arrivai a casa tardi. la casa era buia. vidi una luce accesa in camera, evidentemente mio marito mi aspettava lì.
entrai e lo vidi sul letto, nudo, con il petto giù e il culo in aria. accanto a lui aveva disposto la mia cintura fallica e la bottiglia di lubrificante. con le mani si apriva le chiappe, impaziente.
“è tanto che mi aspetti?” dissi io, sorpresa ma fino ad un certo punto. da quando l’avevamo fatto la prima volta era stato impaziente di riprovarlo.
non mi rispose.
cominciai a spogliarmi e intanto parlavo. gli dicevo quanto mi eccitava quella sua posizione, gli dicevo cosa gli avrei fatto con tutti i dettagli.
“basta parlare.” mi disse. “fottimi con il tuo cazzo. non ce la faccio più.”