In mezzo a noi

Una coppia e un terzo non proprio “incomodo”

Bussano alla porta della nostra stanza. Guardo dallo spiocino ed esulto internamente. A portarci la colazione in camera è lo stesso ragazzo di ieri: quel bel ventenne mulatto da cui mi hai detto di essere rimasta affascinata. E ne comprendo i motivi. È un bel ragazzo, ha un bel volto, è rasato a zero e sembra avere un bel fisico sotto l’uniforme dell’hotel.

Ieri lo abbiamo accolto entrambi in accappatoio. Avevamo appena fatto la doccia insieme. Anzi avevamo più che altro scopato sotto la doccia. Mi è piaciuto il modo in cui tu lo hai osservato languida mentre lui portava dentro il carrello con la colazione. Eri seduta sulla poltroncina, l’accappatoio si era un po’ aperto e mostrava le tue gambe nude e avevi i capelli ancora bagnati e spettinati. Ho notato che lui ti ha guardato. Mi è sembrato un po’ imbarazzato dalla tua bellezza, come se volesse guardarti meglio ma non osava per non essere inopportuno. Mi è piaciuta la sua timidezza.

Gli apro la porta. Oggi lo accolgo con solo un asciugamano legato in vita. Per il resto sono nudo, dai piedi al torso. Lo faccio entrare. La stanza è ancora un po’ in penombra, non ho aperto del tutto le tende. Gli dico di fare piano, che tu stai ancora dormendo. Spinge il carrello nell’anticamera e poi arriva nella stanza da letto. Vedo che si blocca un attimo. Ti ha visto.

Tu sei stesa sul letto a pancia in giù. Completamente scoperta dalle lenzuola e completamente nuda. Il tuo culo è in bella vista. Hai una gamba un po’ piegata e quindi, se solo ci fosse un po’ più di luce, avresti il sesso in bella vista. Lui si agita un po’. Vedo che compie movimenti un po’ nervosi nel sistemare il carrello e nel mostrarmi cosa c’è per la nostra colazione. Io non lo ascolto.

“Ti piace?” gli chiedo a bassa voce facendo col mento un cenno verso di te.

Lui si gira, ti guarda, deglutisce. Non sa cosa rispondermi.

“Guardala pure, se ti piace, non è un problema.” gli dico rassicurante.

Lui non distoglie più lo sguardo dal tuo corpo nudo.

“Vuoi vederla meglio? Avvicinati.” gli dico mentre io mi vengo a sedere sul letto a fianco a te.

“No… non posso…” dice guardando verso la porta della stanza come per dare la colpa al fatto che sta lavorando.

“Dai, vieni qui.” gli dico chiamandolo con la mano, “Non ti preoccupare.”

Lui, titubante, si avvicina, guardandosi attorno come per controllare di non essere visto.

“Guardala.” gli sussurro facendolo avvicinare sempre di più col viso al tuo culo. “Ti piace?”

“Sì…” mormora lui.

Tu ti muovi un po’. Come se ti stessi risvegliando. Lui ha un sussulto. Teme forse di essere scoperto da te. Teme che tu non voglia essere guardata. Ma tu ti apri ancora di più e allora lui è ancora più attratto.

“Toccala, se vuoi.” gli suggerisco.

Lui mi guarda indeciso. Non è sicuro che dica sul serio. Per convincerlo gli prendo la mano e gliela appoggio sulla tua natica. Poi annuisco invitandolo a fare da solo. Prende un po’ di coraggio, inizia a massaggiarti. Tu dai segni di risveglio. Ti muovi, emetti qualche mugolio. Lui mi guarda per capire cosa deve fare. Io gli sorrido.

Ora è chiaro che tu ti sia svegliata. Ondeggi un po’ il culo per rispondere al suo tocco, però rimani con la faccia sul cuscino. Forse lui pensa che tu stia pensando che sia io a toccarti.

“Leccala.” gli dico.

Ora non esita più. Si tuffa con la faccia tra le tue gambe. Raggiunge a fatica la tua fica. Forse ti lecca più che altro nella zona tra quella e l’ano. Tu lasci andare dei gemiti di piacere e finalmente giri la testa. Guardi verso lo specchio a fianco del letto, così vedi tutta la scena. Lui ancora non se ne è accorto, è troppo impegnato a darti piacere con la lingua.

