Il bacio

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Finalmente la mia fantasia si stava compiendo. La mia ragazza era nuda, sul nostro letto. Anche io ero nudo, ma non ero sul letto con lei. Ero in piedi, ai bordi del letto. Insieme a lei c’era un ragazzo che avevamo trovato online. Anch’egli era nudo ed aveva un bel corpo dalla pelle un po’ scura. Anche il corpo della mia ragazza era bellissimo ed io mi stavo segando a guardarli. Presto avrebbero scopato e lei mi avrebbe reso un cuckold a tutti gli effetti. Ero troppo eccitato per questo.

I loro corpi erano avvinghiati ma ancora non avevano iniziato a fare sesso. Il sesso di lui non era neanche duro, ancora. Erano ai preliminari, necessari per eccitarsi a dovere. Si stavano baciando, già da qualche minuto, forse quasi da troppo tempo per il tipo di incontro che doveva essere. Una semplice scopata, senza coinvolgimento sentimentale.

Non era un bacio qualunque. Era appassionato. Molto, forse quasi troppo. Da quanto tempo non mi baciavo così a lungo e con quella passione con la mia ragazza. Le labbra aderivano, le lingue si incrociavano. Si mordevano a vicenda le labbra, non si staccavano neanche un istante. Sembravano due innamorati.

Iniziai a percepire quasi un fastidio. Le avevo trovato quello stallone perché ci scopasse, non perché ci limonasse. Volevo vedere del sesso, volevo vedere la mia ragazza troia con un altro, non volevo vederla in atteggiamenti dolci e intimi.

In realtà non era un bacio poi così dolce. Era pieno di passione. Era pieno di desiderio. Era un bacio sessuale, ma era un bacio non un amplesso. Mi sentii geloso. Era come una violazione. Non so perché avrei accettato ben volentieri di condividere fica e ano della mia ragazzo con uno sconosciuto ma la bocca era qualcosa di diverso. O meglio, bocca con bocca, perché la sua bocca sul cazzo mi aspettavo di vederla e ne avrei goduto.

Invece quella situazione mi creava disagio. Lui sembrava il suo ragazzo per il modo in cui lei lo baciava. Mi stava sostituendo in tutto, non solo nel sesso. Era come se lei lo stesse amando in quel momento. E da dentro al mio stomaco sentii una sensazione sgradevole che mi pervadeva. Forse avevo fatto una cazzata a sperimentare quella mia grande fantasia. Forse alla fine vedere la propria ragazza con un altro uomo non era così facile come sembrava.

Rallentai la sega che mi stavo facendo. Il mio cazzo era ancora duro ma per qualche motivo non sentivo più la voglia di segarmi. Ero a disagio. Non sapevo che fare. Se li avessi interrotti avrei creato un casino, dopo mesi che insistevo con lei per fare quella trasgressione e dopo settimane di ricerca di quello giusto.

Poi notai le loro mani. Distolsi l’attenzione da quel bacio voluttuoso e osservai il resto dei loro movimenti. Lui le palpava il culo, con forza e desiderio. Il suo dito le sfiorava l’ano. Quel gesto mi piaceva, mi faceva sentire cornuto ma in una maniera più accettabile.

La mano di lei invece era sul petto di lui. Lo toccava con voglia e con passione e lentamente la muoveva per esplorare il suo corpo. Mi colpì anche quell’atteggiamento in una maniera strana. Non so spiegare il perché ma il modo in cui lei lo toccava sembrava quello di una ragazza innamorata, non di una che semplicemente stava per fare del sesso senza coinvolgimento. Una fitta allo stomaco certificò quella sensazione ma allo stesso tempo la trasformò.

La lentezza con cui la mano della mia ragazza scese dal petto agli addominali e poi si spostò su una coscia e poi, quasi timidamente, si appoggiò sul cazzo gonfio ma non duro di lui, mi fece capire quello che lei stava provando. Era coinvolta. Per lei non era semplice sesso, ma mi stava tradendo con tutta se stessa. Era amore fisico ma era amore. In quel momento era sua. Non era più la mia ragazza. Adorava quel corpo virile che le avevo messo a disposizione e che stava scoprendo e lo avrebbe scopato con l’emozione con cui aveva scoperto e scopato il mio le prime volte.

Nel contatto tra le labbra percepii un sorriso da parte di lei nel momento in cui la sua mano sentiva tra le dita il cazzo e le palle del suo amante. Era felice di quello che stava facendo, stava bene. La risposta di lui fu il lento e inesorabile erigersi del suo cazzo.

La mia gelosia improvvisa non era sparita ma la sua presenza stava alimentando la mia eccitazione. Sentii dentro di me una vera anima di cornuto consapevole e contento. Capii che il coinvolgimento così intenso della mia ragazza in quell’atto perverso rendeva il tutto ancora più inaccettabile razionalmente e dunque tremendamente eccitante nei meandri indicibili delle mie fantasie erotiche.

Quella che nella mia testa era stata fino a quel momento una fantasia puramente pornografica diventò invece una emozione sentimentale ed erotica molto potente. Era già folle accettare di far scopare la propria fidanzata con un altro, figurarsi lasciarglielo “amare”.

Non avevano neanche iniziato a scopare, anzi l’unico contatto tra i loro sessi era stato tra il cazzo e la mano di lei, ma io invece già stavo sborrando. I miei schizzi finirono sulle gambe di lei, forse qualche goccia anche sulle chiappe. Ma lei li ignorò. Non si staccò da lui, neanche un istante. Si limitò a scivolargli sopra per impalarsi su di lui.

Poteva sembrare che lei volesse ferirmi in qualche modo, ma in realtà lo fece per farmi vivere in modo più intenso quella mia fantasia di corna. La fantasia era nata da me ma lei aveva capito come amplificarla.

Non dubitai mai realmente del suo amore per me, anche se tutti i segnali sembravano negarlo, ma ne ebbi comunque la certezza quando il ragazzo se ne andò e lo stesso bacio che aveva scambiato con lui, anzi se possibile ancor più intenso e lungo, lo scambiò con me, con la sua bocca sporca di sborra e dal sapore di cazzo.

8 commenti su “Il bacio”

  1. A leggere questo racconto sono tornato indietro di diversi anni, quando concessi per la prima volta mia moglie ad un altro.
    Lei si comportò esattamente come la ragazza di questo racconto.
    Non voleva saperne di scopare con un altro, dietro mia insistenza la convinsi ma decise anche di farmela pagare. Non fece semplicemente sesso, si diede a lui con tutta l’anima, tutto il corpo, non risparmio nulla umiliandomi, facendomi sentire un vero e proprio cornuto.
    Fu tanta l’eccitazione e la gelosia che provai che mi rese impotente, sborrai a cazzo moscio senza toccarmi.
    Che sensazione, ero diventato cornuto quella volta e lo sono rimasto, lei non ha mai smesso di farmele anche senza il mio permesso.

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