Convincimento

La mia ragazza indugiava giocherellando con il mio cazzo e non si decideva a metterselo in bocca. Sembrava che avesse qualcosa da dire e stesse cercando le parole per farlo. E infatti infine parlò:

“Volevo chiederti se posso fare una cosa…”

Io alzai gli occhi al cielo. Sapevo che se mi chiedeva qualcosa mentre aveva il mio cazzo duro tra le mani voleva dire che era una cosa a cui normalmente non avrei acconsentito e nello stesso tempo sapevo che ero in una condizione per cui le sarebbe stato facile strappare un mio consenso.

E il fatto era che ero già un fidanzato decisamente libertino che le lasciava fare di tutto, anzi di più, eravamo una coppia cuck, per cui la sua richiesta doveva per forza essere qualcosa di eccessivo.

“Io vorrei far conoscere il mio bull alla mia amica Elisabetta.”

Sulle prime non mi sembrò una richiesta così strana, ci doveva essere qualcosa di non detto.

“Cioè glielo vuoi presentare in modo che poi lei e lui… finiscano a scopare insieme?”

“Non proprio.”

“E quindi in che senso?”

“Vorrei farglielo conoscere… incontrandolo insieme.”

“Non sono sicuro di aver capito. Spiegati meglio.”

“Io, lei e lui… in una cosa a tre…”

L’immagine era sicuramente eccitante, la sua amica era una ragazza molto carina e mi piaceva pensarla mentre faceva sesso in un trio con la mia ragazza, ma di sicuro c’era ancora qualcosa che lei ancora mi nascondeva, qualche dettaglio che rendeva questa richiesta difficile da accettare. Sospettai quale fosse il punto e allora glielo chiesi direttamente.

“Ma come glielo presenti? Chi dici che è lui?”

“Le dico…” si morse un labbro mentre con la mano continuava a segarmi con calma il cazzo. “Le dico che lui è il mio amante.”

“Quindi mi faresti passare per cornuto.” cominciai ad innervosirmi. Su un punto del nostro tipo di relazione eravamo sempre stati chiari: non doveva saperlo nessuno dei nostri conoscenti.

“No.”

“E come no?” la incalzai seccato.

“Non da cornuto… da cuck.”

“Cioè le vuoi dire che ti scopi Lucas e pure che io sono consapevole e consenziente?”

“Sì.”

“Non se ne parla.” conclusi con nettezza.

“Dai, amore…” mi fece gli occhi dolci e si portò il cazzo alla bocca.

“No.” ebbi quasi la tentazione di fermarla, di non farmi neanche fare un pompino, come per punirla per aver pensato quella cosa. Ma non ebbi la forza.

Chiara iniziò quindi un lungo e gustoso pompino, per farmi provare il miglior piacere che potesse darmi. Succhiate e leccate interrotte soltanto da brevi pause in cui lei mi implorava di ripensarci e di darle il mio consenso alla sua idea.

Tenni duro. In entrambi i sensi.

Lei rese tutto ancora più piacevole grazie ad un dito insinuatosi nel mio culo.

“Tu potresti assistere a tutto, se vuoi.” provò un’altra carta, molto allettante.

“No.”

“Io e lei faremmo anche cose lesbo…” aumentò il carico. “Quante volte mi hai detto che volevi vedermi insieme ad un’altra donna?”

“Tu hai sempre detto di no.” risposi seccato.

“Infatti. Ma con lei vorrei farlo. Anzi l’incontro è pensato anche proprio per sperimentare quello. Lei mi attira e vorrei fare un trio bisex con lei.”

“Fatelo con me, allora.” provai a rigirare la cosa a mio favore.

“No.”

“Perché no?”

“Perché lui è perfetto per le fantasie che ha lei e quindi se le propongo lui mi dice di sì, con te invece direbbe di no.” ne uscii un po’ umiliato da questa risposta.

“Che fantasie ha?”

“Vuole un ragazzo di colore, uno col fisico di Lucas.”

“Col cazzo di Lucas, vorrai dire.”

“No, in realtà non è tanto quello che la attira. Proprio il corpo. La pelle. I muscoli come ce li ha lui. Il culo che ha lui. Sono sicura che impazzirà.”

“Sai tutto di lei, perfino questi suoi gusti. E lei di te cosa sa.”

“Sa tutto anche lei, siamo amiche. Ci diciamo tutto. Tranne quella cosa che scoprirebbe questa volta, che sei un cuckold e io ho un bull.”

