I – lui
“puoi venire un attimo di qua?” mi sentii chiamare. nell’altra stanza c’era la mia ragazza, con alcune amiche. si erano trovate per chiacchierare e spettegolare. andai, un po’ controvoglia, nell’altra stanza.
venni accolto con molti sorrisi. mi chiesi che cosa volessero da me.
“senti, amore, puoi mostrare il tuo pisello alle mie amiche?”
“eh?” la guardai rimanendo a bocca aperta, più stupito che mai.
“ma sì, dai, che ti costa. non hai nulla di cui vergognarti.”
“ma… ma perchè?”
“ho detto con loro quanto ce l’hai grosso ed ora sono curiose di vederlo. non ci credono che sia così grande.”
II – lui
rimasi un po’ interdetto. personalmente non avevo problemi a mostrarmi nudo, ma mi chiedevo se era veramente il caso. avevano quasi tutte un partner e non so se questi sarebbero stati tanto contenti se un altro ragazzo facesse vedere loro il cazzo.
“dai, spogliati tutto. inizia dalla maglietta.” ero in t-shirt e jeans. a piedi nudi. non avevo molto da togliere. non capivo l’utilità di togliere la maglietta. in fondo sarebbe bastato abbassarsi un po’ i pantaloni. ma a quel punto decisi di giocare fino in fondo.
vedevo i loro occhi incollati al mio corpo mentre, lentamente, mi denudavo. la situazione era eccitante ed il mio uccello era già parzialmente barzotto. quando tolsi i jeans e la sua sagoma si intravedeva sotto i boxer aderenti sentii che alcune trattennero il fiato, altre si lasciarono andare ad un gemito di approvazione.
III – lui
“che vi dicevo? ne avete mai visti di più lunghi e grossi?”
ero in mezzo alla stanza, completamente nudo e con il cazzo in tiro. attorno a me cinque ragazze sgranavano gli occhi ammirando il mio membro. la mia ragazza era raggiante. non sapevo che parlassero di queste cose fra loro e che lei fosse così orgogliosa di questa mia dote.
“effettivamente… direi di no. e che fisico! complimenti!” disse una.
“io sono stata anche con uno di colore ma…”
“posso toccarlo?” chiese la più intraprendente.
“certo!” rispose la mia ragazza stupendomi per la seconda volta.
IV – lui
me lo prese in mano. prima solo fra due dita, poi pian piano acquisì maggiore confidenza fino a stringermelo alla base e iniziando a fare un po’ di su e giù. tutte la guardavano, con apparente invidia. lei me lo esaminava da molto vicino.
girò un attimo lo sguardo verso la mia ragazza.
“posso?” le sussurrò. io non venivo considerato se non per il mio sesso.
la mia ragazza fece un cenno di approvazione e l’altra si avventò con ingordigia sul mio cazzo, leccandolo e succhiandolo. le altre la incitavano.
V – lui
non era brava come la mia ragazza a fare i pompini ma la situazione compensava abbondantemente.
ad un certo punto sentii una mano su una chiappa. un’altra ragazza si era fatta avanti. cominciò a massaggiarmi i glutei con entrambe le mani e ad aprirli, mettendo in mostra il buchetto fra essi. presto una lingua cominciò a saettare proprio lì, inumidendo il buco. la lingua venne presto sostituita con un ditino.
“sta per venire, non staccarti.” sentii dire alla mia ragazza. mi conosceva bene ed effettivamente cominciai a sborrare e colei che mi stava facendo la fellatio ricevette tutto il succo in bocca, non perdendosene neanche una goccia.
VI – lui
“ok puoi andare. la dimostrazione è riuscita.” mi disse la mia ragazza congedandomi. mi allontanai raccogliendo i miei vestiti.
“cavoli, beata te! ce lo presti qualche volta?” sentii dire alle mie spalle da una delle amiche.
“uhmmm. ci penserò.” fu la risposta, ancora una volta stupefacente.