I – lei
già in aeroporto in Italia ci siamo scambiati i primi convenevoli. in volo abbiamo approfondito la conoscenza. una coppia quasi coetanea, qualche interesse in comune, esperienze simili. carini entrambi, un po’ sul genere fighetto, ma simpatici.
stesso tour operator e di conseguenza anche stesso hotel. viene a entrambi naturale, senza che nessuna delle due coppie sembri forzata in questa scelta, di passare insieme la vacanza. almeno all’inizio, se poi non va ognuno per la sua strada.
II – lei
passiamo il primo giorno in una spiaggia vicino all’hotel. io e il mio ragazzo veniamo in grecia anche per praticare liberamente il nudismo, ma essendo una spiaggia che non lo prevede ed essendo in compagnia per oggi vi rinunciamo.
i nostri nuovi amici non sembrano avere questa usanza. alla sera nella scelta della meta del giorno dopo non paiono tenerlo in considerazione. in ogni caso optiamo per una località isolata, una spiaggia ampia e poco frequentata dove, se vogliamo, potremo liberarci dei costumi.
a proposito: ho notato che il lui della coppia ha guardato spesso e volentieri e di nascosto il mio corpo. a sua discolpa il bikini era molto striminzito. lei mi è sembrata un po’ gelosa.
III – lei
la mattina dopo siamo in un piccolo paradiso. la spiaggia è quasi solo per noi. tu ti sei già buttato in acqua mentre noi tre siamo rimasti a prendere il sole. io e lei ci siamo spalmate la crema e vicenda e lui non è parso indifferente a questo spettacolo.
all’improvviso faccio la rivelazione: “io sono abituata a prendere il sola nuda, è un problema se mi spoglio?”
risponde lui. “no, nessun problema.” forse la risposta è sbagliata. o forse l’ha data troppo in fretta o col tono sbagliato. si vede che lei si è incazzata. gelosia, invidia, ma è troppo orgogliosa per ammetterlo e non vuole fare la parte della bacchettona.
IV – lei
mi spalmo la crema sul culo, sul seno, sul pube rasato di fresco. lui è in difficoltà. deve far finta di non guardare, deve nascondere l’erezione e vuole guardarmi il più possibile. l’atmosfera è tesa ma io mi comporto come se nulla fosse, nel modo più naturale possibile. non escludo che questa mia naturalezza renda ancora più nervosa lei e più eccitato lui.
ad un certo punto lui non ce la fa più e va verso l’acqua, nascondendo in modo evidente, con la mano, l’erezione. l’acqua fredda lo calmerà. lei forse vorrebbe chiedermi di rivestirmi ma non vuole mostrarsi così insicura. forse vorrebbe imitarmi ma non è ancora abbastanza sicura.
V – lei
tu torni gocciolante dal mare. mi vedi nuda e sorridi. “ah, vedo che hai deciso di stare libera. è un problema se lo faccio anche io?” lo stai chiedendo rivolgendole la schiena, guardandola e con le mani già sotto l’elastico dei boxer.
lei sembra destarsi. sembra perdere un po’ l’incazzatura e ti scruta le gambe, i glutei e la schiena. sembra pregustare il momento in cui ti volterai. tu la fai attendere, ti spalmi la crema ovunque. da sotto gli occhiali da sole ti fissa di sbieco pensando forse di non essere notata. dalla sua visuale probabilmente sta vedendo i tuoi coglioni penzolanti. ti avrà pure visto il buco del culo quando ti sei chinato. ha un leggero sorriso quando ti volti mentre ti stai incremando il sesso.
VI – lei
lei ha riacquistato l’allegria, parla e scherza con noi. è il suo ragazzo a tornare dal mare turbato. ti vede e probabilmente fa il confronto. vederla fare la sciocchina a pochi centimetri da un cazzo più grande del suo gli fa male. è rabbuiato ma almeno ora non nasconde più i suoi sguardi su di me.
ci rilassiamo. dormicchiamo. ci rimettiamo la crema. stavolta io su di te e tu su di me. per fortuna sei a pancia in giù.
“io torno in acqua” annunci dopo un po’. “chi mi segue? dai vieni!” insisti con lei che si nega, come da copione, ma poi viene sculettando verso riva.
VII – lei
vi guardiamo. vi controlliamo. la spruzzi con l’acqua, lei risponde. vi allontanate a nuoto. state vicini. tu le fai degli scherzi da sott’acqua. percepisco la gelosia di lui. senza preavviso appoggio la mano sui suoi addominali. ha un sussulto. si guarda attorno timoroso che qualcuno ci veda. il bagnante più vicino è a distanza di sicurezza. infilo la mano nei boxer per trovare un pene già duro. lui inclina indietro la testa. quattro o cinque colpi e già viene inondandomi la mano di sperma. mi guarda ansimante. non ci siamo detti una parola.
VIII – lei
lei sta risalendo. ha qualcosa in mano. sono i pezzi del bikini. si è spogliata anche lei. arriva da noi. lui è paonazzo.
“ho deciso anche io di stare libera. è bellissimo. nuotare nuda è fantastico. dai, spogliati anche tu a questo punto. sei rimasto l’unico!”
lui è imbarazzatissimo. dice di no, lei prova a tirargli i boxer. lui se li tiene. non può toglierseli, lei vedrebbe il suo pene sporco di sperma. fingo indifferenza.
“dai, di che ti vergogni? io so come sei nudo. non puoi rimanere l’unico vestito. ok, lui ce l’ha più grosso di te ma non devi fartene un problema.” credo si stia divertendo ad umiliarlo.
IX – lei
la vacanza si trasformò in una specie di scambio di coppia perpetuo. in un modo o nell’altro io ero sempre insieme a lui (che dopo essersi lavato in mare si tolse tutto anche lui) e tu insieme a lei. non fu nulla di dichiarato, di esplicito, soprattutto fra loro. si stavano tradendo alla luce del sole ma facendo finta di nulla, non chiedendosi e non dicendosi cosa succedeva quando una delle due coppie era avvinghiata in mare, era nascosta fra gli scogli o era semplicemente in una delle due nostre camere.
riatterrati in italia era come se nulla fosse accaduto, anche se lei volle assaggiarti un’ultima volta nel bagno a quota 10.000.
X – lui
in questa vacanza ci è mancata solo la ciliegina del sesso a quattro, ma il rapporto che c’era fra loro due non lo consentiva. peccato perchè penso che fossero una coppia che avrebbe gradito che la parte maschile, seppur etero, si sottomettesse a me in un atto di sodomia. mi sembravano i tipi, soprattutto lei.
mi sono accontentato del culo di lei. rotondo anche se piccolo, sbarazzino e impertinente, insaziabile e poco allenato. spero tu abbia addestrato un po’ lui, così potranno continuare da soli, facendo finta di ignorare da dove è sorta questa voglia per entrambi.