Il porno (3ª parte)

Continua da Il porno (2ª parte)

Al risveglio trovai chiamate e messaggi sul telefono, ricevute oltre le 3 di notte. Era mia moglie che mi chiedeva quando avessi fatto terminare la chiamata, poi voleva sapere se avevo sentito tutto e infine le veniva il dubbio che mi fossi perso tutto e voleva capire se ero stato io a non voler sentire o se era caduta la connessione tra i nostri due telefoni. Era preoccupata che non mi fosse piaciuto quello che era successo. Dunque non l’aveva fatto apposta, non mi aveva voluto escludere.

Le risposi e le spiegai quello che doveva essere successo. Vidi che i messaggi non le arrivavano. Se era andata a dormire così tardi probabilmente dormiva ancora. Quel giorno anche io dovevo andare in giro per lavoro e dunque mi preparai ad uscire e cercai di cacciare via dalla mia testa tutti i pensieri che la affollavano, pensieri su quello che era successo la sera prima. Per aiutarmi in questo mi tirai una lunga sega sotto la doccia.

Funzionò? Per niente. Restai distratto tutto il giorno immaginando mia moglie che scopava con due uomini.

Lei mi rispose in tarda mattinata ma furono messaggi più che altro organizzativi. Mi confermò che sarebbe tornata a casa e io le dissi che probabilmente io sarei rientrato in tarda serata. Ci salutammo e ci dedicammo ognuno alla propria giornata lavorativa.

Quando finalmente rientrai, quella sera, la casa era immersa nel buio e nel silenzio nonostante fossero solo le dieci e mezza. Mi affacciai nella nostra camera da letto dalla cui porta accostata usciva un leggero bagliore. Mia moglie era lì e non stava dormendo. Era seduta sul letto, con indosso una camicia da notte leggera, scollata e aperta in basso sul davanti. Davanti a lei aveva il computer portatile acceso. Aveva una mano fra le gambe.

“Ciao.” le dissi con voce tenera.

“Ciao.” mi sorrise.

“Che fai?” le chiesi.

Non mi rispose subito. Guardò lo schermo del computer poi mosse le sue dita fra le gambe.

“Sto guardando un porno.” mi rispose con voce sensuale.

Sorrisi mentre il mio cazzo si induriva. Ero contento che l’esito della serata precedente fosse, apparentemente, una voglia sessuale aumentata e ancora non soddisfatta. E che nonostante l’esperienza pazzesca cercasse ancora il piacere e io fossi lì per donarglielo.

“Ti raggiungo subito.” le dissi prima di andare in bagno a svestirmi e lavarmi.

Tornai in camera, nudo e col cazzo duro che puntava in avanti. Lei si era aperta ancora di più la camicia da notte e aveva scoperto i seni. Si stava masturbando in maniera molto più esplicita di come faceva quando ero arrivato prima. Non stava neanche guardando più il monitor ma aveva la testa piegata all’indietro con la bocca aperta. Stava godendo. Mi sedetti vicino a lei e mi presi il cazzo in mano.

Guardai mia moglie e poi guardai lo schermo davanti a lei. C’era un video che stava andando ma era scuro, sgranato, si capiva poco. Non era certo un porno professionale.

“Guardi porno amatoriali?” le chiesi curioso.

“Sì.” rispose lei con un gemito.

Osservai meglio le immagini per capirci qualcosa, per capire cosa stava guardando per eccitarsi. Erano molto buie e quindi si faceva fatica a distinguere i contorni. C’era un letto ripreso dal fianco e sopra si intuiva la sagoma di una donna appoggiata sulle ginocchia, col culo in alto e la schiena incarcata. Dietro di lei una figura maschile stantuffava con ritmo e vigore. La donna gemeva e sospirava di piacere.

Non capii come mai mia moglie avesse scelto quel video così confuso per masturbarsi. Cosa ci trovava di particolarmente eccitante? La guardai e lei a sua volta mi stava guardando, sorridendo maliziosa, senza smettere di giocare con le dita e la sua fica.

Guardai meglio il video. Lo ascoltai bene. C’era qualcosa di strano, che ancora non coglievo, ma che pian piano mi si disvelò. Conoscevo quel modo di gemere. Conoscevo quel modo di curvare la schiena e offrire il culo al maschio.

Non dissi niente ma quando mi girai di nuovo verso mia moglie dovevo avere una espressione che diceva tutto. Un misto di stupore, di incredulità, di richiesta di conferma che avessi capito bene e di richiesta di spiegazioni. Che mia moglie mi diede, senza bisogno di chiederle niente.

