I – lui
nel nostro rapporto i primi passi vennero fatti molto repentinamente. al nostro primo incontro, dopo cinque minuti, lei era già nuda di fronte a me, nel mio studio fotografico, per posare per alcune immagini erotiche. ne vedevo tante di modelle nude ma lei mi colpì subito per il corpo, per il viso e per il carattere.
finita la sessione di posa la invitai fuori a bere qualcosa ed iniziai subito a corteggiarla. lei non sembrò seccata ma, anzi, sembrava rispondere volentieri e replicava seducendomi ancora di più. finito l’aperitivo eravamo tornati su nel mio studio. dopo un’ora la stavo scopando sullo stesso divanetto su cui l’avevo immortalata.
ci conoscevamo da poche ore ed era il sesso migliore che avessi mai fatto. preso dall’eccitazione spostai il pene più in alto e cominciai a spingere. lei si lasciò penetrare nel culo senza opporre resistenza, ma anzi incoraggiandomi. riempii il preservativo mentre ero nelle sue viscere.
dopo quella intensa giornata continuammo a vederci. dopo una settimana venne ad abitare da me.
II – lui
continuò a posare per me.
“non sei geloso ora che sono la tua donna?” mi chiese un giorno.
“no, il tuo corpo merita di essere immortalato. non posso privare il mondo da tanta bellezza.”
“io invece sono gelosa. non voglio che usi altre modelle. ci sono io e devo bastarti io.”
“ok. ora inarca un po’ di più quella schiena, però.” risposi distrattamente, concentrato sul lavoro.
quasi sempre, dopo una sessione di posa, scopavamo. lei diceva di eccitarsi mostrando il suo corpo. io mi eccitavo a vedere il suo corpo nudo o quasi.
con lei ero molto ispirato e alcune foto riuscii a venderle bene, ad importanti riviste.
III – lui
“abbiamo ricevuto la proposta di realizzare un libro fotografico un po’… particolare.” le dissi una sera a cena.
“in che senso?” chiese lei.
“diciamo che dovrebbe essere un po’ più spinto rispetto ai lavori che abbiamo fatto finora.”
“più spinto? ma mi hai già fotografato completamente nuda, con il sesso in vista. in alcune foto mi si vede anche il buco fra le chiappe. cosa dovrei fare più di questo?”
“l’idea è di una cosa ai confini della pornografia. ovvero foto raffinate, con una illuminazione ricercata, ma che suggeriscono in modo esplicito atti sessuali.”
“quindi?…”
“in pratica non saresti sola sul set.”
sembrò rifletterci su un istante.
“per me non è un problema.” disse con un sorrise che mi sembrò malizioso.
IV – lui
lei sembrava a suo agio, pur essendo nuda insieme ad un ragazzo sconosciuto, anch’egli nudo. era un modello quindi dotato di un fisico notevole e lo avevo scelto dopo alcuni provini. uno dei requisiti che avevo dovuto cercare era che avesse un sesso di bell’aspetto e di discrete dimensioni.
scherzavano e parlottavano fra loro mentre io sistemavo le luci e studiavo l’inquadratura. lei era seduta e lui in piedi davanti a lei, il volto di lei era all’altezza del pube di lui. misurai l’esposizione sul viso di lei.
“bene, ora, ehm… ora dovresti farti venire una erezione.” dissi con lui, un po’ imbarazzato. io ero pronto allo scatto ma senza il sesso eretto la foto perdeva di significato. lui, lentamente, si prese in mano il sesso e cominciò a menarselo. la mia ragazza lo guardava, da pochi centimentri di distanza.
attendemmo un po’. sembrò in difficoltà.
“lascia, faccio io.” disse con molta naturalezza lei. gli scostò la mano e gli afferrò il cazzo con una mano e le palle con l’altra. io ero impietrito. lei, dopo avermi lanciato una occhiata, si avvicinò ulteriormente e prese tra le labbra la punta del pene del modello che sembrò apprezzare, infatti il suo membro si stava ingrossando e alzando.
“ecco.” esclamò lei, trionfante, dopo poco, lasciando la presa e riassumendo la posa per la foto.
io mi accorsi che stavo già scattando. avevo immortalato, senza pensarci, tutto il breve pompino. la foto migliore di tutta la serie fu quella in cui lei si staccava dal cazzo rigido, guardando verso di me sorridendo soddisfatta. nella sua espressione si leggeva lussuria, trasgressione e divertimento.
V – lui
“queste immagini sono più forti di quello che mi aspettavo.” mi disse il mio agente dopo aver visionato i provini.
“lo so, ma durante la sessione ho lasciato libera l’ispirazione. i due modelli si sono lasciati andare ed io ho colto le loro evoluzioni. certo il libro pensato doveva essere più erotico che pornografico, ma tra le foto realizzate le migliori secondo me sono queste.”
“devo dire che hai ragione. il lavoro è molto interessante. è pornografia realizzata come se fosse erotismo. in giro non se ne trova molta di roba del genere. penso che possa essere interessante. ma i due modelli sono una coppia? mi sembrano molto affiatati.”
“ehm. non lo so. probabilmente sì.” mentii. non volevo che sapesse che lei, in realtà, era la mia ragazza e lui solo un modello contattato per caso.
“guarda questa foto.” mi disse concitato. “sicuramente stanno insieme, altrimenti, come può lei essersi fatta sodomizzare con tanta naturalezza.”