Lui preferisce stare a casa a guardare la partita, mentre lei va ad una festa…
“Allora amore sei sicuro? Non vuoi venire?”
“No, preferisco restare a casa a guardare la partita.”
“Ma sicuramente nell’agriturismo ci sarà una televisione, se vuoi potrai guardarla anche là durante la festa. Sicuramente ci sarà qualcuno che la guarda.”
“Sì, ma meglio se rimango qui, tanto non sarei di compagnia. Tu va pure e divertiti, salutami gli altri.”
“Ok, come vuoi…”
Mia moglie tornò a finire di prepararsi per una serata in collina, in un agriturismo, una festa a cui erano presenti molti nostri amici.
Dopo poco tornò in salotto e si piazzò davanti a me, bellissima e vestita molto sexy. Indossava un paio di sandali col tacco a spillo tutti intrecciati sul collo del piede e un vestito corto sia sopra che sotto che metteva in evidenza il bel corpo.
“Sei bellissima.” le dissi sincero.
“Sicuro che non vuoi venire?” dicendolo fece una piroetta mostrandomi anche la schiena nuda e il bel culo fasciato dalla gonna.
“Sì, sono sicuro.”
Lei ci pensò su qualche istante e poi mi disse, abbassando la voce:
“Penso che ci sarà anche… lui.”
“Sì, lo sospettavo.” risposi io con tono impassibile, per non darle troppa soddisfazione nel mostrare un po’ di gelosia.
“Se mi vede da sola… credo che ci proverà…” si avvicinò a me.
“Non ne dubito.”
“E tu mi lasci andare lo stesso da sola? Preferisci guardare la partita? Mi trascuri così?” in queste domande c’era un tono canzonatorio, d’altronde su questi aspetti la nostra relazione era molto limpida.
“Sì, ti lascio andare da sola. Non dovrei? Non mi devo fidare?” cercai di ribaltare le finte accuse.
“Non lo so… se lui ci prova… lo sai come sono fatta…” nel frattempo si era posizionata proprio davanti a me, a brevissima distanza.
Con fare sensuale si sollevò pian piano la gonna, arrotolandola lungo i fianchi. Nel farlo mi rivelò che sotto non aveva indossato le mutande. Si portò la mano sulla figa, masturbandosi davanti a me e intingendo le dita dentro ed estraendole tutte bagnate. Mi porse poi la mano, che io leccai avidamente.
“Ok, allora io vado.” disse ridacchiando e scappando via da me sculettando sui tacchi.
Io la guardai imbabolato mentre prendeva le chiavi dell’auto, la borsetta, indossava un coprispalla e apriva la porta di casa.
“Ciao amore, buona partita. Non aspettarmi sveglio…” mi mandò un bacio ed uscì.
***
La partita era andata male, avevamo perso. Ero andato a letto di cattivo umore e anche per questo mi masturbai. Pensai soprattutto a mia moglie che si stava divertendo alla festa, bellissima e provocante nel suo vestito. La immaginai insieme all’uomo di cui mi aveva parlato e nel farlo venni copiosamente, poi mi addormentai.
Venni risvegliato nel cuore della notte da qualcuno che mi stava accarezzando il cazzo che mi si indurì immediatamente. Impiegai un attimo a ricollocarmi nel mondo e dopo averlo fatto capii che mia moglie era rientrata e mi stava succhiando il cazzo. Quando si accorse che mi ero risvegliato si posizionò girata su di me, mettendo la mia testa fra le sue gambe. Non smise di succhiarmi per cui la posizione si trasformò in un 69.
La figa che stavo leccando non era più fresca di doccia. Era chiaro che durante la serata lei aveva già goduto, che qualcuno quella figa l’aveva già usata. Tra una leccata e l’altra, seppur difficoltosamente perché non mi dava tregua, le chiesi:
“Ti sei fatta scopare?”
Lei per tutta risposta si inarcò smettendo di succhiarmi e sedendosi di fatto sul mio viso. Nel farlo si spinse un po’ in avanti ed io mi ritrovai a leccarle il buco del culo. Anche quello sembrava, a contatto con la mia lingua, non aver passato una serata del tutto tranquilla. Subito dopo si rimise in posizione tale da farmi leccare la figa ed in quel modo la portai all’orgasmo più di una volta, aiutato anche dal dito che le infilai nel culo, trovando conferma, al tatto, che l’ano era già stato sicuramente visitato da qualcosa di molto più grosso.
