“Ti fa male?” le sussurrai nell’orecchio mentre lentamente ondeggiavo e ad ogni spinta entravo sempre più fra le sue chiappe.
Era il nostro anniversario, eravamo andati in un hotel con spa per festeggiarlo. Uno dei rari momenti di intimità ed erotismo di quegli ultimi mesi. Non so se l’avesse fatto solo per accontentarmi ma finalmente stavo sodomizzando mia moglie.
“No…” mormorò, “ma fai piano…”
“Così?”
“Sì…”
Proseguii così, dolcemente, per qualche minuto. Pian piano mi sembrò che lei si fosse adattata e cominciasse ad apprezzare la mia presenza. Accelerai leggermente, lei non si lamentò ma anzi emise dei gemiti di piacere. Io ero troppo eccitato ed esaltato ed iniziai a commentare ciò che stavamo facendo in modo volgare e, ben presto, a dire cose forse inopportune.
“Ti piace il mio cazzo nel culo?”
“Sì…”
“Ti piace essere inculata, vero?”
“Sì…”
“Era così che ti inculava lui?”
“Eh?”
“Dimmelo. Ti inculava così?”
“Ma che domande fai?”
“Dai, ti prego, voglio sentirlo.”
“Smettila…”
“Dimmelo, troia. Ti facevi inculare così dal tuo amante? Rispondimi!”
“Ok, va bene… sì… più o meno.”
“Più o meno? Cioè? Ti scopava più forte?” aumentai un po’ l’intensità delle spinte.
“Aahh… un po’, sì.” sembrava che stesse godendo più di prima, forse anche a causa del discorso in cui l’avevo coinvolta.
“Più forte, vero? E ti entrava tutto nel culo?”
“Sì.”
“E ti piaceva? Ti faceva godere il suo cazzo nel culo?”
“Oooh…”
“Dimmelo!”
“Sì! Sì! Mi faceva godere. Il suo cazzo nel culo. Tutto nel culo!”
Cominciai a sborrare inondandole l’intestino mentre sentivo le contrazioni del suo ano che testimoniavano il suo orgasmo contemporaneo. Crollai su di lei, sudato e ansimante.
Rimanemmo così, in silenzio, per diversi minuti mentre lentamente il mio cazzo, perdendo consistenza, scivolò fuori dal culo di mia moglie.
“Ti hanno dato fastidio le mie parole?” le chiesi dopo molti minuti di riposo.
Lei sembrò pensarci un po’ sopra.
“No. Però mi sembra strano che tu mi chieda quelle cose. Cioè non ti dà fastidio? Perché me le chiedi?”
“Non lo so bene neanche io. Però mi eccita pensare che lo facevi… con un altro.”
“Perché?”
Non le seppi rispondere. O forse non le volli rispondere.