A metà vacanza, dopo qualche giorno di relax, di mare, di navigazione tra un’isola e l’altra, di bagni al largo nudi, di momenti stesa nuda al sole in spiaggia, di scopate in cabina o sul pontile della barca, di brevi messaggi scambiati con mio marito, il mio amante mi comunicò che una coppia di suoi amici era nella nostra stessa località e che saremmo usciti a cena con loro.
Erano di qualche anno più vecchi di me, circa coetanei con lui. Si rivelarono essere una coppia di compagnia piacevole, seppur gli argomenti di conversazione non mi coinvolgevano particolarmente. Io ero stata presentata da lui come una sua “amica” anche se era abbastanza evidente che se ero in vacanza con lui ero sicuramente qualcosa di più.
Durante una conversazione feci riferimento, senza neanche farci caso, a mio marito. Mi accorsi che la donna fece una strana espressione nel sentirlo, ma subito non collegai il perché.
Poco dopo mentre lei mi chiedeva alcune cose in riferimento a quello che avevo appena raccontato si fermò esitante a metà di una frase:
“…come dicevi riguardo al tuo… ex… marito…”
“Mio marito. Non ex.” la corressi, non capendo perché avesse usato quel termine.
“Ma… scusa…” cambiò espressione facciale, assumendo un tono confidenziale, “Tu hai tuttora un marito? Non sei… separata?”
“No, perché?”
“E lui… come mai non è qui?” si guardò attorno con fare cospiratorio. Mi accorsi che il mio amante sorrideva beffardo, avendo già capito tutta la situazione.
“No, è rimasto a casa…” cominciavo a rendermi conto che la cosa poteva apparire strana.
“E… sa che tu sei qui con…” si girò verso il mio amante, suo amico, alzando le sopracciglia in modo da far capire che era ben a conoscenza dei suoi vizi, “con lui.”
“Sì, lo sa.” ammisi e capii l’imbarazzo della situazione. Mi guardai attorno in cerca di aiuto.
“Suo marito è un cornuto. Uno di quei cornuti contenti di esserlo.” intervenne lui con tono sprezzante.
Lei mi guardò basita. Suo marito ridacchiò.
“Davvero?” mi fece lei.
“Sì, più o meno.”
“E a te non dà fastidio che a tuo marito non importi se lo tradisci?”
“No, non è vero che non gli importa.” provai a difenderlo non accorgendomi che forse peggioravo la situazione.
“In che senso?”
“A lui importa. Cioè gli interessa saperlo.”
“Vuole che tu glielo dica? Che gli racconti ciò che fai?”
“Ehm… sì.”
“E si eccita con questo?”
“Sì.”
“Ma tra voi fate sesso? Cioè scusa se ti sto facendo queste domande personali ma mi incuriosisce troppo la vostra situazione.”
“Ok. Non ti preoccupare, non è un problema per me.” Non dissi una bugia, in fondo erano semi-sconosciuti e non li avrei probabilmente più rivisti. Ed essere diventata l’oggetto principale di interesse della serata per qualche motivo mi lusingava. Non era una cosa da tutti i giorni parlare di questo rapporto che avevo con mio marito e a volte era difficile non poterne discutere con nessuno. In fondo quelle domande mi facevano quasi piacere.
“Dicevo: tra voi fate ancora sesso?”
“Sì, sì. Anzi, più di prima.”
“Davvero?”
“Sì.”
“Quindi tuo marito non è… tipo impotente o cose del genere, minidotato o sfigato a letto?”
“No, tutt’altro. Anzi ce l’ha anche più grosso di…” feci indicando al mio fianco.
“Il mio è più lungo, però, mi hai sempre detto.” intervenne tronfio.
“Sì sì. Stai buono.”
“E tu mi faresti andare in vacanza con un altro uomo?” disse lei rivolgendosi scherzosa al marito.
“Vi affondo la barca, piuttosto.” disse lui ironico.
Dopo poco l’argomento di conversazione cambiò. Soltanto successivamente, quando ci ritrovammo io e lei da sole mentre passeggiavamo a poca distanza dai due uomini, lungo il porticciolo del paese in cui eravamo ormeggiati, lei ne volle sapere di più ed io le feci altre confidenze molto intime.