Me l’ero immaginata diversa, ma è sempre bello quando la realtà supera in qualche modo l’immaginazione
Ad una inaugurazione di un locale di amici ho conosciuto Laura, una bella donna circa della mia età. Anzi un po’ più giovane probabilmente, non ho chiesto per galanteria. Capelli biondi, un viso con lineamenti fini e un corpo decisamente gradevole da guardare. Forse seni rifatti, ho pensato apprezzandoli. Mentre intrattenevo con lei una conversazione piacevole mi è venuto in mente che mi ricordava qualcuno. Pian piano il dialogo tra noi si è trasformato in un palese flirtare, da parte mia, e in un, secondo me altrettanto palese, gradimento dei miei tentativi di seduzione da parte sua. In quel momento, quando ho cominciato a pensare di avere buone possibilità di trovare in lei disponibilità a proseguire la serata in attività più private, mi è venuto in mente chi mi ricordava. Una conosciuta in maniera virtuale, di cui ho visto solo una foto del viso intero. Poteva essere lei. Sì, ci assomigliava. Ho sperato che fosse anche solo la metà trasgressiva rispetto alla mia conoscenza virtuale. Nel caso sarebbe stata una serata decisamente hot.
Il flirt è proseguito, anche da parte di Laura, o almeno così interpretavo il suo comportamento. Nella mia testa stavo cominciando a trovare il modo giusto per dirlo, il modo giusto per farmi avanti in maniera definitiva e proporle un post-serata che implicasse qualche attività sessuale fra noi.
Mentre la guardavo e mi piaceva sempre di più, il mio cazzo cominciava a dare segni di risveglio. Mi spingeva all’azione e io stavo per seguirlo.
In quel momento è arrivata Vanessa. Forse un po’ più vecchia di Laura e con uno stile diverso. Capelli mori e corti, lineamenti meno fini ma non per questo meno affascinante. Ha salutato Laura, le ha messo un braccio intorno alla vita e l’ha baciata. Non come si bacia un’amica. Si sono baciate in bocca, con la lingua.
“Lei è Vanessa, la mia compagna.” me l’ha presentata Laura. Io goffamente le ho allungato la mano.
“Ah.” ho risposto rimanendo con una espressione probabilmente non molto intelligente.
Laura mi ha guardato e ha sorriso, non capendo la mia reazione.
“Scusa, stavo per fare una figuraccia.” ho detto cercando di cavarmi dall’imbarazzo.
“Che figuraccia?” mi ha chiesto lei.
“No, niente. È che non pensavo… cioè non avevo capito che… insomma…”
“Cosa?” ha insistito lei, non so se veramente ingenuamente o se forse aveva capito e si voleva un po’ divertire alle mie spalle.
“No, niente. Avevo scambiato il tuo modo di fare per altro… cioè, insomma, io ci stavo un po’ provando con te e pensavo di essere in qualche modo ricambiato… non avevo capito che eri… lesbica? È il termine giusto?”
“Ahaha” ha riso in modo contenuto, con eleganza, Laura, seguita da Vanessa. “Sì me ne ero accorta.”
“Ecco. Scusa. Meno male che Vanessa è arrivata prima che facessi del tutto la mia figura di merda.”
“No, ma che figura di merda. Figurati. Ti stavo dando corda anche io. Ti avrei fermato prima se avessi pensato che eri inopportuno. Ho trovato piacevole flirtare con te.”
“Ah. Grazie.” ho risposto un po’ interdetto non aspettandomi una risposta del genere.
“E comunque non sono lesbica.” ha aggiunto Laura.
“No? Cioè come si dice?” ho chiesto io pensando di aver usato un termine sbagliato.
“Si dice lesbica, ma non sono lesbica. Anzi non siamo lesbiche. Siamo bisessuali.” ha detto Laura e Vanessa ha confermato, sorridendo.
“Ah.” le ho guardate. Perché me lo stava dicendo in quel modo. Sembrava ancora che stesse flirtando, il tono era quello.
Il dialogo tra due è diventato un dialogo a tre e gli argomenti sono diventati da vaghe allusioni a riferimenti espliciti.
“Sei mai stato con due donne?” è stata Vanessa a chiedermelo, diretta.
“No. Mai. L’ho fatto in tre ma c’era sempre un altro uomo oltre a me.”
“E ti piacerebbe?”
“È un mio sogno. Spero di farlo, prima o poi.”
“Potrebbe essere prima che poi.”
Sono andato da loro. Mi hanno dato l’indirizzo e le ho raggiunte in un bell’appartamento dalla struttura particolare e ben arredato. Mentre andavo là ero nervoso e quasi non ci credevo. Ho cominciato ad aver paura di essere troppo nervoso e che questo facesse funzionare male il mio amico fra le gambe.
Mi ha aperto Laura. Si era cambiata rispetto a prima. Solo le scarpe col tacco erano le stesse, ma indossava una vestaglia al posto del vestito di prima.
