I – lei
sbagliamo un paio di volte la deviazione. strade buie e strette, tra i colli toscani, e nessuna indicazione. non è un posto che si fa molta pubblicità, a noi ce l’hanno consigliato
finalmente varchiamo il cancello giusto e seguiamo la sterrata verso un grande casolare ben illuminato.
la reception di questo particolare agriturismo è accogliente, candele e luci soffuse. un piacevole profumo e del jazz in sottofondo. la donna che ci accoglie è bellissima ed elegante. scarpe col tacco a spillo, collant con la riga dietro, una gonna aderente sotto al ginocchio.
la stanza è ampia, nel sottotetto, con il pavimento in cotto. il letto grande, con lenzuola cremisi. ci rilassiamo nell’ampia vasca idromassaggio. col piedino stimolo il cazzo del mio uomo. un weekend di rilassamento totale inizia con una lunga sessione di coccole. non è stato sesso, questa sera c’era solo amore.
II – lei
ci svegliamo tardi. nuda vado ad aprire le finestre, per inondare la stanza del sole primaverile. fuori aria fresca. nessun rumore se non gli uccelli che cantano. un paradiso.
durante la colazione ci propongono i trattamenti che offre la loro beauty farm. optiamo per un massaggio. mentre il mio fidanzato è salito in camera giungono i due massaggiatori. sono un ragazzo e una ragazza. sono giovani ed entrambi molto carini. ammiro le mani di lui e me li immagino già che percorrono il mio corpo.
lei mi chiede, con una malizia che non colgo subito, da chi voglio farmi fare il massaggio. sto per scegliere il ragazzo. ma poi capisco che la ragazza così si occuperebbe del mio fidanzato. è troppo carina, ho un moto di gelosia, e scelgo lei.
III – lei
la stanzetta in cui ci rechiamo è molto confortevole e rilassante. mi dice di spogliarmi mentre anche lei si toglie si cambia d’abito e rimane con degli shorts e con un top bianchi elasticizzati, che sono poco più di biancheria intima. è carina e simpatica, mi mette a mio agio.
stesa sul lettino, con solo un asciugamano a coprirmi, mi accorgo che lei è rimasta a piedi nudi. ha dei piedini molto curati ed eleganti. mi lascio andare, perdo la cognizione del tempo, mentre le sue mani leggermente unte scivolano su collo, schiena e braccia, donandomi piacevoli sensazioni.
quando arriva verso il fondo della schiena mi chiede gentilmente se può togliere l’asciugamano. potrebbe chiedermi qualsiasi cosa in questo momento. provo un leggero brivido sentendo la stoffa scivolare via e sentendomi totalmente nuda, nelle mani di una donna.
IV – lei
è ripartita dai piedi, è risalita lungo tutte le gambe. io sono in estasi.
ad un certo punto, lasciando un mano appoggiata ad un mio gluteo, mi si avvicina e parlandomi piano all’orecchio mi propone di lasciarle il via libera ad operare su qualsiasi parte del mio corpo. non me ne pentirò, mi promette.
il pensiero istantaneamente mi fa sentire un vuoto allo stomaco e un languore nelle parti basse.
non ho risposto nulla, ma lei comincia a manipolarmi i glutei. da lì il passaggio verso la mia vagina grondante e verso l’ano è molto breve.
V – lei
ho diversi orgasmi mentre lei, toccandomi in una maniera e con una pazienza che solo una donna potrebbe, arriva ad infilarmi quasi l’intera mano prima nel mio sesso e poi nel mio culo.
non so quanto sono rimasta stesa sul lettino al termine. quando mi sono ripresa lei era lì, mi ha aiutata a scendere e a rivestirmi, in quanto a me girava ancora la testa. ci siamo anche date un bacio, casto, ma sulle labbra.
“ho fatto bene a scegliere te.” le dico. poi ho un pensiero, un dubbio.
“ma se avessi scelto il ragazzo? sarebbe andata uguale.”
mi guarda maliziosa, sorridendo.
“forse.” dice, poi aggiunge: “vuoi che andiamo a controllare?”
VI – lei
mi indica di fare silenzio mentre, con cautela, gira la maniglia e apre leggermente la porta. sbirciamo dentro.
il mio ragazzo è steso sul lettino, completamente nudo ed emette dei gemiti di piacere. con le mani si tiene spalancate le chiappe mentre il massaggiatore è impegnato a leccargli il buchetto con la lingua.
io e la mia massaggiatrice ci guardiamo e ci viene da ridere, ma reprimiamo la risata per continuare a spiare. apriamo un pochino di più la porta. il massaggiatore ci vede e, senza interrompere la sua attività ci fa l’occhiolino. il mio uomo non può vederci, sia perchè è troppo distratto e sia perchè non guarda verso la porta.
