VIP

La fama e la fame di cazzo non sempre vanno d’accordo

Io e Chiara eravamo in viaggio di nozze. Lei era bella, bellissima. Il suo viso dolce incorniciato dai lunghi capelli biondo scuri. La sua pelle abbronzata e il suo corpo tonico e sensuale. Erano gli ultimi giorni del nostro viaggio. Eravamo in Messico. Li avremmo passati in un piccolo resort abbastanza esclusivo. Un posto normalmente al di sopra delle nostre possibilità ma era l’ultimo regalo che ci eravamo fatti. Era stato tutto magnifico in quel viaggio. E avevamo fatto tanto sesso.

Era una bella serata calda. Stavamo bevendo qualcosa dopo aver cenato. Eravamo nel patio del resort che dava sul mare. Intorno a noi c’erano gli altri ospiti del resort, non tante persone e per quello che avevamo udito in prevalenza americane o del nord europa.

Improvvisamente Chiara appoggiò il bicchiere con il suo cocktail e mi artigliò l’avambraccio, guardando fissa dietro di me.

“Non ci credo…” balbettò.

“Cosa?” chiesi io girandomi ma non capendo subito a cosa si riferisse.

“Quello… quello là è… è…” mi indico uno seduto su un divanetto e attorniato da altre persone.

Aguzzai la vista e lo misi a fuoco. Effettivamente sembrava uno conosciuto. Era un attore italiano. Anzi era forse l’attore italiano preferito da Chiara. Sapevo che le piaceva.

Lei si emozionò molto per la coincidenza di essere in vacanza nello stesso posto di quell’attore. Passò i successivi minuti ad osservarlo. La vedevo incerta, nervosa ed eccitata.

“Che dici? Si offende se vado a farmi una foto con lui?” mi chiese speranzosa.

“Non lo so… è in vacanza con degli amici… qui probabilmente non lo riconosce nessuno a parte noi… per una breve foto non credo faccia problemi.” non potevo negarle questa opportunità.

Restammo a studiarne i movimenti per un po’. Sembrava rilassato e beveva e fumava con le persone insieme a lui. Poi finalmente Chiara si decise e si alzò in piedi. Mi prese per mano e mi trascinò verso di loro. In quel momento mi resi conto di quanto lei fosse bella e appariscente. Indossava tacchi alti ed un vestito cortissimo che le fasciava il corpo non lasciando nulla all’immaginazione. Sapevo che sotto aveva soltanto un perizoma e nessun reggiseno. Andando verso quell’attore mi sentii orgoglioso della mia nuova mogliettina, così sexy da attirare molti sguardi e probabilmente sarebbe piaciuta anche a lui.

Timidamente ci avvicinammo. Quando notarono la nostra presenza andai verso di lui porgendogli la mano. Subito mi guardò con aria un po’ torva.

“Scusaci. Siamo italiani. Ti abbiamo riconosciuto e…” mi girai verso Chiara indicandola col pollice, “E lei, Chiara, mia moglie, è una tua fan.”

Lui la guardò e notai che il suo viso si rilassò in un sorriso.

“Piacere.” disse lei allungando verso di lui la mano.

L’attore si tirò un po’ su dal divano e invece di stringere la mano di Chiara le fece una sorta di baciamano galante.

“Incantato.” disse come se stesse recitando. Forse lo disse in modo un po’ ironico ma probabilmente lo intendeva veramente visto che notai che la squadrò per bene. E dire che alcune ragazze che erano lì con lui erano decisamente vistose e affascinanti.

Ci fu in quel momento un attimo di imbarazzo. Non sapevamo cosa dire e cosa fare. Poi Chiara prese l’iniziativa.

“Scusa, possiamo farci una foto insieme? Così poi la faccio vedere alle amiche.”

Lui fece spallucce come se per lui fosse una cosa normale. Chiara mi diede il suo telefono e si andò a sedere al suo fianco. Lui le mise un braccio intorno alle spalle e sfoderò il suo sorriso da attore. Chiara era euforica. Feci diversi scatti per essere sicuro che venissero bene visto che non c’era tanta luce. In uno lui fece come per baciarla sulla guancia. Lei si emozionò.