“Avevo nascosto il telefono del lavoro su un mobile e avevo fatto partire la registrazione, nel caso fossi tornata in quella stanza in compagnia… per avere una testimonianza di quella serata… per rivederla e per fartela vedere oltre che sentire… poi tu non l’hai neanche sentita e allora… la puoi vedere…”

“Cazzo…” mormorai io tornando a guardare il video e sentendo una urgenza incontenibile di spruzzare fuori tutto il piacere che il mio cervello stava amplificando dopo essersi reso conto di cosa stava vedendo.

Un video porno amatoriale. Con mia moglie. E due sconosciuti.

Portai entrambe le mani contro il mio cazzo, stringendo le gambe e premendoci contro nella vana speranza di evitare di avere già un orgasmo.

“Cazzo!” esclamai mentre le mie mani si impiastricciavano di sborra.

“Ti piace?” chiese mia moglie.

“Troppo.” risposi io, sinceramente.

Mi lasciai cadere contro la testata del letto, ansimante. Restammo in silenzio per alcuni minuti. Dal computer portatile giungeva l’audio di quella camera d’albergo della sera prima. Le voci dei due uomini che si davano il cambio. I gridolini di mia moglie. Lo sbattere ritmico delle sue chiappe contro le cosce dell’uomo che la scopava in quel momento, intervallati, ogni tanto, dal rumore di una sculacciata.

Il mio cazzo, intanto, dopo neanche essersi ammosciato del tutto aveva già ripreso vigore nell’assistere a quella scena che non avrei mai pensato di vedere. Una mano di mia moglie aveva anche iniziato ad accarezzarlo, per poi scendere a giocare un po’ con le palle, ancora ultrasensibili.

“Lo vuoi nel culo?” disse una voce maschile nel video mentre la sua ombra saliva sul letto e sostituiva quella dell’altro uomo posizionandosi alle spalle di mia moglie. “Eh, troia, vuoi che ti apra il culo?” insistette.

La risposta di mia moglie, sempre che ci fosse stata, non era udibile.

“Cosa gli hai risposto?” le domandai impaziente, non potendo aspettare di cercare di intuire dalle immagini se lei gli avesse concesso l’entrata posteriore.

Mia moglie mi leccò un orecchio mentre aderiva col suo corpo a mio e stringeva con la mano la base del mio cazzo.

“Ascolta.” mi sussurrò.

Mi concentrai di nuovo sul video. Dalle immagini poco nitide si capiva solo che l’uomo era posizionato dietro mia moglie, col cazzo puntato contro di lei, piegato sulle gambe, ma dall’angolazione della penetrazione non era chiaro se la stesse semplicemente scopando in fica o la stesse sodomizzando. Dunque ascoltai un lungo gemito di piacere emesso da mia moglie.

“Ti sta inculando.” le dissi, senza un minimo dubbio.

Lei mi sorrise, mi baciò e con la mano scese sotto alle mie palle per cercare con un dito il mio buchetto e stimolarlo un po’.

“Voglio incularti anche io.”

“Adesso?” disse lei con tono finto ingenuo.

“Sì. Adesso.”

“Non vuoi vedere come va avanti il video?”

“Mh… no… non resisto… perché? Come va avanti?”

“Scegli tu. O il video o il mio culo.”

“Cazzo.”

Mia moglie si staccò da me e si mise in posizione di pecorina accanto al computer, offrendomi le sue terga. Io ero indeciso. Guardavo prima una cosa, virtuale, e poi l’altra, reale.

“Oooh, sì… sfondami il culo…” udii la voce di mia moglie incitare l’uomo nel video.

Sentii crescere dentro di me una voglia di rivalsa nei confronti di quel maschio che la stava sodomizzando e facendola godere nel video. Dovevo ristabilire chi fosse l’uomo che più di tutti aveva diritto a godere della piacevole stretta dello sfintere anale di quella donna attorno al proprio cazzo.

La afferrai per i fianchi mentre lei con un colpo di mano chiudeva lo schermo del computer interrompendo la riproduzione. Mi sputai su una mano e spalmai la saliva sul cazzo. Poi intinsi le dita nella fica sbrodolante di mia moglie e ne usai gli umori per bagnare ulteriormente il mio cazzo. Lo puntai contro il suo buco del culo e iniziai a spingere. Lei si aprì con nessuna difficoltà, eccitata e forse ancora allenata dalla sera prima.

“Sei una gran troia…” mormorai.

“E non hai ancora visto tutto…” commentò lei ridacchiando.

(continua qui)

4 commenti su “Il porno (3ª parte)”

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