Uno come quello

Quando la fantasia aiuta la realtà.

Rientrai tardi da una cena di lavoro. La casa era tutta buia eccetto una flebile luce che vidi uscire dal mio studio. Mi avvicinai e scostai lentamente la porta socchiusa affacciandomi dentro.

C’era mia moglie seduta sulla poltroncina girevole, illuminata dalla luce che proveniva dal grande monitor del mio computer. Indossava soltanto una canottierina e per il resto era nuda. Era a gambe aperte e piegate, con i piedi appoggiati sulla seduta. Aveva una mano sulla figa, si stava masturbando. Gli occhi erano fissi sul monitor, la bocca leggermente aperta. Girò lievemente la testa vedendomi arrivare. Increspò la bocca in un sorriso parziale e poi tornò a concentrare la sua attenzione alle immagini trasmesse sullo schermo.

Mi avvicinai e andai dietro di lei mentre il mio cazzo si induriva. Mi è sempre piaciuto vederla masturbarsi ed ero curioso di vedere cosa la stava eccitando. Le appoggiai le mani sulle spalle e chinai la testa verso la sua, cercando le sue labbra da baciare. Lei inclinò la testa all’indietro e ricambiò il bacio, appassionato e con la lingua. Poi guardai cosa stava guardando lei.

Sullo schermo c’era inquadrato un uomo muscoloso su un divano. Era un sito di webcam porno, gente che trasmetteva ad altri la propria immagine mentre si masturbava o scopava. Il corpo di quest’uomo era perfetto, i muscoli definiti ed evidenti senza essere esagerati. Due spalle larghe, bicipiti grossi, addominali scolpiti e gambe imponenti. Era seduto di fronte alla telecamera ed era nudo. Si stava segando a beneficio di tutti gli spettatori, tra cui mia moglie. Il suo cazzo era maestoso: largo, lungo e con le proporzioni ideali. Io stesso ne rimasi affascinato, non si poteva non guardare e restarne colpiti dalla oggettiva bellezza.

“Ti piace?” chiesi retoricamente a mia moglie.

“Lo hai visto?” mi rispose lei per dire che bastava guardarlo per capire la risposta.

“Cosa stai pensando?”

“Di essere seduta su quel cazzo.” disse gemendo e infilandosi le dita nella fica.

“Vorresti essere lì, ripresa davanti a tutti mentre ti fai scopare da quel cazzone?”

“Oddio no, non ci avevo pensato… pensavo solo ad essere scopata… non anche davanti a tutti… ma come dici tu sarebbe ancora più eccitante… sei un porco…”

“E io starei qui a guardarti…”

“Ti segheresti?” mi chiese andando a sentire con la mano se avevo il cazzo duro.

Era in effetti così ed io iniziai a spogliarmi, col desiderio di segarmi immaginandomi la scena per farle vedere come avrei fatto, ma lei non mi diede il tempo di farlo.

“Siediti qui.” mi ordinò alzandosi e lasciandomi il suo posto.

Appena fui seduto lei mi salì sopra a cavalcioni, girata con la schiena verso di me, guidando il mio cazzo verso la sua fica. Si impalò così su di me, continuando ad osservare cosa stava facendo quell’uomo nel monitor del computer.

“Stai immaginando che io sia lui?” le chiesi e glielo richiesi una seconda volta perché lei subito non rispose.

Poi si girò, cercò la mia bocca con la sua e dopo avermi baciato mi chiese:

“Ti offendi se sto pensando a lui?”

“No… se questo serve a farti godere di più…” dissi cercando di affondare meglio nella sua fica spingendo col bacino verso l’alto.

Dopo un po’ che mia moglie fece su e giù sul mio cazzo lo fece uscire dalla sua fica, si posizionò meglio e poi lo fece entrare nel buco posteriore mentre si sgrillettava con impazienza.

“Faresti anche questo con lui?” le chiesi grugnendo nelle orecchie e stringendola a me con le mani sulle tette.

“Sì.”

“Ti eccita così tanto?”

“Sì.”

“Solo perché ha quel corpo? Perché ha quel cazzo enorme?”

“Non è tanto il suo corpo, il suo cazzo… è l’idea che uno con un corpo così, con un cazzo così, possa volermi scopare… uno che con un corpo così, con un cazzo così, potrebbe avere qualunque donna… se volesse me mi farebbe sciogliere… sarei sua completamente…”

“Sua completamente? Come sei mia?”

