Felicità

Il nuovo ménage-à-trois di una coppia in vacanza.

Mi affaccio alla finestra della casetta che abbiamo affitato per la vacanza. È una piccola abitazione a due piani con un giardino con piscina. È isolata dalle altre, ci consente di avere molta privacy. L’avevamo scelta anche per quello, anche se ancora non sapevamo i veri motivi per cui avremmo voluto la nostra privacy. Nella mia idea era quella di poter stare nudi e poter fare sesso indisturbati in giardino e in piscina. Questa idea non era del tutto campata in aria, ma non avevo previsto che il principale soggetto di queste azioni non sarei stato io.

Osservo mia moglie Giulia dalla finestra. Si sta per tuffare in acqua. Non è nuda ma quasi e questo quasi la rende ancora più sexy. Indossa infatti soltanto un perizoma che dire succinto è poco. È ancora molto bella, nonostante non sia più giovanissima, e nell’ultimo anno poi si è messa d’impegno per riacquistare un fisico che così tonico e in forma non aveva forse neanche da giovane. Frequenta una palestra da un anno. O forse dovrei dire frequenta un personal trainer.

Davide, il suo personal trainer è il terzo incomodo in questa vacanza. È venuto con noi. Lo ha voluto mia moglie. Anche lui è lì fuori, a bordo piscina. È steso a pancia in giù su un lettino che prende il sole. Lui è completamente nudo. Il suo fisico dai muscoli definiti luccica al sole. Mia moglie nuota un paio di volte avanti e indietro nella piccola piscina. Poi esce fuori dall’acqua. Mi rimane in mente l’immagine del suo culo mentre si tira fuori puntellando le braccia sul bordo piscina. Raccoglie un asciugamano e si tampona brevemente. Poi si va a sedere in fondo al lettino di lui. Vedo che gli accarezza una gamba. Poi sposta la mano sul culo sodo del ragazzo. Si china su di lui, sembra voler affondare il volto tra i suoi glutei muscolosi.

Distolgo lo sguardo, mi sposto dalla finestra. Vederle fare una cosa che a me non ha mai fatto ancora un po’ male mi fa. Mi dà un po’ di fastidio. Ma mi eccita anche. Ho il cazzo duro. Me lo meno immaginando la scena che potrei benissimo guardare dal vivo.

Non è molto che siamo in questa situazione. Come ho detto è da circa un anno che mia moglie si è iscritta in palestra e ha cominciata a frequentarla molto assiduamente. Ha subito iniziato a parlarmi, molto entusiasta, del suo personal trainer e i risultati sul suo fisico si sono visti in fretta. Poi un paio di mesi fa stavamo scopando nel buio della nostra stanza. Io ero seduto con la schiena appoggiata alla testata del letto. Giulia era seduta su di me. Da quando aveva ripreso ad allenarsi si era anche risvegliata sessualmente. Lo facevamo molto più spesso di prima. Io a volte non ero sempre all’altezza della situazione. Quella sera, ad esempio, il mio cazzo non stava collaborando molto, perdeva in fretta la consistenza.

“Che hai? Non ti eccito? Pensavo ti piacesse come mi sto mettendo in forma.”

“Sì sì. Sei stupenda. Sono io. È colpa mia.” non lo specificai ma forse in fondo più lei tornava bella e in forma e più io mi sentivo inadeguato a lei.

“È tutto merito del mio personal trainer, lo sai?”

“Sì…” risposi io poco convinto e non capendo perché parlava di lui in quel momento.

“Intendo… è tutto merito suo. Anche il fatto che scopiamo così spesso. Spero tu ne sia contento.”

“Cosa vuoi dire?”

“Non lo hai capito?”

Quando mi fece questa domanda tutti quelli che erano i miei sospetti sopiti da mesi nella mia testa si palesarono ma ancora non volevo accettarli, non fino alla loro evidenza.

“È un anno che mi alleno con lui. Ed è un anno che scopo con lui. Mi ha rimesso in forma e mi ha fatto tornare la voglia di scopare. Ti sto tradendo con lui. Capito?”

Quella confessione fu una mazzata. Ma fu anche qualcos’altro. Rimasi in silenzio. Impietrito nel buio non sapendo come reagire.

“Non dici niente? Non reagisci? Tua moglie ti confessa di metterti le corna e tu non fai nulla?” il suo tono di voce era un po’ alterato. Paradossale che fosse lei a sembrare arrabbiata con me.

