La coda

I – lei

devo essere particolarmente bella vista da dietro. ancheggio, camminando lentamente a causa dei tacchi altissimi, a spillo, delle decollete di vernice nere. le gambe sono nude, la posizione causata dai tacchi ne esalta le forme. indosso una minigonna insolita: di lattice nero, è chiusa sul davanti mentre dietro scopre completamente il culo ed è chiusa, sotto i glutei da due fibbie. non ho addosso niente altro, salvo qualche gioiello e un plug anale che esce dal culo e a cui è attaccata una sorta di coda di cavallo.

II – lei

quando entro nel salone procedo a quattro zampe protendendo in fuori il culo e la mia coda. la mia destinazione è james, seduto sul divano, nudo, che si mena il cazzo. dietro di me un uomo mi segue e mi inquadra con una telecamera.

è un vouyer, un ricco vouyer anziano che si diletta nel girare dei video pornografici, per la sua collezione personale. come al solito è stata silvye a segnalarcelo, a metterci in contatto.

purtroppo non potrò rivedermi, nessuna copia esce dal suo archivio. un archivio così ben protetto che tante donne, anche della società bene, hanno acconsentito a lasciarvi una testimonianza delle loro perversioni.

III – lei

non faccio in tempo a sentire la nostalgia del plug anale. james me lo sfila lentamente, a beneficio della telecamera, e poi lo sostituisce con il suo sesso che entra facilmente, ben accolto in un posto a lui familiare.

l’operatore è molto discreto e noi due ci comportiamo come se non ci fosse, che è poi quello che ci è stato richiesto.

finito l’amplesso devo uscire dalla stanza, camminando sui tacchi. ora non ho più la coda, ma il cameraman continua a seguirmi inquadrandomi il fondoschiena la cui rotondità è esaltata dalla postura, dalla gonna e probabilmente anche dal grandangolo dell’obiettivo.

IV – lei

uscita nel giardino della villa mi aspetta una ragazza. è bellissima, alta e bionda. ha delle scarpe col tacco come le mie e delle autoreggenti nere coprenti. e basta. non so chi sia, l’ho conosciuta solo sul posto prima di iniziare le riprese. credo sia una escort ed è di origini est europee. il breve copione che ci è stato illustrato a voce prevede un rapporto saffico, a sessantanove.

james ci ha seguito. ci osserva per un po’, menandosi il cazzo. poi si aggrega, anche se non credo fosse previsto. osservo da pochi centimetri di distanza il suo glande che allarga impietoso le pieghe dell’ano della ragazza. con la lingua raggiungo il punto in cui le carni si congiungono.

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