“Forse anche di più… fisicamente…”

“Perché anche di più?”

“Perché non avrei nulla di cui vergognarmi con lui…”

L’uomo in video si alzò dal divano e avvicinò il suo magnifico sesso alla video camera in modo che fosse inquadrato in primo piano. Mia moglie vedendolo si piegò in avanti e fece come per raggiungerlo per fargli un pompino pur senza lasciare che il mio cazzo uscisse dal suo culo. Nel pensare che questa potesse essere una scena vera, cioè mia moglie alle prese con un altro cazzo mentre io le scopavo il culo, mi venne da sborrare e la riempii.


Mia moglie mi raggiunse a letto. Io mi ero preparato prima di lei.

“Scusami.” mi disse mentre si accoccolava contro una mia spalla, sotto le coperte.

“Per cosa?”

“Prima ho un po’ esagerato.”

“No, non hai esagerato, hai fatto una cosa che ti è piaciuta e mi è piaciuta anche a me.”

“Ho un po’ perso la testa… solo perché ho visto un bel corpo… non è da me.”

“Non c’è niente di male… era solo una fantasia, non era reale. Nelle fantasie si può fare ciò che si vuole…”

“Sì, per fortuna che non era reale… cioè non era nella mia realtà… perché quel gran pezzo di figo è reale, esiste… meno male che non conosco nessun così, che lui è irraggiungibile… per tua fortuna…”

“Cosa vuoi dire?”

“Niente… che sono una che non saprebbe resistere alla tentazione… l’unico modo è evitare di averle…”

“Cioè…”

“Cioè mi sento come se ti avessi tradito… l’ho fatto nella mia testa e l’avrei fatto senza remore se fosse stato reale…”

“Non mi hai tradito, c’ero anche io… è come se l’avessimo fatto in tre…”

“Ma il cazzo per cui ho goduto era il suo… scusami…”

Non seppi più cosa risponderle, era una conversazione strana. Io però avevo di nuovo il cazzo duro e glielo feci sentire premendolo contro la sua pancia.

“Hai ancora voglia? Nonostante quello che ti ho detto?” mi chiese lei sentendo la mia erezione.

“Sì. Anzi proprio per quello che mi hai detto. Tu no?”

“No… adesso no…”

“Diresti così a uno come quello?”

“Cioè?”

“Se ci fosse lui qui nel letto e ti facesse sentire il suo cazzo duro contro la pancia, gli diresti di no?”

“Non farmelo dire.”

“E invece voglio che tu lo dica.”

“Sicuro?”

“Sì.”

“Allora, ok. A lui non direi di no.”

“Perché a tuo marito dici no e a lui diresti sì?”

“Non credo tu voglia sentirtelo dire.”

“E invece sì. Dimmelo.”

“E va bene. Perché l’idea di essere scopata da uno come lui mi eccita da far schifo.”

La presi quasi con rabbia e la feci girare a pancia in giù, salendo sopra di lei e opprimendola col mio peso. Il cazzo si posizionò tra le sue natiche.

“Scusami.” disse quasi piagnucolando.

“Non scusarti, ma pensa che io sia lui. Non sono tuo marito. Sono quell’uomo. E ti voglio scopare.”

“No, dai…” si lamentò ma poi cominciò a gemere.

Io non mi feci troppi scrupoli. Spinsi il cazzo tra le sue chiappe. Per infilarlo nel primo buco che avrebbe trovato. Lei cacciò un urlo. Da quello e da quanto sentivo stringermi il cazzo capii di esserle entrato nel culo.

“Che c’è troia? Non ti piace nel culo?” le dissi freddamente con una voce strana.

“Sì, ma…”

“Non ti incula tuo marito?” le chiesi cercando di modificare ancora di più la mia voce.

“Sì, ma…”

Iniziai a stantuffare senza troppi riguardi. Era ancora un po’ irrigidita, probabilmente le stavo facendo un po’ male. Però dai suoi gemiti capivo che apprezzava anche, doveva solo sciogliersi del tutto.

“Ma cosa?” insistetti.

“Ma lui non ce l’ha così grosso.” ribatté lei con convinzione e in quel momento sentii che i suoi muscoli si rilassavano. Finalmente era entrata nella fantasia e io non ero più suo marito, ma quel uomo dal fisico perfetto che tanto la eccitava. E si donò a me come avrebbe fatto con lui, senza pudori e timori di apparire troppo porca.

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