Non le risposi neanche in quel caso. Non sapevo veramente cosa dire perché dentro di me le emozioni erano in subbuglio e contrastanti fra loro. E lei se ne accorse subito. Il mio corpo le stava esprimendo meglio di me.

“Tu adesso mi spieghi cosa significa questo.” disse lei con tono risoluto mentre con una mano era andata dietro la sua schiena e l’aveva portata in basso fino ad agguantare le mie palle. “Tu adesso mi spieghi perché dopo che tua moglie ti ha confessato di tradirti col suo personal trainer il tuo cazzo è diventato duro come mai è stato durante questa serata.”

Ebbene sì. La mia vera reazione alla confessione delle corna fu una potente erezione. Messo di fronte all’evidenza da parte di mia moglie, alla domanda di lei se fossi eccitato perché lei si faceva scopare da un altro, sborrai copiosamente su di lei.

Lei lo aveva intuito. La sua confessione non era nata per caso. Nel tempo tutte le volte che avevamo fantasticato mentre facevamo sesso era emersa questa mia fantasia dell’accettare che lei non fosse fedele. Ma forse neanche io sapevo quanto fosse reale e potente questa mia voglia. Lo scoprimmo insieme di fronte al fatto compiuto.

Furono giorni intensi e di molto sesso fra noi, come neanche a vent’anni. Dopo pochi giorni lei mi fece la proposta, che più che proposta era una sua decisione non negoziabile. Lui, il suo personal trainer, sarebbe venuto con noi in vacanza.

Sono lì che mi sto segando, non ho il coraggio di guardare loro due di cui sento soltanto i rumori provenire dalla piscina. È evidente che stiano scopando. Non mi accorgo poi che hanno smesso e dopo poco lui compare in cima alle scale ed entra nella stanza dove sono io. Mi guarda mentre ho il cazzo in mano. Mi considera patetico, credo. Poi va a farsi una doccia. Non ho potuto fare a meno di notare il suo cazzo ancora mezzo rigido e tutto sporco di sperma e umori.

Scendo a preparare il pranzo. Quando è pronto li chiamo. Lui scende nudo dalle scale. Mia moglie entra dalla porta sul giardino. Adesso è del tutto nuda anche lei. Ha i capelli bagnati. È bellissima. Io sono nudo ma con il grembiule sul davanti.

Lui si siede a tavola. Giulia invece di sedersi al suo posto si accomoda sulle gambe muscolose di Davide. Sembrano due ragazzini innamorati. Si scambiano tenerezze e baci. Io guardo le loro cosce a contatto fra loro. So che sotto di lei c’è il cazzo di lui che probabilmente sta ricominciando a pulsare. Mangiano insieme, per lo più prendendo il cibo con le mani e spesso imboccandosi l’un l’altra. Mia moglie ride molto, è allegra ed eccitata. I capezzoli sono duri. Spesso si sistema meglio spostandosi sulle cosce di lui. Immagino sia perché sotto il cazzo è diventato duro ed ingombrante. È molto ingombrante.

“Non hai fame, amore?” mi chiede premurosa vedendo che non sto finendo la roba sul mio piatto. Poi prende su con un dito un po’ di maionese e se la spalma attorno al capezzolo. “La vuoi?” mi chiede poi maliziosa.

Io mi avvicino e mi metto a succhiarle la tetta. Faccio appena in tempo ad accorgermi lanciando uno sguardo in basso che ora lei è seduta a gambe aperte e il cazzo di lui è dentro alla figa. Quando ho finito di leccare via tutto lei fa la stessa cosa con l’altro seno. E quando ho finito anche quello lei ne prende su un altro po’ e se la mette all’inizio delle labbra della sua figa aperta. Non ha bisogno di chiederlo, io istintivamente mi chino ed inizio a leccarle tutta la zona del clitoride. Poco più in basso c’è il cazzo di lui. Lei gode e mi spinge la testa in giù. La mia lingua gioca sulle sue labbra e su quella virile asta rigida. Spinge ancora ed io sto leccando le palle del ragazzo che si scopa mia moglie. Mia moglie ride e gode.

Non ci viene neanche voglia di visitare l’isola su cui siamo. Restiamo tutto il giorno nella nostra casa a oziare in piscina e, loro due, a fare sesso. Poi, a sera, mia moglie vuole uscire. Si veste sexy, con un paio di sandali col tacco a spillo e un vestitino molto corto (e niente sotto) e andiamo in giro per il paese. Lei sta sempre in mezzo a noi due. A volte più con uno e a volte più con l’altro. Chi ci osservasse dall’esterno forse farebbe fatica a capire che relazione c’è fra noi, anche se credo che se dovesse scommettere con chi lei fa sesso punterebbe sicuramente su di lui e non su di me.

