I – lui
partì tutto in modo molto scherzoso. eravamo in una spiaggia isolata, senza nessun altro bagnante.
“dai, mettetevi in posa che vi faccio qualche foto.”
le mie due amiche cominciarono a fare le sceme e a scimmiottare le classiche pose presunte sexy da calendario. finsero, sempre per ridere, anche qualche configurazione con accenni lesbo.
poi una delle due, la più spavalda, disse:
“perchè non facciamo sul serio?”
“se fate qualche espressione seria vi faccio la foto.” dissi io tranquillamente.
“no, intendo perchè non ci facciamo veramente delle foto nude?” disse lei con la sua amica. io sobbalzai, già avevo passato la giornata ad ammirare i loro corpi in bikini, vederle nude sarebbe stato il massimo.
“ma sei pazza?” rispose l’altra, spegnendo il mio entusiasmo.
“no, perchè? qui non ci vede nessuno. poi non fare la timida, conosco il tuo lato esibizionista.” lei la fulminò con lo sguardo, facendo un cenno verso di me e cercando di zittirla.
II – lui
“dai, poche storie, facciamolo.” disse la prima, cominciando a slacciarsi il reggiseno.
“no, mi vergogno davanti a lui.”
“che problema c’è?” rispose iniziando ad abbassarsi anche gli slip e mettendo in mostra una strisciolina di peluria che le decorava il monte di venere.
“si spoglia anche lui, così siamo tutti allo stesso livello.” io ebbi un altro sobbalzo.
“non posso.” mormorai.
“anche tu fai il timido?” improvvisamente saltò verso di me allungando le mani verso i miei boxer. io, tra la sorpresa e le mani occupate con la macchina fotografica, non riuscii a fermarla del tutto.
lottammo un po’. io urlavo “no, no”. alla fine riuscì ad abbassarmi il costume lasciando in bella vista il mio pene, ormai in totale erezione a causa della situazione.
“è per questo che non volevi?” chiese lei fissandolo. “non ti devi preoccupare. lo prendo come un complimento se è a causa mia che è così. e poi non ti devi vergognare a mostrarlo. direi proprio che non hai nulla di cui vergognarti, anzi…”
“cominciamo?” venimmo interrotti dall’altra nostra amica che ci guardava, con le mani sui fianchi, completamente nuda.
III – lui
all’inizio eravamo tutti un po’ imbarazzati. loro non riuscivano a mettersi in posa per bene. al dunque il pudore aveva la meglio su entrambe. io stesso non ero a mio agio, con il cazzo duro che puntava verso di loro.
pian piano si sciolsero ed io mi rilassai. concentrato sulle foto mi passò l’erezione nonostante i loro atteggiamenti che diventavano sempre più sensuali e provocanti.
mentre le stavo fotografando abbracciate, con i seni premuti fra loro, avvicinarono i loro volti e poi, quasi all’unisono cominciarono a baciarsi. sembrarono dimenticarsi di me e questo mi diede modo di scattare le foto migliori. loro furono prese dalla passione. assistetti e documentai scattando le foto ad un vero rapporto saffico. non si risparmiarono nulla. dai baci passarono alle carezze per finire stese sulla sabbia, a 69, a leccarsi e ad infilarsi le dita nel sesso e nell’ano a vicenda.
IV – lui
le fotografai anche quando, ansimanti, si stesero al sole per riprendersi. in quel momento si riaccorsero della mia presenza. non dissero niente. una mi fece cenno di avvicinarmi. appoggiai la macchina fotografica. lei prese in mano il mio cazzo, tornato duro e se lo portò alla bocca.
sentivo i click della macchina fotografica, presa in possesso dall’amica, mentre lei si dedicava con bocca e mani a me. venne immortalato anche il momento in cui le venni sul viso, grazie anche allo stimolo decisivo del suo ditino impertinente che si era fatto largo tra le mie natiche.
si diedero poi il cambio, passandosi di mano la fotocamera. l’essere appena venuto mi permise di prolungare molto la scopata con l’altra, dandoci modo di assumere le posizioni più disparate, in modo che venissero tutte immortalate.
V – lui
ogni tanto riguardo le foto e mi masturbo, venendo sempre quando arrivo alle ultime, quelle in cui si vede il mio cazzo, ricoperto di crema solare per renderlo scivoloso, che entra nel culo prima di una e poi dell’altra. avevo io in mano la macchina fotografica e scattavo dall’alto, riprendendo le loro chiappe spalancate.
ogni tanto le riguardo insieme alla mia fidanzata e ci masturbiamo a vicenda, ricordando entrambi quel pomeriggio, quando eravamo ancora soltanto amici.
“quando è che lo rifacciamo?”
“adesso la chiamo e sento se il prossimo weekend è libera.”