Luna di miele

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Oltre alla barriera emotiva nel proporre ad un uomo la propria moglie per fare sesso in tre, con l’istruttore di kite surf c’era anche la barriera linguistica. Tutta la conversazione avvenne in inglese. Per fortuna mi accorsi di padroneggiare in parte il gergo relativo al sesso, grazie ai titoli dei video porno.

Threesome. Blowjob. Handjob. Condom. Cum in mouth. Tits. Cock.

“Ehi, amico, posso chiederti una cosa?”

“Certo, capo.”

“Quella è mia moglie, la vedi?” che inizio stupido.

“Certo.” rispose sorridendo. Possibile che avesse già capito tutto?

“Ecco…” non mi ero preparato abbastanza, mi ero già incartato. Come cazzo si chiede a uno di venire a fare sesso con voi? “Ti piace?”

“Bellissima ragazza.” rispose tranquillo. Secondo me aveva già capito.

“Anche tu le piaci e… ecco… non so come dire… a noi piacerebbe… provare una cosa… sai, siamo in vacanza… ci siamo appena sposati… vorremmo fare qualcosa di nuovo… non abbiamo mai fatto…”

“Volete una lezione di kite surf?” mi chiese ridendo. Aveva già capito, lo stronzetto.

“No, ci chiedevamo se… ecco… ti piacerebbe venire con noi… nella nostra suite… e fare qualcosa con noi… cioè con lei, non con me… cioè io te e lei…”

“Vuoi che scopi tua moglie?” diretto.

“Beh, ecco, non proprio. Cioè sì, ma con dei limiti. Facciamo un threesome. Ti è mai capitato? Altri turisti te l’hanno chiesto?”

“Mi hanno chiesto di tutto.” ridacchiò.

“Ecco, noi siamo gente tranquilla. Niente di strano. Anzi, come ho detto, con dei limiti. Tu ad esempio non potrai scoparla. Solo blowjob o handjob. Ok?”

“Amico, si fa quel che vien da fare.”

“Sì, cioè no. Ecco. Stabiliamo delle regole. Tu con lei solo quello. Anche lei vuole così. Per noi è la prima volta, non abbiamo mai fatto cose del genere, quindi vogliamo andarci piano. Ah, ovviamente tutto con protezioni. Con condom.”

“Tranquillo, amico. Ma vedrai che viene meglio se vi lasciate andare e fate quello che viene sul momento. Troppe regole rovinano la cosa. Come hai capito per me non è la prima volta con delle coppie di turisti. Di solito le donne vogliono che le scopi. E di solito lo vogliono anche i mariti.”

“Sì, ok, ma noi no. Mi raccomando. Se non ti va bene non si fa niente.”

“Ehi, amico, ci sto. I miei erano solo consigli. Faccio quello che volete. Dico solo che a volte quello che si vuole in quei momenti è diverso da quello che si vuole prima di quei momenti.”

“Mi sembri molto esperto di queste situazioni.”

“Voi turisti siete dei gran perversi quando siete qui.”

“Ok. Noi siamo tranquilli. Vogliamo solo provare una cosa diversa dal solito. Per vedere com’è. Tutto qui.”

“Certo, certo. Allora andiamo?”

“Dove?”

“Nella vostra suite.”

“Eh? No, adesso no.”

“E quando?”

“Ah non lo so. Dobbiamo decidere.”

“Amico, queste cose vanno fatte quando si è eccitati, e tu sei eccitato.” guardammo entrambi in basso e notammo il mio rigonfiamento nei boxer del quale mi vergognai, “Tua moglie che ci sta guardando è sicuramente eccitata. Non perdete l’occasione.”

“Ok, ma devo parlarne con lei. In ogni caso subito no, magari stasera.”

“Stasera prima di cena.”

“Forse meglio dopo.”

“Dopo non posso.”

“Ok, allora, forse. Chiedo con lei se le va bene.”

“Le va bene, fidati. Dimmi il numero della suite. Vengo da voi un’ora prima dell’orario della cena.”

“Ok.”

Tornai verso mia moglie in forte imbarazzo. Stare vicino a quel ragazzo così bello e parlargli di quelle cose era stata una sensazione totalmente insolita. Non so perché ma sperai che il mio cazzo smettesse di essere così duro prima di arrivare da mia moglie, che mi aspettava ansiosa e curiosa.

“Allora?” chiese e secondo me notò il rigonfiamento, intuendo quindi il successo della mia conversazione.

“Ti andrebbe bene farlo già oggi?”

“Sì.” rispose lei senza esitare. Non pensavo fosse così convinta, credevo che all’avvicinarsi della possibile realizzazione della fantasie le venissero dei dubbi. Invece apparentemente venivano solo a me.

“Oggi pomeriggio, prima di cena?”

“Wow, sì, non vedo l’ora. Anche tu?”

“Eh? Sì, sì…” non sembrai convinto.

“Gli ho detto di tutte le regole.”

“Ok.”

“Mi ha detto che lo ha già fatto con altri turisti.”

“Immaginavo. Bene, così ci saprà fare.”

“È sembrato molto sicuro di sé. Quasi troppo.”

“Dai, amore, sarà bellissimo. Ci divertiremo. Ora andiamo in camera. Voglio farmi la doccia, pulirmi e profumarmi. Voglio essere bellissima, per te.”

“E anche per lui?” risposi un po’ acidamente.

“Anche per lui, ma per godere noi due. Ti amo.”

“Anch’io.”

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