“Bene, grazie, sei stato gentilissimo.” disse lei mentre faceva per alzarsi.

“Aspetta un attimo.” lui la fermò e con quella sua aria un po’ costruita da latin lover si rivolse a me estraendo dalla tasca il suo cellulare. “Tieni, facci una foto anche con il mio. Di una ragazza così bella voglio avere anche io un ricordo.”

Chiara si sciolse a sentire quel complimento. Io lo interpretai solo come il tentativo affabulatorio di un attore consumato. Gli scattai due foto. Una in cui sorridevano e una in cui Chiara lo baciava sulla guancia. Notai poi, ridandogli il telefono, che lui aveva appoggiato una mano sulla coscia di mia moglie. Sentii un brivido di gelosia accompagnato dalla fierezza per avere una moglie così attraente.

“Grazie, grazie.” lei continuò a ringraziarlo mentre ci defilavamo lasciando il gruppetto.

Tornammo dove eravamo seduti prima, ma l’attenzione di Chiara invece di essere rivolta al panorama notturno del mare oppure al suo neo marito, era ancora rivolta all’attore. Continuava a guardarlo e parlava eccitata dell’incontro.

“Secondo te gli sono piaciuta veramente?”

“Secondo me sì, ma perché ti interessa?”

“Beh, hai visto le ragazze che ci sono con lui? Essere notata quando lui ha quella compagnia mi fa sentire… mi fa sentire… boh, non lo so come mi fa sentire.”

“Sei lusingata. Sei vanitosa.”

“Sì. Credo di sì.”

“Dovevi vedere come ti ha guardato il culo quando ti sei rialzata, allora.”

“Davvero? Come lo ha guardato?”

“Come… non so… come avrebbe fatto se avesse dovuto recitare la scena di un uomo allupato.”

“Ahaha, davvero? E ti ha dato fastidio questo?”

“In che senso?”

“Beh, un uomo che guarda così il culo di tua moglie… ti dà fastidio?”

“Mh… no.”

“No? Non sei geloso?”

“No. Sono orgoglioso del culo di mia moglie. Mi fa piacere che gli altri lo guardino e mi invidino perché è mio…”

“Ah… che porco che sei… e anche se alla tua mogliettina fa piacere di essere guardata non sei geloso?”

“No, perché se ti ecciti ad essere guardata a me piace quando sei eccitata.”

Chiara mi guardò maliziosa. Poi si alzò e mi prese per mano.

“Andiamo a fare un giro.” disse.

Ci appartammo, uscimmo dalla zona illuminata e andammo verso il mare. Quando trovammo un posto tranquillo lei mi mise le braccia intorno al collo e mi baciò appassionatamente.

“Allora ti piaccio quando sono eccitata?” mormorò con voce roca.

“Sì…” con la mano controllò la consistenza del mio cazzo.

Mi sbottonò la patta e iniziò a segarmi il cazzo infilandoci la mano dentro continuando a baciarmi. Poi si girò, si alzò il vestito e mi disse di scoparla spostando di lato il perizoma.

“Quindi non sei geloso…” sussurrò mentre infilavo in lei il mio cazzo.

“No…”

“Neanche se sono eccitata perché penso ad un altro?”

“A chi stai pensando?”

“Indovina.”

“Stai pensando a lui?”

“Sì.”

“Cosa stai pensando?”

“Sto pensando che mi ha eccitato vederlo, sedermi vicino a lui, baciarlo ed essere baciata da lui. Mi ha eccitato il modo in cui mi ha guardato. Come mi ha abbracciato. Come ha messo la mano sulla mia coscia.”

Io accentuai le spinte dentro di lei. Quasi con un po’ di rabbia. Lei capì ma questo non la fermò.

“Sto pensando che sia lui adesso a scoparmi da dietro. Cazzo se me lo scoperei…”

Percepii il suo orgasmo dopo queste parole. Era veramente su di giri. Quell’incontro l’aveva sconvolta ed era uno spettacolo vederla così eccitata. Non era mai stata così bella ed erotica. Mi faceva impazzire. Stavo anche io pensando che fosse lui a scoparla. E la cosa mi piaceva. Glielo dissi.