Non nota neanche che il mio asciugamano si è slegato dalla vita ed ora il mio cazzo svetta libero e turgido. Mi avvicino a lui e gli sfilo la camicia dai pantaloni, gli slaccio i bottoni e poi gliela sfilo. I nostri due sguardi si incrociano e mi sorridi. Ti diverte il fatto che lo stia spogliando per te. Lui mi lascia fare, ormai è completamente sotto il nostro controllo. Si interrompe per un attimo per liberarsi della camicia e vede che tu lo stai guardando. Ora è del tutto rassicurato, ciò che sta avvenendo è gradito a tutti noi.

Mentre continua a leccarti, forse adesso più sul culo che sulla fica, io gli slaccio i pantaloni. Non oppone nessuna resistenza, in un attimo è completamente nudo anche lui e il suo cazzo è finalmente libero. È un bel cazzo. Più lungo del mio, anche se più sottile.

Gli sollevo la testa.

“Ora scopala.” gli intimo.

Tu intanto ti sfili da sotto e ti giri stesa sulla schiena. Apri le gambe. Anzi le spalanchi il più possibile. Sei stupenda così aperta e disponibile. Lui non ci pensa su due volte e viene sopra di te infilandosi in te. Ti scopa. Dai tuoi mugolii mi sembra bravo.

Io a sorpresa infilo la testa sotto di voi raggiungendo con la lingua il tuo ano. Poi salgo un po’ più su e trovo il punto in cui il suo cazzo si infila nella tua carne. Tu urli di piacere. Lui forse non ci sta capendo nulla. Poi salgo ancora un po’ e insinuo la lingua tra le pieghe del buco del culo di lui. Ha un sussulto, capisco che comincia a venire, colto di sorpresa dal mio gesto, per lui inedito come ci avrebbe confessato dopo.

Ti riempie e tu godi. Io sento il suo ano pulsare attorno alla punta della mia lingua. Poi lui crolla su di te. Fa per uscire ma tu lo fermi.

“No, resta dentro gli dici.” e lo blocchi con le mani sui glutei.

Neanche io mi fermo. Continuo a leccarlo e lui continua a gemere. Poi mi insalivo un dito e glielo punto sul buchetto.

“Che fai?” mi dice girando la testa un po’ spaventato.

“Sssh, lascialo fare.” gli dici tu prendendogli il volto fra le mani e girandolo verso di te. “Non te l’hanno mai fatto?” gli chiedi.

Lui scuote la testa. Tu inizi a baciarlo in bocca e poi riporti le mani sui glutei, allargandoglieli un pochino. Io spingo il dito dentro. Scivola bene. Lui emette un mugolio di piacere. Lo stimolo un po’ e poi lo allargo un po’. Per prepararlo.

Salgo sul letto, mi metto dietro di lui.

“No…” mormora, ma tu lo zittisci.

“Lascialo fare. Ti piacerà. Non opporti. Respira. Lascialo entrare. Rilassa i muscoli, fai come se dovessi andare in bagno.”

Grazie ai tuoi consigli o forse grazie alla curiosità che è nata in lui, il mio cazzo gli entra con facilità dentro al suo culo vergine. Lo lascio abituarsi alla presenza e poi inizio a scoparlo. Lui ha ancora il cazzo dentro di te, che torna ad indurirsi.

Sto scopando lui ma è come se scopassi te. Ad ogni mio colpo il suo cazzo viene spinto dentro alla tua fica. Ti sento godere.

Lo spingo lateralmente per le spalle. Ora la situazione non è cambiata di molto soltanto che la parte superiore del suo corpo non è più sopra di te. Ora ti posso guardare direttamente in viso. È proprio come se ti stessi scopando, il corpo in mezzo a noi è quasi come se non ci fosse, eppure io sono dentro al suo culo e dentro di te c’è il suo cazzo.

Ti bacio. Con la lingua, intensamente. Un bacio passionale. Un bacio romantico.

“Ti amo.”

Vengo dentro al suo culo. Lui sborra di nuovo dentro di te. Tu hai l’ennesimo orgasmo della mattina.

2 commenti su “In mezzo a noi”

  1. Finalmente,, Oltre un mese di attesa interminabile per un nuovo racconto, ma vedo che ne è valsa la pena come sempre..

    1. Grazie, mi fa piacere che i miei racconti siano “attesi”, purtroppo non sempre riesco a produrre con continuità 🙂

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