Non aveva previsto di sorprendere la fidanzata mentre lo tradiva, non aveva previsto la sua reazione a questo fatto
Nei film, quando un adultero viene colto sul fatto, sono sempre grida, strepiti, minacce e a volte violenza. Nella realtà non puoi sapere come reagireste tu e il tuo o la tua partner in una situazione analoga fin quando non ti ci trovi.
La mia reazione fu di sorpresa e totale incapacità di fare alcunché. Rimasi fermo, inebetito e spiazzato ad osservare la mia fidanzata che veniva scopata, nel nostro letto, da un uomo molto più vecchio di lei.
Ero rientrato molto prima del previsto, senza avvisarla e pensando che lei non fosse in casa. Avevo sentito un rumore provenire dalla camera e avevo aperto la porta, fermandomi sull’uscio.
Lei gridò quando mi vide e fece una espressione terrorizzata. Era a quattro zampe, sul bordo del letto. L’uomo dietro di lei era in piedi, la teneva per i fianchi, e aveva lo sguardo fisso sul suo culo e su dove il suo cazzo entrava in lei, quindi non si era accorto della mia presenza.
“Fermati! Fermati! Ferm…” esclamò lei allungando una mano dietro per cercare di interrompere le spinte vigorose dell’uomo.
Nonostante fosse spaventata dal mio arrivo e cercasse di fermare l’amplesso, al terzo “Fermati” che provò a dire successe una cosa imprevista e sorprendente: lei iniziò a godere rumorosamente e intensamente.
Cominciò a urlare il suo orgasmo, a mugolare forte, perdendo l’appoggio dell’unico braccio che la sosteneva e crollando con le spalle sul letto. Non smise di guardarmi col volto trasfigurato dall’orgasmo e con una espressione mista tra piacere estremo e richiesta di perdono per ciò che stava facendo e per non essere riuscita a contenersi.
Non ricordavo di averla mai vista godere in maniera così intensa e il suo godimento sembrava non avere fine mentre l’uomo dietro di lei continuava nel suo movimento pelvico.
Io ero sempre immobile e non avevo ancora detto nulla. Solo una parte del mio corpo stava reagendo a quella scena più eccitante di un film porno seppur sconvolgente dal punto di vista psicologico: il mio cazzo si era indurito.
Il godimento della mia fidanzata stava lentamente scemando quando l’uomo estrasse del tutto il suo cazzo da lei. Ebbi modo di concentrarmi un attimo su di lui. Era intorno alla cinquantina, non particolarmente affascinante e neanche fisicamente gradevole. Aveva un ventre tondo e prominente sotto al quale spuntava un cazzo di notevole lunghezza, forse l’unica cosa degna di ammirazione di quel corpo.
Salì con entrambi i piedi sul letto, in modo da poter affrontare dall’alto le terga della mia fidanzata che, puntellata sulle ginocchia con la schiena inarcata, erano l’unica parte sollevata del suo corpo. Si prese in mano il cazzo e lo puntò tra le chiappe di lei.
“No…” mormorò la mia fidanzata afferrando con le mani il lenzuolo accartocciato sul letto per usarlo per coprirsi il volto, come se si vergognasse di ciò che stava per subire.
Lui spinse in basso e penetrò di nuovo dentro di lei. Dalla posizione in cui erano era inequivocabile quello che stava accadendo: la penetrazione in corso era sicuramente di tipo sodomitico. Anche il lungo e basso mugolio che emise lei nascosta dal lenzuolo testimoniava un tipo di rapporto diverso dal normale. Diverso sicuramente da ciò che aveva sempre fatto con me.
Lei era incapace di reagire ma più perché non sembrava in grado di interrompere il piacere che per inabilità nell’opporsi a lui. E neanche il senso di paura o pentimento nei miei confronti sembrava in grado di fermarla. Nonostante cercasse di limitarsi e di nascondersi era indubbio che stesse continuando a godere grazie a quel cazzo lungo che si infilava completamente nelle sue viscere.
Ad un certo punto anche lui sembrò raggiungere il punto di non ritorno e nel farlo afferrò lei per i capelli, tirandole in su la faccia, quasi per fare in modo che io vedessi di nuovo quel volto trasfigurato dal piacere e che mi guardasse negli occhi mentre godeva con il cazzo di un altro uomo piantato nel culo. Ebbi il sospetto, quindi, che lui si fosse accorto della mia presenza e incurante di me avesse continuato a scoparla.
Fu a quel punto che ebbi finalmente una reazione, ma fu quella di fuga. Mi allontanai dalla camera, corsi in salotto e mi sedetti sul divano con la testa fra le mani, sconvolto dagli avvenimenti. Mi sentivo sbagliato per non aver fermato le cose, per non essere intervenuto per riappropriarmi della mia donna. Mi sentivo in colpa per avere il cazzo duro e per sentirmi eccitato ripensando a ciò che avevo visto. Piansi.
Sentii che i rumori del sesso proseguirono per un altro po’. Poi li sentii parlare, animatamente ma a bassa voce, e non capii cosa si stavano dicendo. Poco dopo la mia fidanzata arrivò anche lei in salotto, completamente nuda. Sentii invece lui andare sotto la doccia.
Lei si inginocchio e mi abbracciò le gambe, appoggiando la testa sulle mie cosce.
“Scusami.” mi disse. Io non seppi cosa replicare.
Rimanemmo così per un po’ di tempo. Lei spostandosi con la testa toccò il mio cazzo che era ancora duro. Sperai che non se ne fosse accorta ma poco dopo lo accarezzò con la mano da sopra i pantaloni.
“Mi perdoni?” mi chiese. Ma io continuai a non rispondere.
Proveniente dal bagno arrivò l’uomo, con uno dei nostri asciugamani legato in vita. Si andò a sedere di fronte a noi. La mia fidanzata, immediatamente, si staccò da me e rimase ai miei piedi, seduta sui talloni.
“È ancora eccitato?” chiese lui a lei che annuì.
“Vedi, è come ti dicevo.” aggiunse lui e poi si slacciò l’asciugamo, mostrando il cazzo a riposo.
Lei lo guardò, poi si girò verso di me e salì con le ginocchia sulla seduta del divano. Si sporse verso il mio orecchio per parlarmi.
“Dimmi che ti piace questa situazione. Dimmi che il tuo cazzo è duro per questo. Dimmi che lo accetti. Ti prego.”
La guardai. Non osai rispondere. Ma forse a lei bastava che non ci fosse una risposta negativa, infatti scivolò giù dal divano e camminando a quattro zampe andò verso di lui. Si chinò e gli baciò i piedi. Nel farlo innalzò il culo schiudendo leggermente le chiappe. Notai una goccia di liquido biancastro che colava fuori dal culo. Lui mi guardò con aria di superiorità.
L’umiliazione che avevo provato pochi minuti prima nello scoprire che la mia donna mi tradiva raggiunse vette ancora più alte. Era così forte che quasi mi sentivo svenire. Mi dava alla testa, era inebriante. Mi piaceva.
Quando si tirò su per prendere in bocca il cazzo di lui, ancora mezzo barzotto, io mi slacciai i pantaloni e, finalmente, mi masturbai. Pochi secondi dopo imbrattai la camicia di schizzi di sborra. Il pompino, invece, proseguì per lunghi minuti di mia sofferenza.
Spettacolare.. uno dei migliori di sempre..
grazie
Bellissimo. Complimenti!
grazie