“Io sto immaginando che sia lui a scoparti, mentre io vi guardo…”

Mia moglie si girò e mi guardò negli occhi stupita.

“Davvero? Ripetilo.”

“Sì, è lui che ti sta scopando. Io sono nascosto nell’ombra e vi guardo e mi sego. È bellissimo vederti mentre vieni scopata… sei così porca…”

“Oh sì, oddio. Sì. Cazzo.”

Ebbe una serie di orgasmi continui. Anche io venni sborrandole dentro.

Dopo qualche minuto eravamo abbracciati in riva al mare mentre ci riprendevamo dall’amplesso. Sembrava un perfetto momento romantico, ma i discorsi che seguirono non furono quelli tipici di una coppia appena sposata.

“Parlavi sul serio prima?” mi chiese lei.

“In che senso?”

“Ti piacerebbe veramente quella situazione?”

Io aspettai un po’ a risponderle. Dovevo pensarci io stesso.

“Non lo so. A pensarci mi eccita.”

“Anche a me.” sentenziò in maniera netta, quasi per concludere il discorso che però in realtà non poteva rimanere così in sospeso.

“E se lo facessimo veramente?” domandò dopo diversi minuti di silenzio teso.

“Cosa?”

“Dico… se lui fosse veramente interessato a me come è sembrato da come mi ha guardato… voglio dire… siamo in vacanza… lontani da casa… siamo eccitati… non so… una trasgressione ogni tanto…”

“Siamo in viaggio di nozze…” commentai io come se cambiasse qualcosa di quello che stava dicendo.

“Quindi?”

“Sei mia moglie.”

“Appunto. Sono tua moglie, siamo sposati. Sarebbe una cosa fatta insieme. In complicità.”

“Stai dicendo sul serio?”

“Non sarebbero delle vere corna…”

Quel discorso mi sembrò irreale. Davvero la mia nuova mogliettina mi stava proponendo di lasciarla scopare con un altro? Ma soprattutto perché quella sua proposta invece di farmi incazzare mi aveva reso il cazzo durissimo? E lei se ne accorse. Mi tastò il pacco e commentò sorridendo sorniona:

“Non mi sembra ti dispiaccia l’idea.”

“Mi sembra una idea folle…”

“E quale momento migliore c’è per folleggiare se non il viaggio di nozze?”

Non sapevo che dire. Sembrava diventata una cosa inevitabile una volta che l’idea era stata proposta. Non sapevo come oppormi. Non volevo oppormi in realtà. Ma avevo paura. Non so bene di cosa. Non avevo paura della tenuta del nostro rapporto. Avevo paura forse che la cosa andasse male. Che la fantasia venisse rovinata dall’imperfezione della realtà. Oppure avevo paura che la cosa sarebbe andata fin troppo bene e non saremmo riusciti più a fermarci. Non espressi questi dubbi con lei. La vedevo troppo convinta. Era una cosa che lei voleva fare. E vederla così determinata ed eccitata era la cosa più bella che potevo pensare. Vederla felice e soddisfatta era lo scopo del mio matrimonio con lei. Quindi cosa c’era meglio del farle vivere la sua fantasia erotica.

Avevo la testa vuota e lo stomaco in subbuglio mentre mi avvicinavo all’attore. Lo avevo osservato per diversi minuti. Ne avevo studiato i movimenti e i rapporti con gli altri con cui era. Avevo aspettato il momento giusto in cui fosse un po’ appartato e avvicinabile. Avevo la bocca secca quando iniziai a parlare.

“Ciao, scusa se ti disturbo di nuovo.” mi guardò con sufficienza.

“Che vuoi?”

Iniziai un lungo discorso sconclusionato di cui non ricordo le parole ma solo alcune frasi.

“Ti piace mia moglie?” lui annuì.

“Trovi che sia una bella ragazza?” lui rispose con un apprezzamento volgare.

“Te la scoperesti?” ecco l’avevo detto.

Se fino a quel momento mi aveva ascoltato con aria un po’ scocciata quella frase lo risvegliò. Volle capire cosa intendevo. Volle che glielo dicessi esplicitamente ed io, deglutendo nervosamente glielo dissi.