V – lei
lei mi fa cenno di andare dentro. io scuoto la testa. voglio rimanere qui, non voglio che lui scopra, anche solo al termine della sessione di massaggio, che ho assistito a tutto.
dalla porta godiamo comunque dell’intero spettacolo. provo un brivido di piacere quando il massaggiatore si abbassa i boxer mettendo in mostra un arnese niente male. mentre indossa un preservativo chiede: “sei pronto?”
attendiamo qualche secondo la risposta del mio ragazzo. sottolineata dal fatto che inarca un po’ la schiena alzando il culo, facendo scorgere sotto il suo cazzo in erezione, e cercando di allargarsi ancora di più i glutei.
VI – lei
è uno spettacolo vedere il corpo muscoloso del mio ragazzo venire penetrato da un altro corpo virile, vedere i muscoli che guizzano, si contraggono, vedere la voglia animale con cui uno possiede e l’altro si lascia possedere.
ripenso a come dovevamo essere invece noi due. più delicate, sinuose, eleganti. il piacere era lo stesso, il modo di arrivarci diverso.
facciamo un cenno di saluto al massaggiatore, prima di richiudere la porta. lui stava sfilandosi il preservativo, ricolmo di sborra, mentre il mio fidanzato giaceva esausto sul lettino.
“siete ancora qui domani?” mi chiede lei. “ci siete per il bis? magari a parti invertite?”
per un attimo penso di essere io a dover massaggiare lei. poi capisco che intende affidarmi alle mani di lui. ho l’acquolina in bocca. anzi non proprio in bocca.
“e tu a lui cosa farai?” le chiedo, ma lei non risponde.
VII – lei
nel pomeriggio facciamo un po’ di turismo nei dintorni. nessuno dei due ha proferito parola riguardo a come è andato veramente il massaggio. vedendo che lui non entrava nei particolari io l’ho fatto, ma non ho detto la verità. ho raccontato, nei dettagli, un massaggio del tutto normale. piacevole ma senza aspetti sessuali. in questo modo crederà di essere stato solo lui a scopare col suo massaggiatore. e così magari non sospetterà neanche cosa lo aspetta domani.
a sera mi dimostro molto vogliosa. anche lui lo è. rispetto alla sera prima, in cui eravamo molto romantici, questa sera mi scopa quasi con violenza. mi impone il suo essere maschio dominante, non mi dimostra rispetto, mi prende come vuole. comprendo la sua necessità di riconfermare la sua virilità e lo lascio fare. tra l’altro non mi dispiace affatto quando fa così.
VIII – lei
è divertente iniziare il massaggio facendo la pantomima che sia tutto normale, quando entrambi sappiamo come andrà a finire. io però voglio fare in fretta per andare a spiare nuovamente il mio uomo. così prendo io l’iniziativa e mentre mi massaggia la parte alta della schiena, stando dalla parte della mia testa, gli abbasso senza preavviso i boxer e mi allungo per prenderlo in bocca.
poi però gli dico di non scoparmi, voglio che mi faccia godere solo con quelle sue grosse mani. come ieri con la sua collega.
dietro arriva ad infilarmi quattro dita.
IX – lei
lei deve averla tirata in lunga, pensando sicuramente che io avrei voluto assistere. quando arriviamo lui ha ancora l’asciugamano attorno alla vita. è girato a pancia in su e l’asciugamano resta teso a causa di una erezione. quando lei mi vede con la coda dell’occhio allunga senza preavviso le mani sotto il tessuto, impugnandoli il pene duro. lui ha un sobbalzo. a lei viene da ridere, poi si guarda le mani. sono sporche di sperma. è venuto immediatamente. si pulisce e lo pulisce. dicendogli poi di girarsi, che si deve rilassare.
rivivo, guardandola, le sensazioni di ieri. con la stessa lentezza che aveva usato con me lo accarezza e lo stimola nella zona anale. alla fine con lui lei riesce più facilmente nel suo intento e vedo la sua mano sparire dentro di lui, fino al polso.
in quel momento entro e vado sotto al lettino, facendomi vedere da lui. mi vede e lo shock lo fa venire nuovamente. ne osservo il godimento estremo nelle espressioni facciali.
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