Non vedevo l’ora di avere l’ennesima sessione di massaggi con Tommaso. Ero troppo curiosa di sapere come era andata con mio marito. Avevo passato tutta la sera precedente nel cercare di cogliere in lui qualche indizio del fatto che avesse fatto qualcosa che lo avesse un po’ turbato, non necessariamente in senso negativo, anzi.
Poi a sera, prima di andare a letto, eravamo finiti sotto la doccia a fare sesso. Sotto al getto d’acqua io mi ero inginocchiata e glielo avevo preso in bocca. Dopo averglielo gustato a lungo mi venne in mente di fare una cosa per accelerare la sua sborrata. Portai un dito dietro di lui e lo appoggiai al suo buchetto, come a volte facevo appunto per farlo godere di più e prima del tempo. Stranamente lui mi bloccò la mano e non volle quella stimolazione aggiuntiva. Non era mai capitato che la rifiutasse. Lo guardai con aria interrogativa interrompendo per un attimo il pompino.
“Ho fatto un po’ troppa bici oggi, sono un po’ irritato, scusa.” si giustificò lui.
Io sorrisi e ripresi solo a succhiarglielo. Il mio sorriso in realtà era dovuto al fatto che ero sicura di averlo scoperto. Tommaso doveva aver avuto successo e probabilmente era stato lui a giocare un po’ col suo culo e quindi mio marito in quel momento se ne vergognava e inconsciamente temeva che se lo avessi fatto anche io avrei potuto sentire che quel buchetto era già stato stimolato a dovere. In quel momento, col cazzo di mio marito in bocca e col pensiero di lui insieme a Tommaso nella testa, capii che l’idea di lui impegnato in pratiche bisex non solo l’accettavo ma la trovavo molto sexy ed eccitante.
Più tardi, quando eravamo a letto decisi di osare e sondare un po’ le sue fantasie.
“Sai, amore, pensavo che non credo sia solo l’essere rilassati che mi fa essere così vogliosa.”
“No? E cosa?”
“Vorrei dirtelo, ma non voglio che tu sia geloso e te la prendi.”
“Dimmi.” avevo catturato la sua curiosità.
“Sai, in questi giorni ho passato molto tempo nel farmi massaggiare e in quei momenti… la mente vola… sai sono praticamente nuda e ho due mani maschili che percorrono il mio corpo e lo fanno in maniera divina… in quei momenti mi viene da pensare… ho delle fantasie…”
“Che fantasie?”
“Non so… cose banali tipo che quelle mani non si limitino a massaggiarmi la schiena e le gambe… ma che vadano più in profondità… A te non è capitato?”
“Beh, forse se fossero state mani femminili…”
“Dici? No io penso che se anche fossero state per me mani femminili, anche se non sono bisex, mi sarei potuta eccitare lo stesso…”
“…”
“Poi comunque penso che il massaggiatore un po’ se ne sia accorto?”
“In che senso? Di cosa?”
“È sempre più audace, mi sfiora… si avvicina sempre di più… io forse lo invito a farlo con i miei atteggiamenti…”
“Cioè? Cosa fai?”
“Ad esempio gli ho detto che poteva non mettermi sopra l’asciugamano… mi è piaciuto restare tutta nuda davanti a lui…”
“Ah…”
“E poi… gli ho chiesto se poteva massaggiarmi i glutei…”
“E lui lo ha fatto?”
“Sì… a te i glutei li ha massaggiati?”
“Beh… un po’ sì ma perché il mio era un massaggio sportivo e doveva sciogliere i muscoli…”
“Oh, anche a me mi ha sciolto… poi secondo me ha fatto un po’ apposta a sfiorarmi il buchetto dietro… a te l’ha sfiorato?”
“Ehm… forse un po’ sì, anche a me… nel massaggiare è inevitabile…”
“Sì, è inevitabile. Ed è inevitabile che vengano certi pensieri, no?”
“Eh… forse sì.”
“Mmh… a ripensarci… ora ho di nuovo voglia…”
“Di cosa hai voglia?”
“Voglio che fai come ieri… voglio che mi inculi… anzi fai finta di farmi un massaggio e poi mi inculi…”
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