Da “Mani“
“Scopiamo?”
“Uhm… no, non sono dell’umore giusto. Sono troppo tesa.”
“Ah.” dico deluso.
“Scusami.” risponde mia moglie.
“Se sei tesa… almeno ti lasci fare un massaggio? Ti faccio un massaggio, così ti rilassi.”
“Mm, ok. Solo un massaggio, però. Non come al solito che iniziamo da quello e finiamo a scopare.”
“No, no, va bene. Solo un massaggio. Non vado oltre a quello che vuoi anche tu.”
“Sì, scusa. È proprio che non sono dell’umore giusto.”
“Sì, capisco.”
Si spoglia, si stende a pancia in giù sul letto. Inizio a muovere le mani sulla schiena. Io mi eccito, nonostante tutto. Avere il corpo nudo di mia moglie davanti e toccarlo mi provoca inevitabilmente quella reazione. Vorrei scoparla. Sono convinto che se si rilassa vorrà anche lei.
“Posso raccontarti una fantasia, mentre ti massaggio?” le sussurro dopo alcuni minuti di silenzio durante i quali la mia mente è volata via.
“Mm… ok.” mi risponde dopo alcuni secondi. Sembra già molto più rilassata. “Che fantasia?”
“Non so… pensavo… ti immaginavo così come sei, mentre vieni massaggiata.”
“E che fantasia è? Mi stai massaggiando.”
“Sì, ma nella fantasia non sono io che ti massaggio.”
“E chi è?”
“Non so. Si amo in un hotel. C’è un centro massaggi. Tu sei andata a farne uno. Sei nuda, sul lettino, con solo un’asciugamano che ti copre un po’ il culo.”
“E chi mi sta massaggiando?”
“È un ragazzo. È giovane, è bello, è muscoloso. Ti piace.” Sento che si è rilassata un po’ di più, si sta immaginando il ragazzo. “Ha delle mani grandi, forti, ti spingono forte sulla schiena.”
“Mmmm” emette un mugolio mentre io aumento l’intensità del massaggio, lei sta entrando nella mia fantasia, sta cominciando a pensare che non sia io quello che la tocca ma che sia quel ragazzo. Era quello che volevo, era dove la volevo portare.
“Poi questo ragazzo ha un’altra caratteristica che ti piace, vuoi sapere quale?”
“Sì.” mormora lei dopo alcuni istanti durante i quali forse ha provato a indovinare di cosa sto parlando.
“Ha la pelle scura. Nera.” mia moglie ha una sorta di passione per i ragazzi di colore, le piacciono, ne è attratta e affascinata. Quando glielo dico sento che si scioglie ancora di più. “Ti piace?”
“Cosa?”
“Questo ragazzo e come sta andando la fantasia…”
“Sì, ma…”
“Cosa ma?”
“Non capisco. Pensavo fosse una tua fantasia. Tu non ci sei?”
“Aspetta. È solo l’inizio.”
“Ok.”
“Ti sta massaggiando. E a te sta piacendo. Come ho detto ha le mani grandi e forti. Ti piace sentirle sul tuo corpo, ti piace come lo manipola, ti senti letteralmente nelle sue mani.” dico mentre provo a simulare ciò che sto descrivendo.
“Sì.”
“Ti piace talmente tanto che ti verrebbe voglia di toglierti l’asciugamano che ti copre.”
“Sì.”
“Sì cosa?”
“Sì, vorrei toglierlo e farmi vedere tutta nuda.”
“E lo fai?”
“Posso farlo? Nella fantasia posso farlo?”
“Certo che puoi farlo. Nella fantasia puoi fare tutto quello che vuoi.”
“È tua la fantasia. Tu vuoi che lo faccia?”
“Nella mia fantasia tu fai tutto ciò che ti eccita. Quello che eccita te eccita anche me.”
“Allora lo faccio.”
“Cosa fai? Dimmelo bene.”
“Mi sposto l’asciugamano, lo lascio scivolare giù, mi mostro nuda e…”
“E?”
“E gli chiedo di massaggiarmi anche lì.”
“Lì dove?”
“Sul culo.”
“Come glielo chiedi?”
“Gli dico… non so… gli dico: puoi massaggiare anche lì.”
“E che fai quando senti le sue mani forti che ti prendono le chiappe e cominciano a impastarle.” mentre lo dico lo faccio. Lei sussulta.
“Io… io… lo lascio fare.”
“E lui lo fa. Ti massaggia il culo e ogni tanto le lunghe dita si insinuano anche un po’ fra le chiappe, e ti sfiorano senza però toccarti le parti più intime. Ci passa solo vicino.”
“Non va oltre?”
“No. Vorresti che lo facesse?”
