12
Gli ultimi giorni della nostra luna di miele trascorsero tranquilli. Facemmo meno sesso dei giorni precedenti, ma entrambi sembravamo soddisfatti così. Facemmo quello che ci venne naturale.
Provai a chiederle se volesse ripetere o provare qualche nuova trasgressione. Mi disse di no, quasi spaventata. Mi fece capire che se avesse voluto fare qualcosa avrebbe dovuto trattarsi di qualcosa in più rispetto a quello fatto fino ad allora. E quel qualcosa in più la spaventava, perché era troppo. Troppo tutto insieme. Non mi volle dire che cosa avrebbe voluto fare, ma lo intuii. Troppi tutti insieme.
Sul volo di ritorno prese in mano il mio telefono e cominciò a scorrere le foto della vacanza. Si soffermò, andando avanti e indietro su quelle scattate da me quella sera. Le piacevano. Si piaceva. Capii che era eccitata, da come stringeva le gambe e come si muoveva sul sedile sfregando le cosce fra loro. Era il suo modo di masturbarsi in pubblico senza neanche usare le mani. Sapevo che in quel modo riusciva a esercitare pressione sul clitoride e a lungo andare era capace anche di venire, nella giusta situazione.
Non temevo che qualcuno si accorgesse dei suoi movimenti, perché solo se uno già sapeva poteva capirlo, ma che qualcuno notasse le foto che stava scorrendo sì. Mi guardai attorno, per capire se qualcuno era a portata d’occhio oppure se c’erano movimenti. In realtà la maggior parte della gente dormiva. Le luci erano spente, l’oceano era sotto di noi.
Pericolo scampato, pensai. Poi mi accorsi di essere deluso. Non era un pericolo. Mi sarebbe piaciuto che qualcuno la vedesse, che qualcuno la riconoscesse nelle foto porno che c’erano sul mio telefono. Uno straniero affascinante o un giovane steward, che poi facesse un commento opportuno e che la seducesse. Mi sarebbe piaciuto vederla alzarsi e andare nel bagno dell’aereo con quest’uomo. Io l’avrei aspettata qui, seduto al mio posto, col cazzo duro.
Ero preso da questo tipo di fantasie, ormai. Prima del viaggio di nozze immaginavo al massimo rapporti a tre insieme a lei, ma con le modalità che ci eravamo dati come regole prima di sperimentarlo veramente e scoprire che le nostre inclinazioni erano diverse da come ce le aspettavamo. Più troia del previsto lei, e più docile cornuto io.
“Come vuoi che sia la tua mogliettina, tornati in Italia?” mostrandomi due foto consecutive che c’erano sul telefono: quella scattata durante la cena in cui era bellissima ed elegante e quella poche ore dopo, oscena ed esplicita.
“Non lo so.” risposi ed in effetti era un pensiero che avevo avuto a cui non avevo ancora dato una risposta. “C’è quello che vorrei io. C’è quello che vorrai tu. C’è quello che vorremo insieme. E poi c’è quello che non deve comunque venire a sapere nessuno.”
“Sì, dovremo essere discreti e attenti.” disse lei che a quanto pareva una decisione l’aveva già presa. “Ma cosa è quello che tu vorresti? La donna che ti è venuta incontro in abito bianco virginale nella chiesa? O quella penetrata davanti e dietro che non riusciva neanche a ricambiare un tuo bacio perché persa nella lussuria? Vuoi una moglie pudica o una moglie troia?”
“Non sarà comunque facile. Non saremo in vacanza dove non ci conosce nessuno. Non avremo uomini pronti ad assecondarci perché abituati alle perversioni dei turisti.”
“Quindi comunque mi vuoi troia?”
“Sì… non credo di poterne fare a meno, ora che ho visto come puoi essere…”
“Come posso essere?”
“Troia, appunto.”
“Solo troia?”
“Troppo troia.”
Mi sorrise soddisfatta della mia risposta, era quella che voleva sentirsi dire. Le piaceva il suono di quelle parole, associato a lei.
“Quindi in Italia dovrò stare più attenta a soddisfare le mie voglie?”
“Eh… sì.”
“Dove siamo ora?”
“In aereo.”
“Sì ma dove?”
“Boh, sull’oceano credo.”
“Quindi non siamo ancora in Italia.”
“Eh… no…”
Mi guardò con aria maliziosa e poi si chinò verso di me. Mi slacciò i pantaloni e tirò fuori il mio cazzo. Io rimasi sorpreso e mi guardai attorno preoccupato. Non eravamo in vista di nessuno. Non c’era movimento ed era buio. Ok, forse avrebbe potuto farmi un pompino senza farsi vedere.
Me lo fece, senza farsi troppi problemi. Capii che sarebbe stato difficile tenerla a freno, anche tornati dalla luna di miele. E grazie anche a questo pensiero mi svuotai nella sua bocca.
Molto eccitante.
Lei fantastica!
Grazie
Eccitante ma continuerà giusto?
Nel mio viaggio di nozze scelsi il maestro di yoga 🙂
Elena T.
Con marito con-senziente?
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sai sempre emozionare con i tuoi racconti… grazie davvero
Alessandro
Grazie a te
Un sogno
molto bello, una moglie ideale.
UGO
Grazie