“Oh, non me l’avevi mica detto che la tua collega era così figa.”
Ero a pranzo con il mio amico avvocato, per una questione complicata della mia azienda. Ci eravamo visti nel suo studio, che condivideva con altri avvocati che mi aveva presentato, e poi eravamo andati a pranzo.
“Eddai, su, stai buono. È sposata.”
“Certo che è sposata, ho fatto subito caso se aveva la fede o meno. Ma è proprio per questo che mi interessa, lo sai che preferisco le sposate.”
“Sì, lo so, meno casini, niente legami… ti conosco.”
“Secondo me è una che non scopa abbastanza o non scopa come si deve.”
“Dai, dici così di tutte quelle che ti vorresti scopare.”
“Sì, è vero. Ma non lo dico più di quelle che riesco a farmi.”
“Comunque è una tosta. Non credo tu abbia speranze con lei.”
“Invece sono proprio quelle con cui mi diverto di più. Può essere difficile superare la prima barriera ma poi crollano completamente. Non come la tua segretaria con cui quasi non c’è stato gusto.”
“Vabbè, quella me la sono scopata anche io.” ridemmo a questo suo commento.
“Poi hai visto che culo che ha. C’è l’ho ancora in testa. Deve essere mio.”
“Certo che l’ho visto, lo vedo sempre in studio. Non sei il primo che me lo dice, anzi è abbastanza nota per questo tra gli altri avvocati.”
“Come fai a resisterle non lo so… E a parte questo nel lavoro com’è? È brava?”
“Sì, è brava. È precisa, studia molto bene i casi. Ci sa fare.”
“Dai, allora chiedile se può seguire lei il mio caso. Così intanto la seduco.”
“Essù, non posso buttarla così tra le fauci del lupo cattivo…”
“È una donna adulta no? Quello che succederà sarà poi una decisione sua. Poi lo sai come sono io, ho mai rovinato un matrimonio? Voglio solo scoparmela, che sarà mai…”
“Mh, ok. Va bene. Glielo dirò.”