“Senti, tu le piaci molto, le sei sempre piaciuto, sei sempre stato uno dei suoi preferiti. Da quando ti ha visto stasera è andata su di giri. Si è eccitata. Sei una sua fantasia erotica. E io voglio che mia moglie sia soddisfatta. Non è un problema per me. Per una sera non è un problema. Se tu vuoi viene con te. Puoi scopartela. Basta che la tratti bene.”

“Cioè tu sei un cornuto.” commentò lui strafottente.

“No, non sono vere corna. Lo fa con il mio consenso…”

“No, no, tu sei un gran cornuto. Uno di quelli a cui piace. Dillo.”

Mi infastidì con quel suo tono, con quella sua arroganza. Ma nello stesso tempo, all’interno del gioco che stavamo costruendo quella sera, trovavo quasi piacevole essere degradato e trattato in quel modo.

“Ok. Va bene sono un gran cornuto.” lo accontentai.

“Bene, amico. Senti, le vedi quelle ragazze?” mi indicò le sue amiche. “Sono fighe e sono delle zoccole. Non è un problema per me trovare da scopare. La fama ha questi benefici. Quindi seppur io trovi tua moglie una gran gnocca devo essere sicuro che ne valga la pena. Devo sapere se è brava e se è zoccola.”

“Sì, lo è.” risposi con concitazione e pensai che era pazzesco che lodassi quelle qualità di mia moglie con un estraneo.

“Devo verificarlo. Non bastano le tue parole. Mandamela nel bagno del ristorante. La aspetto lì. Dille di farmi il miglior pompino che sa fare.”

Mi guardò con aria diabolica. Io abbassai lo sguardo e mi congedai, andando verso Chiara che mi aspettava impaziente dopo aver osservato a distanza la nostra conversazione. Le raccontai tutto e lei, sorprendendomi per l’ennesima volta, era entusiasta della prova a cui doveva sottoporsi. Mi salutò con un bacio sulla bocca ed io pensai che quella bocca stava per finire sul cazzo di un altro uomo.

Stetti male tutto il tempo della sua assenza. Sentivo le budella contorcersi e chiudersi. Ero nervoso e impaziente. Mi sembrò durare un’eternità. Poi li vidi uscire. Lui sembrava compiaciuto e lei sembrava felice. Si andarono a sedere sul divanetto tra i suoi amici. Lui le teneva un braccio intorno alle spalle. Mi fecero un cenno perché li raggiungessi.

Venni ben accolto e invitato a sedermi. Presi una sedia e mi misi vicino. Chiara rimase al suo fianco.

“Vi presento i miei nuovi amici, Chiara e Andrea.” disse lui rivolto ai suoi amici. Venimmo così introdotti all’interno del loro gruppo. Si beveva e si parlava. Ci fecero un po’ di domande per sapere qualcosa di noi.

Poi dopo qualche altro drink l’atmosfera si era fatta ancora più rilassata e priva di inibizioni. E l’attore, sbruffone come era stato fin da subito, non si seppe trattenere.

“Ma lo sapete perché Andrea e Chiara si sono uniti a noi?” io lo guardai terrorizzato. “Perché lui vuole che gli scopi la mogliettina. È uno di quelli, come si dice…”

“Un cuckold.” intervenne un suo amico mentre gli altri ridevano.

“Ma veramente…” provai ad intromettermi ma non sapevo cosa dire. Era vero e dire che l’idea era stata di Chiara non avrebbe cambiato molto la situazione. Mi sentii umiliato di fronte a tutti e guardai mia moglie. Lei sembrò meno turbata, ma mi lanciò una occhiata di comprensione.

Poi l’attenzione venne distolta da noi mentre tutti iniziarono a discutere di varie esperienze in tema di corna e gelosia.

E si fece tardi. Erano tutti un po’ ubriachi. Io probabilmente il più sobrio di tutti. Qualcuno era già andato nelle camere. Anche l’attore barcollando si incamminò tenendo sotto braccio Chiara. Io provai ad unirmi ma venni respinto. La mia presenza non era gradita. Chiara non si oppose. Le andava bene rimanere da sola con lui. Anche se in realtà, seguendoli fino alle camere, vidi che non fu così. Con loro due entrò in stanza anche una delle ragazze.

