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  • Una storia fra lui, lei e l’altro
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31 – Lui

“Che fate stasera?” le chiesi apparentemente per semplice curiosità mentre si stava preparando.

“Ma, non lo so. Credo andremo semplicemente da lui.” mi rispose mentendomi.

Già perché io sapevo che per quella sera avevano un programma particolare. Alcune settimane prima, poco dopo aver incontrato il suo amante alla serata di gala, io mi ero messo di nascosto in contatto con lui. Gli avevo chiesto un incontro e avevamo parlato. Gli avevo fatto qualche domanda su di lei, su come era con lui. Avevo scoperto alcune cose che lei non mi aveva mai raccontato. Ci ero rimasto male ma quel fatto non faceva che confermare che per mia moglie il fondamento di quella relazione fosse la trasgressione, la ricerca del proibito, la voglia di uscire dalla normalità. E questo suo modo di essere, alla fine, era quello che più mi eccitava.

In tutto ciò io però avevo ancora una curiosità: volevo vederla insieme a lui. Volevo sapere come era quando io non c’ero, come era capace di scopare con un altro uomo. Lo convinsi a proporle di andare in un club privé per sperimentare nuove trasgressioni. E lo supplicai di avvisarmi preventivamente su quando e dove sarebbero andati, in modo che io potessi essere presente per spiarli. Lui non era molto d’accordo sull’accordarsi con me alle spalle di lei, ma probabilmente ritenne più pericoloso scontentare me che lei. Temeva che la conclusione della loro relazione potesse venire più da me che da lei.

Mi aveva dunque mandato un messaggio con ora e luogo. Appena mia moglie fu uscita io mi vestii in fretta e furia e corsi fuori. Guidai come un pazzo fino alla zona industriale dove c’era quel locale di scambisti. Arrivai lì che doveva ancora aprire. Fui il primo ad entrare ed esplorai l’ambiente alla ricerca dell’angolo più buio dal quale si potesse tenere sotto controllo la sala principale. Attesi a lungo mentre cominciavano ad arrivare le prime coppie e molti uomini da soli. L’atmosfera era ancora tiepida, qualcuno ballava, qualcuno si guardava attorno, pochi si erano già spostati nella zona delle stanze in cui fare sesso.

Ad un certo punto vidi lui entrare nella sala. Per un attimo non capii perché fosse in compagnia di un’altra donna, poi mi resi conto che era mia moglie ma che aveva indossato una parrucca che la rendeva molto poco riconoscibile. Sentii il cuore a mille. Stavo spiando mia moglie.

La osservai mentre ballava. Diversi uomini le stavano attorno, lei sembrava ignorarli. Era molto sexy. Mi accorsi che lui si guardava attorno, probabilmente per controllare se ci fossi, ma forse non mi notò. Dopo un po’ lui la trascinò via dalla pista da ballo per portarla nella zona dei privé. Alcuni uomini li seguirono ed io mi accodai a loro.

Si infilarono in un ambiente separato dal corridoio principale da una grata, in modo che chi era dentro potesse rimanere in intimità e nello stesso tempo essere guardato dalla gente che restava fuori. Diversi uomini ostruivano la visuale. Alcuni di loro già si erano aperti i pantaloni e si menavano il cazzo. Qualcuno incitò la coppia a mettersi a scopare per farsi guardare da loro.

Ero lì. Mi bastava farmi largo tra quegli uomini e avrei potuto spiare mia moglie alle prese con un altro uomo e mentre si faceva guardare da alcuni sconosciuti. L’avrei vista come con me non era mai stata e come con me non sarebbe mai stata. L’avrei vista come da me lei non voleva farsi vedere. Era ciò che aspettavo da tempo, ciò che in tutti quei mesi avevo soltanto immaginato.

Eppure… eppure mi toccai in mezzo alle gambe e il mio cazzo era moscio, a differenza di tutte quelle volte che mi ero figurato questa scena. La cosa non mi stava piacendo.

Osservare mia moglie contro la sua volontà non mi dava nessun gusto. Io la volevo vogliosa di farsi ammirare da me, non volevo ingannarla e spiarla di nascosto. Mi sentii come se la stessi tradendo. Cioè lei si stava per far scopare da un uomo che non era suo marito, davanti a uomini che neanche conosceva, ed io mi sentivo in colpa.

“Già ci lascia? Si è divertito, signore?” mi chiese con voce squillante la ragazza dai seni prosperosi all’ingresso del locale, vedendomi uscire.

Bofonchiai qualcosa ed uscii nella fredda serata. Altre auto stavano arrivando. Da una scese una bella coppia giovane, da un’altra un uomo alto e palestrato. Entrai nella mia e pensai a quello che stava succedendo dentro. Mia moglie stava scopando ed io non avrei mai saputo come. Mi si rizzò il cazzo e mi tirai una sega, lì dentro l’auto, nel parcheggio di un locale di scambisti.

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