Cambiamenti

Una coppia mette in atto quelle che fino al giorno prima erano solo fantasie e capisce che niente sarà più come prima.

“Come è andata ieri sera?” domandai a mia moglie quella domenica mattina. La sera prima lei era uscita con un paio di amiche.

“Bene.” mi rispose lei in maniera insolitamente sintetica.

Era seduta sul divano con in mano il cellulare. In volto aveva un sorrisetto strano.

“Bene? Solo bene? Tutto qua?” chiesi incuriosito, “Di solito mi racconti di più.”

“Ma, niente, le solite cose. Abbiamo chiacchierato, abbiamo bevuto, abbiamo parlato di uomini.”

“Mh.” annuii poco convinto. Sembrava nascondermi qualcosa, ma in realtà sembrava volermi invogliare a farsi chiedere cosa nascondeva, ma io non le chiesi altro.

“Vuoi sapere altro?” mi domandò lei dopo un po’.

“Dipende. C’è altro che devo sapere?”

“Uhm… no, forse no.” mi rispose enigmatica.

“Dai, su, raccontami tutto quello che mi devi raccontare.” la incalzai.

Si fece pregare ancora un po’ poi finalmente si decise a parlare.

“Eravamo lì nel locale, avevamo già bevuto un po’. Parlavamo tra noi e ridevamo, diciamo che non passavamo inosservate, tutte tirate come eravamo, poi. Avevamo subito già un paio di approcci. Prima un cinquantenne un po’ sfigato, poi una coppia di quarantenni già più interessanti ma bruttini. Eravamo lì che ci lamentavamo per la mancanza di uomini veramente intriganti.”

“Vi ricordo che siete tutte e tre sposate.” commentai io un po’ acido.

“Ma che c’entra? Essere corteggiate fa sempre piacere. Comunque ci lamentavamo di quello quando Paola dice: ‘dovremmo puntare a quelli più giovani’. Abbiamo riso e poi lei ha indicato un tavolo vicino dicendo: ‘tipo quelli’. Ci siamo girate tutte e tre insieme e abbiamo guardato verso tre ragazzi giovani che in quel momento si sono accorti di noi. Qualche sorriso, un brindisi a distanza e poi Paola gli ha fatto cenno di unirsi a noi. Noi le abbiamo detto: ‘ma che fai?’ e lei ‘dai, ragazze, sarà divertente’. E così sono venuti a sedersi al nostro tavolo, stavamo un po’ stretti. Avevano intorno ai venticinque anni e sembravano un po’ intimoriti ma incuriositi da noi tre quarantenni allupate. Erano molto carini, soprattutto mi piaceva quello che era toccato a me.”

“In che senso toccato a te?”

“Ma, così, ognuno si è seduto vicino a ognuna di noi e un po’ parlavamo tutti insieme un po’ a coppie. E’ stato divertente. Erano ragazzini, un po’ li abbiamo messi in imbarazzo ma è stato piacevole sentirsi desiderate da loro.”

“Desiderate?”

“Sì, dai, si capiva che anche se eravamo più vecchie di loro ci sarebbero stati senza esitare.”

“E voi, ci sareste state?”

“Beh, chi lo sa…” lasciò il discorso in sospeso per poi riprenderlo poco dopo: “E’ proprio di questo che ti volevo parlare.”

Io rimasi basito da quest’ultima frase, non capendo cosa intendesse. Ero seduto sul divano a fianco a a lei e mia moglie si appoggiò alla mia spalla, sussurandomi nell’orecchio e mettendomi una mano sul petto.

“Ti sei un po’ eccitato a sentire che tua moglie è stata corteggiata da un giovane?”

“Mah… io…” non sapevo cosa dire, un po’ di piacere in effetti lo avevo provato. La mano di lei scese infilandosi nei pantaloni.

“Mi hai sempre detto che ti fa piacere se tua moglie viene guardata… mi hai sempre detto che ti piace immaginarmi con altri…”

“Sì, è vero…” deglutii nervosamente e poi sussultai nel momento in cui la mano di lei si chiuse attorno al mio cazzo che era ormai indurito del tutto.

“Lo sai che io mi sono eccitata a pensarmi con quel ragazzo?”

“Davvero?”

“Sì, ero pronta a scoparmelo. Ti avrei messo le corna se solo fosse stato più intraprendente.”

“Perché mi dici questo?”

“Perché so che ti eccita. Lo sento. Sei durissimo.”

“Ma non dici sul serio, vero?”

Non mi rispose ma mi abbassò pantaloni e mutande, riprendendo subito il mio cazzo in mano e inginocchiandosi tra le mie gambe. Si portò il cazzo vicino alla bocca semi aperta ma lo tenne lì, a pochi centimetri dal piacere.

“Avevo voglia di scoparmelo ieri sera. Pensavo mi sarebbe passata ma ho ancora voglia.”

“Anche io ho voglia di scopare.” le dissi.

“Ma io voglia di scopare lui.” disse alitandomi sul cazzo.