“Non so… forse sì. Se è una fantasia forse sì.”
“Quindi sei lì che speri che lui faccia cosa?”
“Che… che con le dita arrivi fino… fino…”
“Fino a cosa? A toccarti la fica? A sfiorarti il buco del culo?” mentre lo dico muovo le mie dita in modo da sembrare che lo stia facendo ma anche io la sfioro appena.
“Sì…” mormora lei.
“Ma lui non lo fa… non osa. Tu sei una cliente. Non può andare oltre un certo limite. Non se non viene autorizzato in maniera esplicita.”
“Quindi dovrei chiederglielo?”
“In qualche modo sì. Saresti in grado?”
“Non credo… cioè se pensiamo che sia una fantasia, forse… però una fantasia è più eccitante se pensi che possa capitare veramente e non credo avrei il coraggio…”
“Forse non glielo devi chiedere proprio a parole.”
“E come potrei fare?”
“Potresti intanto un po’ allargare le gambe, per mostrarti meglio…”
“Sì, forse questo potrei farlo, in modo discreto…” mentre lo dice lo fa e io le ammiro la fica dalle cui labbra si intravede già l’umida eccitazione.
“E poi potresti fare un’altra cosa.”
“Cosa?”
Le afferro un polso e glielo muovo mentre le parlo.
“Muovi la mano e la muovi verso di lui. Vai a cercare un contatto con lui. Un contatto particolare.” mentre dico questo le porto la mano contro la patta dei miei pantaloni del pigiama, le faccio sentire il cazzo duro. Lei sussulta e poi però lo stringe, attraverso il tessuto. “Gli cerchi il cazzo, vuoi sentire se è eccitato anche lui. E come ti sembra?”
“Mmm, sì, mi sembra molto eccitato.”
“Dimmi, com’è il suo cazzo?”
“Non dovresti dirmelo tu? La fantasia è tua.”
“Sì, ma io voglio sentire come tu vorresti che fosse.”
“Perché?”
“Perché mi eccita. Questa è la mia fantasia. La tua eccitazione è la mia fantasia. La tua fantasia è la mia.”
“Ok. Allora…” mentre pensa me lo stringe. “È duro, è molto duro. Ed è…”
“Sì?” sembra vergognarsi un po’.
“È… è grosso… lungo… grande… molto grande.”
“Ti piace così?”
“Sì.”
“Lo vuoi così?”
“Se deve essere una fantasia… allora sì.”
“Allora è così… ha un cazzo enorme ed è eccitato per te.” mentre dico così lei infila la mano sotto il mio pigiama e mi stringe direttamente il cazzo. “Gli fai così?”
“Sì.” risponde lei decisa.
“E lui allora ti fa questo.” le dico subito prima di immergere due dita nella sua fica bagnata e di picchiettare con il pollice sul buco del culo. Lei mugola e geme. Ormai è andata, la donna che era troppo tesa per voler scopare non c’è più.
“Davvero mi fa così?” ansima lei.
“Sì, ti piace?”
“Sì.”
“Vorresti ti facesse di più?”
“Ehm… sì. Non ti offendi?”
“Perché dovrei?”
“È la tua fantasia e io ti sto dicendo che vorrei farmi scopare da un altro.”
“Appunto è la mia fantasia.”
“Cioè?”
“La mia fantasia è che tu voglia scopare con un altro.”
“In che senso?”
“Mi eccita che la situazione che ho descritto accada veramente.”
“Ma non saresti geloso?”
“Perché dovrei?”
“Ma come perché? Perché scoperei con un altro… con un ragazzo…”
“Sì, con un bel ragazzo…”
“…forte, bello, muscoloso…”
“…nero, dotato…”
“Mmm.”
“Questo mi eccita, che tu sia eccitata all’idea.”
“Davvero?”
“Sì.”
“E… e quindi cosa fa? Mi scopa?” mi chiede mia moglie e istintivamente inarca un po’ la schiena per rendere più accessibili i suoi buchi.
“No.” rispondo secco.
“No? Perché no?” dice lei con evidente delusione.
“No perché sentite bussare alla porta della camera in cui state facendo il massaggio.”
“E chi è?” chiede curiosa.
“Sono io.”
“Tu?”
“Sì. Avevo prenotato il massaggio dopo di te. È il mio turno e quindi chiedo se tocca a me.”
“Quindi finisce così? La tua fantasia mi lascia lì insoddisfatta.”
“No, no di certo. Io entro ma vi dico che potete finire. Io lo farò dopo.”
“Davvero? E mi vedi lì stesa nuda, senza l’asciugamano e non dici niente? Non mi dici che mi devo coprire?”