Nella mia testa cominciarono a formarsi immagini di scene lesbo con mia moglie protagonista. La cosa era talmente incredibile e nello stesso tempo talmente presente nelle mie fantasie che dal mio cazzo chiuso nelle mutande, senza che lo toccassi, iniziò a sgorgare lo sperma. Dopo quell’orgasmo silenzioso e imprevisto mi ritirari nella nostra camera. Mi massacrai di seghe, per placare la tensione e la voglia sessuale, fino a svenire sul nostro letto matrimoniale.


Mi risvegliai nel letto che il sole era già alto. Ero solo. Mia moglie non era tornata. Il mio cazzo era già duro, sia per la solita erezione mattutina sia perché subito mi vennero in mente pensieri perversi legati alla nottata appena trascorsa.

Dopo un po’ uscii e mi aggirai per il resort, in cerca di mia moglie. C’era poca gente in giro e la trovai al bordo di una piscina. Era su un lettino, indossava un costume non suo ed era in compagnia di una delle ragazze della sera prima, proprio quella che era entrata con lei in stanza la sera prima.

Mi avvicinai e Chiara mi salutò con trasporto. Sembrava di buon umore. Mi presentò la ragazza bionda che era con lei, Veronica. Mi spiegò che le aveva prestato uno dei suoi costumi, non era voluta tornare in camera per non svegliarmi.

Io mi sedetti un po’ imbarazzato ai piedi del lettino sopra cui era stesa mia moglie. Sembrava non fosse successo niente ma io dopo un po’ dovetti chiederle qualcosa.

“Co… come va? Come è… andata?”

A quella domanda notai che Veronica, lì di fianco a noi, non trattenne un sorriso e immediatamente si alzò annunciando che avrebbe fatto un tuffo in piscina. Un modo discreto per lasciarci soli e permetterci di parlare, da moglie a marito, di una nottata per lo meno insolita, per usare un eufemismo.

“È andata… abbastanza bene…” rispose Chiara in modo un po’ evasivo e guardando da un’altra parte.

“Abbastanza bene? Cioè?”

“Cosa vuoi sapere?” disse un po’ scocciata.

“Tutto. Direi che è il minimo dopo che non mi sono opposto a questa tua fantasia.” risposi io senza pensare e forse pentendomene subito dopo.

“Be’… se ti può consolare non ti ho messo le corna stanotte.”

“In che senso?” cominciai un po’ ad alterarmi perché mi sentivo preso in giro. “Mi pare di ricordare che sei andata in bagno a fargli un pompino, a prescindere da quello che è successo o che non è successo in camera.”

“Va bene, va bene. Intendevo dire che non mi ha scopato.” rispose seccata.

“Non ti ha scopato? E perché? Glielo hai solo succhiato?”

“No, neanche.”

“E cosa hai fatto questa notte, allora? Perché non ti ha scopato? Perché mi hai detto abbastanza bene?”

Chiara scostò la testa. Sembrò infastidita dalle mie domande, non capivo il perché. In quello che era successo pensavo fosse scontato l’accordo che io avrei dovuto sapere tutto, altrimenti non sarei stato così magnanimo nel concederle quella libertà.

Ma non mi rispose. Si alzò e si andò a tuffare anche lei in piscina. Mentre mi passava a fianco mormorò a denti stretti:

“Non mi va di raccontarlo, fattelo dire da Veronica.”

La guardai interdetto e la seguii con lo sguardo fino a quando scomparve sotto l’acqua. Il bikini che indossava era striminzito e le stava molto bene. Col corpo che aveva come poteva non essere stata scopata da quell’attore?

Vidi che raggiunse in acqua Veronica. Scambiarono alcune parole parlando fitto fitto. Poi Veronica guardò verso di me e venne verso il bordo della piscina per poi uscirne. Anche lei aveva un corpo fantastico, ben evidenziato da un costume sgambato che copriva solo lo stretto necessario.

