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LUNA DI MIELE
1
Eravamo in viaggio di nozze, in un resort sul mare in un posto paradisiaco. Una suite che dava direttamente sulla spiaggia. Un posto da rilassamento totale.
Sesso e spiaggia. Facevamo l’amore continuamente. Mai fatto con quella frequenza durante la nostra relazione, neanche agli inizi. Al risveglio scivolavo sopra di lei e le puntavo contro il mio cazzo duro e subito mi accoglieva. Oppure lei mi svegliava con un pompino. Poi andavamo in spiaggia. Se non ci capitava di scopare in mare eravamo capaci di tornare in camera per farlo, prima di pranzo. Nel pomeriggio in qualche modo una pausa per fare sesso la trovavamo. Nel resort organizzavano attività o escursioni, ma noi non partecipammo quasi a nulla. Arrivava la sera e tornavamo presto nella nostra suite per quella che diventava la sessione di sesso principale della giornata.
Era un sesso molto amoroso. Bellissimo e coinvolgente. Per certi versi noioso eppure i giorni passavano e restava altissima la voglia di non smettere mai. Più lo fai e più lo faresti dicono, ed era vero in quei giorni. Ma forse anche più lo fai e più lo faresti… anche in altri modi. La complicità e la confidenza aumentarono i pensieri di fare qualcosa di più originale. Una voglia di “lo famo strano” cresceva di giorno in giorno. Pensavo a come dirlo a lei, a come trovare le parole giuste, a come proporglielo in modo che accogliesse l’idea. Ma anche a cosa avremmo potuto fare. Ne avevamo parlato in passato. Lei non era contraria, anzi. E in certi casi ci eravamo proprio detti che magari da sposati certe cose avremmo anche potuto provare a farle.
Non ci fu bisogno di trovare il momento e di trovare le parole. Come al solito ci pensano le donne a risolvere gli impasse.
“Amore.” mi disse un giorno, accoccolati sopra i teli in spiaggia, “Ti ricordi quei discorsi che facevamo? Quelle idee, quelle fantasie… quelle cose che dicevamo che un giorno avremmo potuto provare… magari da sposati. Sì, ecco, il fatto di essere ora sposati. Mi dà più sicurezza sicuramente. Cioè come coppia siamo più solidi che mai. Quindi magari potrebbe essere arrivato il momento giusto. Per provare. Qualcosa…”
“Cioè, cosa vorresti dire?” pensavo di aver capito ma non volevo commettere una gaffe.
“Quella fantasia… in tre… provare. La luna di miele forse è il momento giusto. Siamo più rilassati che mai. Non abbiamo mai fatto così tanto sesso. Abbiamo voglia. Siamo lontani da casa, nessuno ci conosce. Potremmo provare.”
“Cioè… vorresti farlo in tre?”
“Sì. Tu no? Non pensi che potrebbe essere un buon momento per provare?”
“Beh, sì. In effetti…”
“Lo abbiamo detto tante volte, no? Abbiamo entrambi questa fantasia. Io mi sento pronta per provare. Mi sembra il momento giusto. Cioè forse… o troviamo il coraggio di provare adesso oppure… non so quando troveremo una situazione più adatta.”
“Hai ragione… ma… con chi?”
“Non so, ma qualcuno qui possiamo trovarlo.”
“Ok, ma intendo anche con chi nel senso di un uomo o una donna?”
“Beh” lei sembrò rabbuiarsi per un attimo. “Mi sembra che su questo avessimo già deciso.”
“Quindi un uomo…” dissi e mi venne un groppo in gola a pensare che quella fantasia potesse diventare realtà e avrei dovuto accettare di vedere mia moglie insieme ad un altro. Tra l’altro nelle fantasie era sempre stata la mia fidanzata, ora era addirittura mia moglie e poteva non essere più una fantasia.
“Sì. Avevamo detto che era meglio… in tre… due uomini e una donna… piaceva ad entrambi. Hai cambiato idea? Sei geloso adesso?”
“No, no…” risposi forse mentendo. “Ma come facciamo a trovare qualcuno? O anche solo a decidere con chi provare?”
“Beh…” si morse un labbro e distolse lo sguardo. “Io una idea ce l’avrei…”
“In che senso?”