Tornati a casa siamo tutti e tre sul lettone. Indecisi sul da farsi. O meglio io sono indeciso, Giulia ha invece le idee chiarissime.

“Amore,” mi fa, “quale è quella cosa che io in tutti questi anni ti ho sempre negato, con la scusa che temevo mi facesse male?”

“Ehm… il… il culo?” dico io incerto pur essendo abbastanza esplicito a cosa lei si riferisse. Mi venne in quel momento il timore che invece a lui glielo avesse dato.

“Bravo. E tu, Davide, cosa è che da un anno ti prometto?”

“Stessa cosa. Il culo.” risponde ridendo.

“Bravi.” dice girandosi e mostrandocelo. “Direi che è venuto il momento, a più di quarant’anni, di perdere questa mia verginità. Sei contento, amore?” dice rivolgendosi a me.

“Ma…” balbetto incerto, “Sì, ma me lo dai a me?”

“Ma no, stupido.” mi canzona. “Il culo non è del maritino cornutello. Il culo è dell’amante.”

Giulia si posiziona sul letto a quattro zampe, inarcando la schiena ed esponendo il suo culo alla nostra vista. Mi chiede di prepararla, indicandomi il tubetto di lubrificante che ha preparato. Me lo spalmo sulle dita e poi, con delicatezza e cura, lo passo nella zona del suo ano. Con le dita entro bene, lei si lascia penetrare e rilassa il suo morbido sfintere. Poi mi dice di spalmarlo anche su di lui. Me lo verso sulle mani e, usandole entrambe, faccio una sega al ragazzo, rendendo il suo cazzo lucido e scivoloso. Cazzo che di suo era già rigido e ingrossato al massimo. Lo aiuto poi persino a puntarlo sull’ano di lei e glielo tengo fermo per il primo affondo nel culo vergine di Giulia.

È una scena pazzesca. Un film porno visto a pochi centimetri di distanza. Lei gode come non l’ho mai vista fare.

“Com’è, cara?” le provo a chiedere in un momento in cui lui a smesso di stantuffarla ma è rimasto dentro di lei.

Lei mi guarda, prova a parlare ma non ci riesce. Inizia a godere. E questa scena si ripete più volte. Poi riesce a spiegarsi.

“È incredibile. Appena penso a quello che sto facendo godo al solo pensiero. Oltre che per il cazzo nel culo. È bellissimo. E il fatto che tu sia qui a guardarmi, che tu abbia il tuo cazzetto duro perché sei eccitato nel vedere tua moglie sodomizzata per la prima volta da un altro… non riesco a descriverlo.”

Mentre lei parla dal mio cazzetto duro da far male escono gocce di sborra. Colano fuori continuamente.

“Non riesci a capire come mi sento. Sono totalmente posseduta da lui. Sono completamente sua come mai sono stata di un uomo eppure il mio uomo è qui davanti a me che lo accetta e gli piace che io sia di un altro. Mi fa anche un po’ male il suo cazzo nel culo, è enorme, non sono abituata. Ma è un male sottile che mi fa sentire ancora meglio, ancora più posseduta, ancora più in sua totale balia.”

Non ce la faccio più. Voglio che smetta di parlare, voglio che questa cosa finisca. E nello stesso tempo è una cosa fantastica e super eccitante. Non mi sono mai sentito così.

Giulia prova a dire altre cose ma non ci riesce. Appena lui si muove lei viene.

Lui sembra divertirsi. Sta inculando una donna bellissima davanti al marito. L’ha appena sverginata. Mi sta umiliando e sta stabilendo un netto predominio su di me. Eppure non riesco ad invidiarlo. Ho l’impressione che la connessione che c’è fra me e mia moglie sia decisamente più forte di quanto loro sono uniti tramite il cazzo nel culo di lei.

Sarà sua per tutta la vacanza. La scoperà in tutti i modi. Mi prenderanno in giro e mi umilieranno amoreggiando fra loro. Mia moglie sarà porca come non è mai stata ed io mi abbasserò a pratiche degradanti per il loro esclusivo piacere. Sarò il loro servo.

E però non siamo mai stati così felici.

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