Tutta gocciolante, strizzandosi i capelli, venne a sedersi sul lettino di fronte a dove ero seduto io.

“Vuoi sapere cosa è successo stanotte?” mi domandò a bruciapelo.

“Sì.”

“Stai tranquillo. Sei ancora l’unico maschio che abbia penetrato tua moglie con un cazzo.”

La guardai stringendo gli occhi. Tutte quelle specifiche mi facevano capire che qualcosa era successo.

“Non mi interessa. Voglio sapere tutto quello che è successo e perché mia moglie non vuole dirmelo.”

“Perché deve ancora metabolizzare. Sono cose che hanno sorpreso anche lei.”

“Ma… ma come è possibile che lui non l’abbia scopata? Non capisco.”

Veronica si mise a ridere.

“Vuoi saperlo?”

“Sì.”

“Allora, siamo entrate in camera. Lui subito si è seduto sul letto. Ci ha detto di ballare un po’ per lui. Noi lo abbiamo fatto e intanto ci spogliavamo. Lui si è acceso una canna. Poi ce l’ha passata e se ne è acceso un’altra. Poi io mi sono inginocchiata e gli ho tolto i pantaloni. Ho iniziato a succhiarglielo, cercando di rianimarlo. Non gli veniva duro. Lui si è lasciato cadere all’indietro. Dopo qualche minuto ho rinunciato. Intanto lui si era addormentato.”

“Addormentato?”

“Sì. A quel punto Chiara ha imprecato e a cercato di rianimarlo. Si è messa a cavalcioni e ha cominciato a sfregare la fica contro il suo cazzo molle. Inutilmente. Almeno per lui. Lei no, è comunque venuta dopo un po’.”

“Davvero?”

“Sì. Stava comunque sfregando il clitoride contro il cazzo del suo attore preferito, no? E poi… va beh… niente.”

“Cosa?”

“No, niente. Le ho dato una mano anche io.”

“Cioè?”

“Cioè io provavo ad aiutarla leccando le palle a lui, da sotto. Ma poi sono passata a leccare altro.”

“Cioè…” feci un gesto.

“Sì. Tua moglie ha un culetto fantastico. Irresistibile.”

“Tu sei bisex?”

“Non mi faccio problemi. I bei corpi mi piacciono tutti.”

“E Chiara ha gradito?”

“Molto…. per tutta la notte.”

“Quindi lo avete fatto tra voi? Mentre lui ha continuato a dormire?”

“Sì.”

“E avete fatto…? Cosa?”

“Tutto quello che possono fare due donne insieme. Penetrazioni comprese con tutto quello che consentiva di farle.”

“Quindi mia moglie… con una donna… wow!” dissi ammirato.

“Non ti infastidisce l’idea, vedo.” disse lei indicando il tessuto teso dei miei pantaloncini.

“No, anzi… avrei voluto vedervi…”

Veronica sorrise. Mi fissò con i suoi occhi grigio azzurri e poi si alzò, tornando a tuffarsi in piscina. Raggiunse mia moglie. Parlarono un po’. Poi si baciarono. In bocca. Con la lingua. Con passione.

“Oh, cazzo…” bofonchiai io premendomi il cazzo per evitare che sborrasse da solo.


“Allora? Meglio il mio cazzo di quello di quell’attorucolo?”

“Il tuo almeno è duro…” disse gemendo Veronica mentre mi cavalcava sul letto della nostra camera.

“Anche il suo era duro quando gliel’ho succhiato nel bagno.” intervenne mia moglie leccandomi un orecchio, per provocarmi e farmela un po’ pagare che alla fine io alla fine mi stavo scopando un’altra donna in quella cosa a tre mentre lei quella notte era rimasta a secco di altri cazzi.

“Perché tu sei una troia…” le grugnii di rimando. “Siete due troie.” aggiunsi agguantando i glutei di Veronica per muoverla meglio sul mio cazzo.

“Sì, siamo due troie.” ribadì mia moglie salendo verso l’altra ragazza per baciarla.