Dopo qualche orgasmo tornò ad occuparsi di me, riprendendomelo in bocca e facendosi schizzare dentro. Poi, immediatamente, si girò stendendosi al mio fianco abbracciata al mio petto. Mi baciò in bocca, inondandomela del mio stesso sperma.
“Ti sei fatta scopare.”
Dissi io nuovamente mentre ci riprendevamo ansimanti. Ma questa volta non era una domanda, anche se lei non colse e mi rispose lo stesso.
“Sì, domani ti racconto.”
“Da lui?”
“Sì… anche… domani ti dico tutto.”
Quel “anche” mi fece impazzire. Ci impiegai un po’ a riaddormentarmi mentre lei invece era crollata e dormiva appoggiata alla mia spalla.
***
Il mattino dopo mi risvegliai prima di lei e le portai la colazione a letto. Mentre addentava un toast mi guardava sorniona, al che io iniziai a farle delle domande sulla serata precedente. Ma lei fu molto evasiva: come spesso capitava finita l’eccitazione non era così propensa a parlare delle sue avventure.
Dovetti lavorarmela a lungo per farle ritornare l’eccitazione e alla fine finimmo a scopare di nuovo. Con il cazzo dentro di lei, finalmente, si decise a raccontarmi.
“Mi ha corteggiata tutta la sera, io sono stata un po’ stronza perchè avevo deciso di farmelo subito, appena ho visto i suoi muscoli sotto la camicia aperta. Però gliel’ho fatta sudare dopo averlo provocato a lungo. Ad un certo punto lui, per alzare la posta e forse per provocarmi pensando che io avessi bisogno di qualcosa di più trasgressivo per concedermi, mi ha presentato un suo amico, facendomi capire che potevo avere entrambi. Finalmente gli ho fatto capire che ci stavo e lui allora ha proposto di andare via dalla festa, di andare a casa sua. Stavamo andando verso le auto quando io li ho fermati. Ho capito che dovevo farlo subito, se no durante il tragitto mi sarei spenta, avrei cambiato idea. ‘Facciamolo subito, qui’ ho detto. Loro si sono guardati e mi hanno preso per mano. Ci siamo infilati nella vigna a fianco dell’agriturismo, nel buio della notte. Abbiamo raggiunto un punto in cui la luce e la musica della festa ci arrivavano ormai ovattate, un punto in cui non ci avrebbe visto nessuno. Anche se non posso escludere che qualcuno ci abbia visto infilarci tra i filari e quindi volendo potrebbe averci seguito e spiato. Lì mi sono spogliata completamente, non volevo sporcare il vestito, ed essere totalmente nuda nel buio della notte mi ha eccitato ancora di più. Loro se li sono tirati fuori ed io mi sono inginocchiata per succhiarglieli. Lui con il suo solito cazzone stupendo, ma anche l’amico non scherzava. Poi mi ha preso, mi ha sollevato e mi sono avvinghiata con le gambe ai suoi fianchi. Così mi ha fatto scendere sul suo cazzo, impalandomi. Poco dopo, quando avevo preso il ritmo della scopata, l’amico si è fatto avanti. Mi ha appoggiato la punta del cazzo sul buchino. Io mi sono lasciata andare e così mi ha inculato, uno davanti e uno dietro, sostenuta dai loro cazzi come in un film porno. Sono venuti entrambi, io lo avevo già fatto diverse volte. Quando poi siamo ritornati alla festa sono sicura che qualcuno, sicuramente qualche mia amica, ha capito benissimo cosa era successo. Dovevo essere spettinata e sconvolta. Questo fatto mi ha eccitato di nuovo, ci ho ripensato tutto il viaggio di ritorno e quando sono arrivata in casa e ti ho visto nudo nel letto non ho resistito e ti ho svegliato. Ho fatto male?”
Concluse questo suo racconto di getto, senza pause, con tono ammiccante. Io nel frattempo ero già venuto e il cazzo mi era già ritornato duro.
“E la partita? Come è andata?” mi chiese poco dopo, sempre con tono canzonatorio.
“Male. Abbiamo perso.”
“Oh, mi dispiace… Quando c’è la prossima?”
“Sta zitta. E girati.”
Si mise a pancia in giù. Io le diedi una sculacciata e poi le aprii le chiappe con la mano, mostrando il buco del culo. Il mio cazzo si era indurito di nuovo al massimo. Glielo spinsi dentro, piano ma inesorabilmente.