Relax (6a parte)

“Allora?” dissi con tono un po’ insistente mentre il mio massaggio giornaliero era iniziato come se niente fosse, come se fosse un massaggio normale e non avessi instaurato quel rapporto speciale con Tommaso.

“Allora cosa?” disse lui facendo finta di niente e dandomi un po’ sui nervi, ma in modo divertito.

“Non hai niente da raccontarmi? Qualcosa che hai fatto? Magari mentre massaggiavi qualcun altro? Tipo mio marito.”

“Ah, sì. Cosa vuoi sapere?” mi chiese e come niente fosse iniziò a infilarmi un dito nel culo.

“Tutto. Voglio sapere tutto quello che gli hai fatto, come ha reagito… tutto.”

Iniziò a raccontarmi e man mano che andava avanti il racconto mi stimolava sempre più attorno a figa e ano. A quanto mi disse dopo aver a lungo massaggiato il culo di mio marito e averlo sfiorato più volte nella zona perineale gli aveva detto di girarsi e si era trovato davanti il suo cazzo duro. Avevano scherzato sulla cosa, con complicità maschile e poi Tommaso gli aveva chiesto se voleva che lo aiutasse a risolvere anche quella “tensione”. Mio marito aveva accettato e poi chiuso gli occhi. Forse si era messo a immaginare che a toccarlo fosse una donna ma di sicuro si era goduto ampiamente quella sega fatta con mani unte di olio. Le stesse mani che poi si erano spostate anche più in basso e, piano piano, si erano insinuate in quel buco di cui molti uomini si vergognano.

Arrivata a quel punto del racconto io ero ormai eccitatissima e avevo perso il conto di quante dita avesse infilato in me in quel momento nei miei due orifizi.

“E lo hai fatto godere, così?” chiesi mentre io stessa stavo godendo da minuti.

“Sì, ma non è finita qui…” aggiunse sibillino.

“In che senso? Cos’altro gli hai fatto?”

“Io? Nulla. O meglio, mentre gli massaggiavo il cazzo e gli infilavo due dita in culo ho, casualmente e inavvertitamente urtato spesso il suo braccio, la sua mano.”

“Urtato? In che senso? Con cosa?”

“Così.” disse e io sentii toccarmi l’avambraccio con la patta dei pantaloni sotto i quali si percepiva chiaramente il suo cazzo duro.

“E… e lui che ha fatto?”

“Tuo marito ha voluto, diciamo così, assicurarsi di aver percepito bene il tocco.”

“Cioè?”

“Cioè ha cercato lui il contatto, con la sua mano.”

“Te lo ha toccato? Da sopra i pantaloni?”

“Da sopra… ma anche da sotto. Ha infilato la mano.”

“Non ci credo. Mio marito ti ha stretto il cazzo? Ma non è bisex, sono sicura. Mi stai prendendo in giro… forse in realtà non è successo nulla di quello che mi racconti.”

“Tranquilla, non è bisex… solo un po’ di curiosità data dall’eccitazione… direi che te ne accorgi anche tu di cosa porta a fare l’eccitazione incontrollabile, no?”

“Sì, ma…. aaaah”

“Ad esempio porta a ritrovarsi con una mano su per il culo…” mi sussurrò con tono diabolico mentre mi faceva godere.

Quando poi mi ricomposi tirai di nuovo fuori il discorso. Non ci credevo a quello che mi aveva detto.

“Se non ci credi ti propongo una cosa.” mi sfidò Tommaso.

“Cosa?”

“Organizziamo un incontro di sesso, tu, tuo marito, io e… invito anche una amica, così per lui sembra meno rischioso.”

“Un incontro? E come?”

“Un massaggio di coppia, ma in cui si potrebbe andare oltre.”

“E con questo cosa vorresti dimostrarmi?”

“Lo vedrai all’incontro. Vedrai di cosa sarà capace tuo marito.”

“Ma lui andrà con la tua amica e io con te, no?”

“Sì, all’inizio, ma vedrai che succederà di tutto.”

Lo guardai sospettosa e non convinta. Però l’idea mi stuzzicava parecchio. Volevo farlo e alla fine il fatto di scoprire o meno se lui avesse ragione era la cosa minore. Volevo partecipare a quella trasgressione. Scoparmi Tommaso davanti a mio marito e anche vedere mio marito con l’amica di Tommaso. Ero pronta a tutto. Anche a vedere mio marito con un uomo. E io… sì, io forse avrei anche potuto sperimentare qualcosa con l’amica.

“Ok. Ci sto.” dissi. “Ma proponilo tu a mio marito, fai finta che io non sappia tutto fino in fondo, che non sia già d’accordo.”

1 commento su “Relax (6a parte)”

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