“No. Sei bella così tutta nuda. E poi mi accorgo anche che lui sotto ai pantaloni ha una erezione. È impossibile non accorgersene.”
“E cosa fai? Resti lì a guardare che continua il massaggio?”
“Sì. Anzi no. Dopo un po’ vengo anche io lì. Propongo di aiutarlo. Di massaggiarti a quattro mani. Gli chiedo come fare. Gli chiedo consiglio su come toccarti. Io sulla schiena, lui lungo le gambe. Ti piacciono quattro mani su di te?”
“Mmm. Sì.”
“Mentre mi allungo per arrivare fino alle fossette sopra il culo sbatto contro la tua testa e tu te ne accorgi.”
“Mi accorgo di cosa?”
“Ti accorgi che ce l’ho duro.”
“Anche tu?”
“Sì, anche io. E anche lui, ancora. Te lo fa sentire contro un piede. Che fai?”
“Te lo tocco. E lo tocco anche a lui.”
“Me lo tiri fuori?”
“Sì.”
“Me lo prendi in bocca?”
“Sì.”
Per simularlo allungo una mano e le infilo in bocca le dita. Lei le succhia come fossero un cazzo. Intanto il cazzo vero glielo sto facendo sentire contro il culo.
“Ti piace succhiarmi il cazzo mentre fai una sega con i piedi al ragazzo dei massaggi?”
“Mmm” con le dita in bocca non riesce a rispondermi.
“Poi lo senti che sale sul lettino e si appoggia a te.” mentre lo dico mi stendo su di lei. Il cazzo si posiziona tra le sue chiappe.
“Mmm”
“Lui è pronto per scoparti. Lo vuoi? Io lo voglio, voglio vedere la mia donna che viene scopata da un cazzo giovane… forte… grosso… duro… nero… lungo… largo…” le ultime parole le scandisco lentamente accompagnandone ognuna con una spinta lieve.
“…mmh”
“Era un sì?”
Lei annuisce con la testa.
“Avevi detto che non volevi essere scopata.”
Lei scrolla le spalle.
“Quindi vuoi che lui ti scopi.” metto enfasi sulla parola lui, come per convincerla che anche adesso nella realtà non sia io a farlo.
Annuisce.
“E dove vuoi che ti scopi?” le chiedo ma subito sembra non capire la domanda, allora specifico meglio. “Dove vuoi che ti scopi? In fica o in culo?”
“..hu..ho.”
“Come? Non ho capito?” le dico e le tolgo le dita dalla bocca.
“Nel culo…” dice lei con un sospiro.
Il mio cazzo è posizionato già bene. Devo solo spingere. Solo affondare in lei. Non sono molto lubrificato ma lei è in quello stato di eccitazione che riusciamo a fare anche senza. Capita poche volte ma quando capita lei lo prende in culo come niente. La scopo. Con forza e vigore come se non fosse mia moglie ma solo un corpo in cui sfogare la mia voglia. Come se fossi uno sconosciuto che dopo un massaggio vuole solo fottersi la troia che si è ritrovato fra le mani. E lei apprezza questo mio modo di fare. Non male per una che non voleva scopare.
“Lo facciamo?” mi chiede lei dopo alcuni minuti dalla conclusione del nostro amplesso con una mia grande sborrata dentro di lei.
“Ancora? Lasciami il tempo di riprendermi. E dire che stasera non volevi farlo. Mi sembra di capire che invece ora ti sei rilassata e nei hai di nuovo voglia.”
“No, intendevo: lo facciamo quello che hai raccontato, la tua fantasia.”
“Dici sul serio?” le chiedo mentre il mio cazzo si risveglia ancor più di quando aveva capito che lei volesse scopare di nuovo.
“Sì. Credo di sì.”
“Cioè vuoi fare un massaggio e… cercare di trasformarlo in qualcosa di più?”
“No. Cioè non è importante che ci sia il massaggio. Intendevo farmi scopare da un altro. Con te che guardi o se vuoi con te me lo metti in bocca, come stavi immaginando.”
“Va bene…” il mio cazzo ora è totalmente in tiro, incredulo davanti alla disponibilità di mia moglie. “E come vuoi che sia quest’altro da cui farti scopare?”
“Come nella fantasia.”
“Cioè?”
“Giovane…”
“Bello?”
“Sì… con un bel fisico.”
“E con un bel cazzo?”
“Sì… grosso… lungo…”
“Duro?”
“Sì. E…”
“E?”
“Anche nero, se riusciamo.”
“Perché?”
“Non so, mi piace così. Mi ispira più sesso…”
“È la tua fantasia?”
“Sì… ma solo se è anche la tua.”
“La mia fantasia è la tua fantasia.”
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