“Ma porca puttana!”

Di fronte a certe provocazioni non si riesce a stare zitti.

“Ma porca puttana!”

L’esclamazione mi uscì di cuore, spontanea, ad alta voce.

Le due ragazze, la mia fidanzata Giulia e la sua amica Federica, si girarono per guardarmi stupite. Loro due erano appoggiate al bordo della piscina e stavano chiacchierando fino alla mia interruzione. Avevano la parte superiore del corpo fuori dall’acqua e si sostenevano con gli avambracci sulle piastrelle che delimitavano la piscina. Erano girate a pancia in giù e questo faceva sì che avessero i culi appena fuori dal livello dell’acqua. I due culi, perfetti e bellissimi, erano coperti soltanto da due striminziti perizomi.

Da questo veniva la mia esclamazione. Era una visione troppo perfetta. Adoravo il culo della mia ragazza e vicino a quello altrettanto arrapante della sua amica non avevo saputo trattenermi.

“Che c’è?” mi chiese Giulia.

“Dai, non potete mettervi così in mostra… cazzo…”

“Perché? Che problema c’è?” continuò Giulia forse fingendo ingenuità.

“C’è che io poi ho delle reazioni che non posso controllare.” mi indicai i boxer sotto i quali si notava un notevole rigonfiamento.

Le due amiche ridacchiarono tra loro e si girarono di nuovo nell’altra direzione. Per ulteriore provocazione agitarono un po’ quei loro culetti, smuovendo l’acqua.

“Quindi?” le incalzai io, non soddisfatto della loro risposta.

“Quindi fai quel che devi fare. Non è un problema nostro.” mi disse Giulia senza guardarmi.

“Davvero? Posso?”

“Che dici Fede, può?” chiese Giulia alla sua amica.

“È il tuo ragazzo. Per me non c’è problema.” le rispose.

E da lì continuarono a ignorarmi. Io rimasi un po’ lì fermo. Indeciso. Dovevo osare? L’invito mi era sembrato esplicito.

Mi inginocchiai sul bordo piscina opposto a quello dov’erano loro. Mi abbassai i boxer. Il mio cazzo era bello duro. Iniziai a segarlo lentamente. Gli occhi erano puntati, e non si spostavano, dai quelle quattro chiappe stupende.

Dopo un minuto o poco più notai che mi lanciarono qualche sguardo con la coda dell’occhio.

“Beh, niente male il tuo ragazzo…” commentò Federica.

“Vero?” rispose Giulia con un certo orgoglio.

Poi fecero ancora finta di niente per un po’ fino a quando Giulia si girò e spingendosi nuotò fino ad arrivare sotto di me. Federica la imitò poco dopo.

Giulia si tirò parzialmente fuori dall’acqua e raggiunse il mio cazzo. Lo prese in mano e poi subito dopo in bocca.

Cazzo! Dopo aver ammirato i loro due culi ora la mia ragazza mi stava facendo un pompino davanti alla sua amica. Era incredibile che non fossi già venuto ma lottavo per non farlo e godermi al massimo questo momento. Cosa poteva esserci di più eccitante?

Qualcosa di più eccitante poteva esserci e avvenne quando Giulia interruppe per un attimo il pompino e si girò verso Federica.

“Vuoi?” le disse tirando il mio cazzo verso di lei.

Federica sorrise. Si leccò le labbra e si tirò fuori dall’acqua per raggiungere anche lei il mio cazzo. Un’altra ragazza mi stava leccando il cazzo di fronte alla mia fidanzata, anzi proprio con il suo aiuto.

In quella posizione avevo di nuovo in vista i loro due culetti e mentre me ne accorgevo sentivo due bocche che in contemporanea si dedicavano al mio cazzo. Fu troppo. Schizzai ripetutamente imbrattando i due visi e le due bocche.

Mi lasciai cadere all’indietro e mi stesi sull’erba. Quasi un mancamento. Poi tirai su un attimo la testa, per vedere quale era la reazione delle due ragazze.

Non erano più aggrappate al bordo ma erano in acqua. Una di fronte all’altra. Vicine. I visi vicini. I visi sporchi di sborra. Iniziarono a baciarsi, a limonare appassionatamente, ripulendo ciascuna il viso dell’altra.

“Ma porca puttana!” esclamai nuovamente, in modo ancora più sentito di prima.

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