai nei pantaloni più volte.

Quelli della 306 non si fecero più vivi.

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