La guardai implorante. Volevo che me lo prendesse in bocca. Non resistevo più.

“Ho il suo numero, sai.” aggiunse poi continuando a fissarmi negli occhi con lo sguardo più arrapante che sapeva fare. “Dimmi tu cosa devo fare.”

“Succhiamelo” le risposi, ma non era quello che voleva sentirsi dire.

“Cosa devo fare… con lui.” disse toccandomi per un istante con la punta della lingua sulla cappella.

“Cosa vuoi che ti dica?” risposi ormai in suo totale controllo.

“Non so… magari potresti dirmi che posso chiamarlo. Posso chiedergli di venire qui a casa nostra, per farmi scopare.”

“Cazzo dici? E io?”

“E tu puoi fare quello che hai sempre sognato: guardami mentre scopo con un altro.”

In quel momento il mio cazzo iniziò a schizzare colpendola in faccia diverse volte mentre lei scoppiò a ridere.

“Lo prendo come un sì…” disse al termine della mia eiaculazione.

Mi lasciò inerme sul divano e si alzò per pulirsi e poi la vidi prendere in mano il cellulare. La mia fase di eccitazione stava calando. Tutte le cose che mi aveva detto e chi mi sembravano così eccitanti mentre avevo il cazzo duro ora si stavano trasformando in prospettive spaventose e assolutamente non volute da parte mia.

“Cazzo fai? Non starai facendo sul serio!” la interruppi mentre sembrava che stesse scrivendo qualcosa sul telefono.

Mi guardò. Avevo i pantaloni alle caviglie e il cazzo moscio penzolante e sporco di sborra.

“Ne riparliamo quando lui è pronto a ritornare duro.” disse indicandolo.

Io mi arrabbiai ma lei mi ignorò. Mi lasciò sfogare.

Dopo alcuni minuti mi stava segando con una mano mentre con l’altra reggeva il telefono. Stava conversando con il ragazzo. Gli stava dando istruzioni su come raggiungere casa nostra. L’ultima domanda che gli fece, tatticamente posta alla fine quando lui ormai era del tutto infoiato e non avrebbe detto no a nulla, fu:

“Non è un problema per te se c’è anche mio marito che ci guarda, vero?”

Mia moglie chiuse la chiamata e corse in bagno a prepararsi al meglio per lui, lasciando in sospeso la sega che mi stava facendo. La proseguii io ma senza lo scopo di raggiungere l’orgasmo. Mi servì per restare costantemente duro mentre la guardavo scegliere la migliore lingerie in attesa dell’arrivo di lui.

Ci fu un po’ di imbarazzo quando lo facemmo accomodare in casa. Io e lui vestiti e mia moglie in tacchi, autoreggenti, perizoma e reggiseno. Poi lei lo tastò fra le gambe. Entrambi sorrisero e l’atmosfera si sciolse.

Scoparono sul nostro letto, in tante posizioni diverse, forse alcune che non avevo neanche mai fatto con lei. Lui era proprio un bel ragazzo, col corpo muscoloso e il viso imberbe e un cazzo che rimase quasi costantemente duro per lei. Fu quasi tenero quando titubante chiese se la poteva inculare, guardando subito dopo anche verso di me per controllare la mia reazione. Lei lo guardò amorevole e lo accarezzò sulla guancia.

“Ma certo, tesoro.”

Fu uno dei momenti in cui io più a fatica dovetti trattenere l’orgasmo smettendo improvvisamente di toccarmi per limitare gli stimoli fisici e non amplificare così quelli mentali.

Lo invitammo poi a rimanere a pranzo da noi. Pranzo che consumammo restando tutti e tre completamente nudi. Quel momento fu l’unico della giornata in cui mia moglie giocò anche con me, stimolandomi col piede sotto al tavolo o facendosi imboccare o offrendomi del cibo dopo averlo intinto nei suoi umori.

Dopo pranzo mia moglie non era ancora soddisfatta e propose a lui di chiamare i suoi due amici della sera prima. Io provai ad obiettare qualcosa ma mia moglie mi fermò:

“Mi vuoi dire che nelle tue fantasie di vedermi con un altro non hai mai immaginato di vedermi con più uomini contemporaneamente?”

Abbassai lo sguardo non potendo mentire. Avevo sempre sognato di vedere mia moglie impegnata in una doppia penetrazione. Certo, in realtà avevo sempre pensato di essere io uno dei due dentro di lei ma poterla osservare da tutte le angolazioni fu forse ancora meglio.

Quando, nel tardo pomeriggio, i ragazzi se ne andarono dopo aver scopato mia moglie in tutti i modi noi rimanemmo a letto, abbracciati l’un l’altra.

“Lo sai vero che cambieranno molte cose dopo la giornata di oggi.” mi disse lei.

“Cosa intendi?” le chiesi un po’ preoccupato.

“Che non saprò farne più a meno di questa cosa che abbiamo fatto.”

Rimasi pensieroso per un po’. Le diedi un bacio sulla fronte.

“Neanche io. ” conclusi.

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