Mi ha chiesto se avevo fatto fatica a trovare parcheggio e altre cose che ho subito dimenticato, per l’emozione. Poi mi ha proposto di andare di là e in quel momento ho visto Vanessa che ci aspettava sulla porta della camera. Era nuda, con i tacchi. Qualche tatuaggio sul corpo e due grossi seni, sicuramente naturali.
Laura è andata da lei e hanno iniziato a baciarsi.
“Se ti vuoi rinfrescare lì c’è il bagno.” mi hanno proposto, quasi suggerito.
Quando sono uscito dal bagno loro erano sul letto, nude entrambe, che limonavano. Mi sono spogliato. Il mio cazzo ha reagito bene. Ho tirato un sospiro di sollievo.
Mi sono avvicinato a loro. Mi sono infilato nel loro bacio. Ho sentito mani sul mio cazzo. Ho sentito apprezzamenti. Tre lingue e sei labbra che si toccavano.
“Vuoi che te lo succhiamo?” mi hanno chiesto, retoricamente.
Due bocche sul mio cazzo. Stava succedendo davvero. Quasi non mi stavo rendendo conto. Ho messo le mani sulle loro nuche. Due teste femminili impegnate sul mio cazzo. Poi ho cercato di raggiungere i loro seni, per stimolare un po’ i capezzoli, oppure le schiene, per scendere fino ai culi.
Era quasi come se mi stessi guardando dall’esterno. Come se mi osservassi in quella scena. Era più il piacere mentale di quello che stava succedendo rispetto ad un piacere fisico che in fondo non era poi così diverso di quando era provocato da una singola persona.
Ho pensato a quello che avevo sempre pensato di voler provare, nel momento in cui avessi avuto due donne a disposizione. E allora gliel’ho chiesto.
È stata Vanessa ad andare dietro di me. Laura ha continuato a leccarmi il cazzo. Anzi, avendolo solo per sé, si è messa proprio a succhiarlo.
Due mani mi hanno aperto le chiappe. Una lingua si è insinuata fra loro, per raggiungere il mio buco del culo. Una davanti e una dietro. Doppio sesso orale. Cazzo in bocca e lingua in culo. Un paradiso. Laura si è accorta dell’effetto provocato dalla sua compagna. Il mio cazzo si è indurito e ingrossato ulteriormente nella sua bocca.
“Posso metterci un dito?” mi ha chiesto poi Vanessa.
“Sì, certo.” ho risposto entusiasta.
Dopo qualche minuto ero a pecora. Due o forse tre dita entravano e uscivano dal mio culo ben lubrificato. La mia bocca invece era impegnata a leccare Laura che a voce mi guidava su come farla godere.
Poi sono finito steso sulla schiena. Laura è tornata a succhiarmelo mentre Vanessa si è seduta sulla mia faccia. L’ho leccata a lungo, ricambiando anche le leccate di culo tirando su più che potevo la testa per raggiungerla fra le chiappe. Ricordo di aver pensato che il giorno dopo avrei avuto il collo indolenzito.
Anche Laura si è messa a giocare con le sue dita nel mio culo, mentre mi segava. Allora Vanessa mi ha chiesto se volevo che usassero qualcosa di più grosso. Io non ero nelle condizioni di rifiutare nulla, non che volessi rifiutare. È andata a prendere un plug vibrante e uno strapon. Mi ha chiesto quale preferivo. Poi si è accorta che quello vibrante era scarico. Io comunque volevo l’altro. Volevo che se lo legasse in vita.
“Lo usate fra voi?” le ho chiesto.
“Qualche volta.”
Si è preparata. Io mi sono messo in posizione. Poi mi ha detto che era meglio se mi mettevo sulla schiena, con le gambe in alto.
“Come una troia.”
“Cioè io sono qua con due donne e quello che sta per essere scopato sono io…” ho commentato dando voce ai miei pensieri perversi.
“Che male c’è?”
“Nessuno… anzi mi sembra una cosa ancora più da porco.”
“Più da troia. Dai mettiti bene che ti inculo.”
Non ero vergine, non era la prima volta che sperimentavo un rapporto anale da passivo. Ma mai come prima è andato tutto così “liscio”. È entrata in me come niente, scivolando dentro fino in fondo. Nessuna sensazione di dolore o di disagio. Mi ha scopato con maestria. Forse abituata a farlo alla sua donna.
“Baciatevi.” ho chiesto loro mentre Vanessa continuava a sodomizzarmi.
Hanno iniziato a limonare in modo passionale. Io le guardavo. Cazzo finto nel culo e cazzo vero in mano. Stavo per venire ma non riuscivo a venire. Mi sono concentrato su Laura. Ho pensato che non fosse lei ma che fosse la mia amica virtuale. Me la sono immaginata in quella situazione. Mi è servito per superare la soglia dell’orgasmo e mi sono sborrato addosso vari schizzi abbondanti sul petto. Le due donne hanno ridacchiato soddisfatte per avermi portato a quella conclusione.
Ero un po’ imbambolato mentre tornavo a casa. Potevo finalmente spuntare dalla mia lista di cose da fare la voce del fare sesso con due donne contemporaneamente. Anche se di fatto non avevo scopato nessuna delle due. Ma era stato comunque bello anche così. Anzi forse anche più perverso.