“E perché devi dirgliela? Perché non fingere che sia anche per te la prima volta con lui?”

“Saresti comunque cornuto, ai suoi occhi.”

“Sì, ma sarebbe un po’ diverso.” mi pentii di averlo detto perché stavo cominciando a cedere.

“Comunque no. Voglio dirle tutto, perché poi nel farlo a tre si capirebbe e mi voglio sentire libera di dire tutto. Anche per Lucas, dovrebbe fingere… No, non funzionerebbe. O tutto o niente.”

“Allora niente.”

“No, dai… dimmi cosa posso fare per convincerti.”

Riprese a succhiarmi con golosità il cazzo, mentre giocherellava con le mie palle tra le dita. Poi scese a leccarmi sotto, stimolandomi il buco del culo.

“Dai, dimmi una cosa che ti farebbe accettare… anche una cosa impossibile…”

“Potrei accettare se…” ci pensai su, ma ormai stavo cedendo, anche solo il considerare l’ipotesi mi aveva fatto finire su un piano inclinato che avrebbe condotto alla realizzazione di quella fantasia della mia ragazza. E allora provai a sparare alto: “Se Elisabetta scopa anche con me.”

“Lo sapevo, sei il solito porco.”

Chiara non mi aveva mai concesso di andare con altre ragazze. La nostra relazione era aperta solo in un senso, lei non sopportava l’idea. Quindi ero sicuro che non avrebbe acconsentito.

“Quindi vorresti fare una cosa a quattro? Esserci anche tu e scopartela?” mi chiese, quasi come se mi potesse dire di sì. Allora provai a rilanciare.

“No. Prima. Io e lei da soli.” ero sicuro che non avrebbe accettato.

“No.”

“Vedi. Neanche tu accetti tutto quello che vorrei fare io. Siamo pari.”

“Però possiamo raggiungere un compromesso.” mi incalzò.

“Che compromesso?” chiesi allarmato.

“Noi scopiamo in tre. Io, Lucas ed Ely. Io e lei lesbichiamo anche. Tu ci guardi. Poi quando abbiamo finito te la lascio scopare. Come fai con me, dopo che mi ha scopato Lucas. Ti piace tanto scoparmi dopo di lui, ti piacerà anche con lei.”

“Non può funzionare.”

“Perché?”

“Perché se io vi guardo, se ti guardo lesbicare, se guardo Lucas scoparvi entrambe… chissà quante volte sborro… dopo non riuscirei a scopare nessuna.”

“No, ma infatti faremmo come quando guardi me e Lucas.”

“No, non se ne parla proprio…” le risposi spaventato dalla prospettiva di essere umiliato in quel modo davanti all’amica. “Va bene passare per cornuto, va bene passare per cuck, anzi non va bene ma per adesso facciamo finta che possa andare bene. Ma anche farmi vedere così sottomesso, con la gabbietta attorno al cazzo per impedirmi di toccarmi mentre la mia ragazza viene scopata da un altro…”

“Dai, sarebbe bellissimo… e potresti fare tutto quello che fai davanti a me…”

“No…” mugulai umiliato.

“Prova ad immaginare… tu che seghi Lucas mentre ci guarda che ce la lecchiamo… tu che ripulisci il cazzo di Lucas dopo che ci ha scopato entrambe… tu che ti fai scopare da lui… davanti non solo alla tua ragazza ma anche alla sua amica… non ti eccita l’idea… doppiamente umiliato… sì che ti eccita, senti qui che cazzo duro che hai…”

Sborrai in quel momento, capendo che il mio rifiuto iniziale alla proposta di Chiara era dovuto soltanto al non voler ammettere che era una idea così pazzesca da esserne totalmente attratto.

Chiara si getto sul mio cazzo che schizzava per riceverne il più possibile in bocca. Quando io conclusi la mia sborrata, lei salì fino ad avvicinare i nostri due volti. Mi baciò in bocca riversandomi la mia stessa sborra.

“Adesso non ti chiedo più nient’altro. Non insisto più. So che adesso che sei venuto mi diresti di no, perché ti è calata l’eccitazione. Ma ripensaci. Renditi conto di quanto ti ha eccitato l’idea e quando il cazzo ti torna duro proprio per questo, vieni a darmi la risposta.”

“No…” mormorai ma ero consapevole che aveva ragione lei. Sapevo che avrei ceduto, come sempre.

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