Poi scese leccandola sul collo e andando a morderle i capezzoli. Continuò a scendere e girare attorno al suo corpo senza mai staccare la bocca dalla sua pelle. Sparì così alla mia vista ma capii cosa stesse facendo dalla reazione di Veronica che cadde su di me.

“Oh, sì, leccami lì.” urlò.

Io mossi i fianchi per sbatterle un po’ il cazzo in fica e così facendo le mie palle colpirono il mento di mia moglie.

“Oddio, Chiara, infilami qualcosa, ti prego.” esclamò Veronica e subito dopo emise un lungo gemito di apprezzamento per il paio di dita che mia moglie le aveva presumibilmente infilato nel culo.

Non potevo vedere quello che le stava infilando ma potevo intuirlo perché mia moglie immediatamente dopo riservò a me lo stesso trattamento e anche il mio buco del culo venne violato da un paio di dita sottili e bagnate.

“Oh cazzo!” esclamai. “Dovevate fargli questo per svegliarlo e fargli tirare il cazzo.”

“Questo cosa?” chiese Veronica.

“Quello che sto facendo a te.” commentò mia moglie. “Vi sto sditalinando il culo ad entrambi.”

“Mmh, siete due porci…” sussurrò Veronica.


Il giorno dopo, quello della nostra partenza, incontrai l’attore nella reception del resort.

“Oh, amico. Nessun rancore, vero?” mi fece lui venendo verso di me. Sembrava già ancora un po’ alticcio.

“Rancore? E per cosa?”

“Niente, perché ti ho scopato la mogliettina.”

“Ah. No, no, tranquillo.”

“Eh, lo so. D’altronde sei uno di quelli a cui piace.”

“Eh sì.”

“Oh, io poi non ricordo un cazzo. Ero troppo ubriaco. Non so cosa ti abbia raccontato lei, ma sono sicuro che l’ho scopata alla grande.”

“Eh, sì sì.”

“Te lo ha raccontato, eh?”

“Sì, certo.”

“Di come l’ho fatta godere come mai prima?”

“Eh, sì, ha detto che ha fatto cose per lei insolite.”

“Oddio.”

“Cosa c’è?”

“No, mi spiace se te l’ho sverginata. Non credevo. Cioè l’ho sicuramente scopata anche nel culo e non pensavo non l’avesse mai fatto prima.”

“No, no, non è quello.”

“Ah.”

“No, così in generale. Poi sai c’era anche l’altra ragazza.”

“Eh, sì, io riesco a scoparmene due insieme, non è da tutti.”

“Eh no. Io non ce la farei mai.”

Riuscii durante tutta la conversazione a trattenere le risate di fronte a quel pallone gonfiato, poi lo salutai.


Sul volo di rientro Chiara mi fece vedere il profilo Instragram di Veronica con la quale aveva anche cominciato a chattare. Si davano appuntamento in Italia, voleva rivederci, le avrebbe fatto conoscere altre persone e anche altri cazzi, più affidabili di quello di quell’attore.

“Cazzo dormiente” divenne il suo soprannome tra di noi e ogni tanto ci dicevamo: “Oh guarda danno un film con cazzo dormiente” e poi lo guardavamo perché mia moglie si eccitava e poi voleva scopare con un misto di rimpianto e rivalsa nei suoi confronti. Guardava lui in tv e faceva su e giù sul mio cazzo. E lo provocava parlando alla tv. Come fosse lui il cuckold e io il maschio che la scopava. Adoravo la mente contorta di Chiara. E pure quella della sua nuova amica/amante Veronica.

2 commenti su “VIP”

  1. Un dubbio atroce: ma se l’attore davvero avesse fatto cilecca, come faceva a sapere che la moglie del protagonista era vergine dietro ? Mmm.. Forse é stata tutta una strategia della moglie per non far ingelosire il protagonista e l’attore stava quasi rovinando tutto rivelando quel particolare ?

    1. Potrebbe averlo saputo da lei prima e millantare di averglielo fatto. O forse lui non si ricorda veramente niente e dà per scontato che se l’ha scopata glielo avrà fatto. Oppure la moglie mente… potresti avere ragione tu. Le cose spesso non sono come vengono raccontate… chi lo sa… il dubbio rimane, volutamente o no…

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