“Nel senso che ho visto uno che mi ispira, che mi sembra adatto.”
“Chi?”
“Lui.” disse indicando un ragazzo lontano nella spiaggia.
“L’istruttore di kite surf?”
“Sì.”
“Ah, ci credo che ti ispira…” risposi un po’ alterato “Cazzo! Uno un po’ più figo, giovane e fisicato non lo potevi trovare…”
“Che c’è? Perché ti arrabbi? Che differenza fa per te?”
“Beh…” non sapevo bene cosa rispondere. Ero geloso. Ero invidioso.
“Non devi essere geloso. Lui non è nulla per me. Tu sei mio marito. Lui serve solo per farci fare una bella esperienza a noi come coppia.”
“E perché vuoi lui, allora?”
“Perché già è difficile rompere il ghiaccio e decidersi a fare una esperienza del genere, quindi io ho bisogno che lui sia uno che mi ispira molto sessualmente. Deve piacermi fisicamente. Deve essere il meglio che c’è. Devo avere una spinta verso di lui. Proprio perché non ci può essere nessun altro verso il quale ho un desiderio che non sia tu. Solo se fisicamente è perfetto posso superare la barriera psicologica di farlo con un altro. Mi capisci? Proprio perché non può essere come te in nient’altro.”
“Ehi, però aspetta, cosa intendi con farlo con un altro? Mi pare che quando ne avevamo parlato avessimo detto che ci sarebbero stati comunque dei limiti.”
“Certo, certo, i limiti rimangono tutti.”
“Quindi con lui faresti solo orale e manuale. Lui non ti scoperà, siamo d’accordo?”
“Certo, amore. Voglio che facciamo quello sul quale siamo entrambi d’accordo. Per questo non devi avere timore di lui, anche se è bello e mi piace. Lui sarà solo uno strumento per il nostro piacere di coppia. Quindi ti va bene se proviamo con lui?”
Esitai. Sentivo un vuoto allo stomaco all’idea di vederla insieme a quel bel ragazzo ma allo stesso tempo mi eccitava tantissimo. Se le avessi detto no la cosa sarebbe finita lì, non ci sarebbe stato un altro di ripiego e probabilmente saremmo tornati a casa dalla luna di miele senza aver fatto nessuna trasgressione e arrivati a casa non ci sarebbe più stata nessuna occasione. Le avrei detto sì, non avevo dubbi, ma non volevo farle capire che probabilmente le avrei detto di sì a qualsiasi cosa, arrivati a quel punto.
“Ok, va bene. Ma come facciamo?”
“Secondo me se gli vai a parlare… secondo me uno così è abituato a ricevere proposte da ospiti del resort… poi magari ci dice di no, ma non credo si scandalizzi…”
Uno così. Uno così se lo mangiavano con gli occhi tutte le turiste. E mia moglie voleva essere tra quelle che se lo mangiavano anche in un altro senso.
Mi ero eccitato. Le proposi di andare in stanza, a fare l’amore.
“Andiamo in acqua.” disse lei e non aspettò la mia risposta, avviandosi. Le guardai il culo coperto da un pezzo striminzito del bikini e poi la seguii.
Si avvinghiò a me con le braccia intorno al collo e le gambe intorno alla vita. Spostando il tessuto del costume entrai in lei sorreggendola. Con movimenti lenti e impercettibili ci donavamo a vicenda il piacere. Lei aveva la testa appoggiata alla mia spalla. Guardava lontano. Guardava quel ragazzo. Capii che l’orgasmo che sentii salire in lei non era dato soltanto dalla frizione del mio cazzo contro le sue parti sensibili ma anche dal pensiero che le girava in testa di avere anche lui insieme a noi. Quel pensiero contribuì non poco anche al mio orgasmo.
Molto eccitante.
Lei fantastica!
Grazie
Eccitante ma continuerà giusto?
Nel mio viaggio di nozze scelsi il maestro di yoga 🙂
Elena T.
Con marito con-senziente?
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sai sempre emozionare con i tuoi racconti… grazie davvero
Alessandro
Grazie a te
Un sogno
molto bello, una moglie ideale.
UGO
Grazie