A volte ritornano (1ª parte)

Lui e lei e un ex amante del passato che ricompare improvvisamente…

“Sai chi si è rifatto vivo?” mi chiese mia moglie qualche settimana fa, ridacchiando fra sé e sé.

Mi mostrò un messaggio sul telefono. Subito non collegai il nome del mittente alla persona. Poi mi venne in mente. Era il suo ex. O meglio, non era stato proprio un ex. Era stato quello per il quale aveva mollato il precedente ex. Cioè lei tradiva l’ex con questo qua, l’ex li aveva colti in flagrante e l’aveva mollata. Lei era andata avanti qualche mese a scopare con questo. Dopo mi aveva conosciuto. Avevamo iniziato a frequentarci (mentre lei continuava a frequentare anche lui) e poi si era messa con me. Mi aveva raccontato di questo tipo. Di come la scopava. Di come l’aveva fatta diventare una troia. Io, dentro di me, lo ringraziavo sempre per aver tirato fuori, da quella che sarebbe diventata la mia donna, la sua parte più porca.

“Che vi dite?” le chiesi curioso vedendo che lei aveva iniziato a chattare.

“Ma… niente, mi chiede come sto… che ho fatto in questi anni…”

“Da quanto non lo vedi?”

“Beh… più o meno da quando ci siamo messi insieme…”

“Più o meno?” chiesi sospettoso.

“Dai… all’inizio non ero sicura che fossi quello giusto…”

Mi finsi offeso. Mia moglie mi ignorò. Era più interessata alla conversazione che avveniva sul telefono.

“Mi chiede una foto.” mi disse dopo un po’. “Vuole vedere come sono diventata. Hai qualcosa in contrario?”

“No, no. Mandagliela pure. Rosicherà. Sei quasi più bella ora che dieci anni fa.”

“Grazie… come sei carino. Che dici gli mando una di quelle che mi fai tu?” disse alludendo alle foto che ogni tanto le scattavo in déshabillé o direttamente nuda.

“Fai tu…” le risposi alzando le spalle e lasciandole il campo libero.

Fece una faccia dubbiosa mentre sfogliava le foto che aveva sul telefono.

“Dai, gli mando questa in costume. Non voglio esagerare.”

Me la mostrò. Gliela avevo scattata la scorsa estate. Era di schiena ma aveva girato la testa verso di me. Il vento le scompigliava i capelli. Indossava un tanga.

“Non vuoi esagerare ma ti si vede il culo.” le dissi sarcastico.

“Beh, dai… in fondo credo che voglia vedere più che altro quello… era la sua ossessione.”

“È anche la mia ossessione…” dissi andando verso di lei e agguantandoglielo con le mani.

Mi strinsi a lei. Lei mugolò. La spinsi contro il tavolo. Le feci sentire l’erezione, causata da tutti i ricordi che quell’uomo mi risvegliava. I racconti di lei sulle scopate con lui, il sentirla eccitata ogni volta che lo nominava.

La piegai contro il tavolo. Le sollevai la gonna e le abbassai le mutandine. Mi inginocchiai e le leccai i buchi. Lei mugolò di nuovo.

“Sembra abbia apprezzato.” commentò.

“Cosa?” chiesi sollevandomi.

“La foto.”

“Stai ancora chattando con lui?” le chiesi vedendo che non aveva mollato il telefono.

“Sì… ma tu continua pure…” mi disse maliziosa.

Io mi riabbassai e ripresi a ravanare con la lingua tra la sua fica e il suo culo.

“Oddio…” mormorò lei.

“Ti piace?” chiesi interrompendomi.

“Sì, ma… non dicevo per quello… ma per questo… me l’ero dimenticata com’era.”

Mi mostrò il telefono dove campeggiava una foto di un uomo nudo. A impressionare era soprattutto il cazzo. Lei me ne aveva parlato ma io non volevo crederci.

“Davvero è così?” le chiesi.

“Sì.” rispose mordendosi il labbro eccitata.

“E tu quel coso lo prendevi dentro… lo prendevi anche nel culo?”

“Mmh… sì.”

La spinsi giù. Contro il tavolo. Lei gridò di sorpresa.

“Ho sposato una troia…” mormorai mentre estraevo il cazzo e glielo puntavo sull’ano.

“Siiiì…” sospirò mia moglie non so se come risposta alla mia affermazione o come reazione al contatto con il mio cazzo.

Spinsi il cazzo dentro di lei ed iniziai a sbatterla, impedendole, tra le altre cose, di rispondere ulteriormente a lui sul telefono. Lei, allora, non riuscendo ad usare le dita sulla tastiera del telefono se le portò sulla fica e se la torturò mentro io la inculavo. Giungemmo ad un orgasmo quasi insieme. Io poi mi accasciai su di lei e rimanemmo lì fermi mentre pian piano il mio cazzo si ammosciava e scivolava fuori dal suo culo insieme a gocce di sborra.

Dal telefono giunse il tintinnio di una notifica. Mia moglie allungò la mano e lo prese. Lesse il messaggio.

“Dice che vorrebbe rivedermi, dopo tutti questi anni…”

Non le risposi subito, ma credo che lei si accorse che il mio cazzo riprese parzialmente vita.

2 commenti su “A volte ritornano (1ª parte)”

  1. Molto intrigante, e penso sia capitato a molti nella realtà, aspettiamo la seconda parte, e magari anche la terza

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