Decisione

Quando la decisione appartiene ad altri

“Bene,” disse l’uomo alzandosi, “direi che ci siamo conosciuti a sufficienza. Io ora vado a bere qualcosa al bancone, voi parlatevi, decidete in totale libertà e poi fatemi sapere. Se è un sì iniziamo a giocare, se è un no ci salutiamo e sarà stato bello così.”

Un po’ di tempo fa avevo convinto mia moglie Sonia a mettere un annuncio di coppia su un sito di incontri per cercare un uomo che andasse con lei mentre io guardavo. Avevo da tempo queste fantasie cuckold e dopo un po’ di insistenze e tanta immaginazione fra noi mentre facevamo sesso si era convinta a provare. Avevamo fatto fatica a trovare uno che ci sembrasse adatto poi la scelta era caduta su Taurus69, un uomo che si era proposto con molta convinzione e decisione e che aveva impressionato mia moglie anche per una foto che accompagnava il suo profilo.

In effetti avevamo discusso tanto su come avrebbe dovuto essere l’uomo per sperimentare questo gioco erotico ed eravamo giunti alla conclusione che doveva essere uno sicuro di sé, molto deciso e che avrebbe preso in mano la situazione dato che noi eravamo inesperti e troppo indecisi e imbarazzati. Mia moglie non aveva espresso particolari richieste a priori riguardo all’età o all’aspetto fisico, diceva che le poteva piacere o non piacere chiunque, era solo questione di sensazioni a pelle e che quindi avrebbe potuto capirlo solo incontrandolo dal vivo. Intanto che ci eravamo imbarcati in questo gioco, però, avrebbe voluto almeno soddisfare una sua fantasia o per meglio dire curiosità: voleva farlo con un uomo che fosse più dotato di me. Io ero d’accordo con questa sua visione, visto che avrebbe dovuto avere un ruolo un po’ dominante se avesse avuto attributi sessuali superiori ai miei sarebbe stato più facile per tutti entrare nella parte. Taurus69 sembrava molto ben dotato.

Appena arrivò all’incontro organizzato in quel bar del centro io storsi un po’ la bocca. Non era un gran bell’uomo, nelle foto sembrava più in forma di come appariva in realtà. Aveva una cinquantina d’anni, ma questo lo sapevamo, dunque circa quindici più di noi. Quando lo vidi ero sicuro che non sarebbe andato bene, che non sarebbe piaciuto a mia moglie Sonia e quindi avrebbe dovuto riprendere la ricerca. Guardai la sua reazione al suo arrivo ma mi sembrò impassibile, forse non voleva fra trasparire nulla o giudicare prima del tempo.

Ci mettemmo a parlare e anche caratterialmente non mi convinse troppo. Lo cercavamo sì deciso e sicuro, quindi un po’ dominante nei nostri confronti, ma lui mi parve eccessivo. Doveva guidarci, doveva condurre il gioco, doveva avere il ruolo del bull in una coppia cuckold ma lui mi sembrò un po’ troppo vicino a voler fare quasi il master dominatore. Mise in chiaro alcune cose su come si sarebbe comportato con noi, sul ruolo totalmente succube che avrei dovuto avere io, in particolare. Prospettò anche una evoluzione del nostro rapporto se ci fossimo piaciuti in cui lui diventava il bull fisso di mia moglie assumendo un ruolo quasi costante di padrone di casa. Erano tutte cose affascinanti e intriganti, che a fantasticarci sopra mi avevano sempre eccitato, ma spiattellate in modo esplicito davanti a me da quell’uomo mi sembrarono eccessive. Ogni tanto osservavo mia moglie che però non dava segnali in nessun senso.

Taurus69 si alzò dal tavolino come aveva detto e si allontanò concedendoci la nostra intimità di coppia per decidere. Mi girai verso Sonia con una espressione contrariata e iniziai a parlare.

“Allora, mi sa che non se ne fa nien…”

“Mi sembra quello giusto, no?” mi interruppe lei senza neanche ascoltare cosa stavo dicendo.

“Come?” chiesi io stupito.

“A me sembra adatto. A te no?”

“Ma ti piace?”

“Uhm… non so come dire… non mi piace ma… proprio per questo mi piace per quello che deve fare.”

“In che senso?”

“Ho capito che non cerco un uomo che mi piaccia. Ci sei già tu che mi piaci. E se devo concedermi ad un altro voglio che sia molto diverso da te, voglio che ciò che faccio sia trasgressivo e perverso e cosa c’è di più perverso di farsi scopare davanti al proprio marito da un uomo che normalmente non scoperei mai?”

“Ma… lui non ti sembra un po’ troppo, come dire, dominatore?”

“Avevo avuto questa impressione quando ci eravamo scritti sul sito ed in effetti mentre ci parlava pensavo che non era quello che aveva cercato… però… è pazzesco da dire ma mi sono bagnata sentendolo descrivere come potrebbe svolgersi l’incontro.”

“Davvero? Il modo in cui ha detto che ti tratterebbe? E che tratterebbe me?”

“Beh, chiaro, su quello dovresti essere d’accordo anche tu, nelle nostre fantasie per te avevamo immaginato un ruolo più defilato, lui sembra volerti coinvolgere di più… ma anche questo mi è piaciuto.”

“Ma… ma hai capito che intenzioni ha?”

“Ho capito che lui vuole che noi siamo a sua totale disposizione… sia io che te…”

“Appunto… credo che voglia anche me… nel senso…”

“Sì, in quel senso… devo confessarti che l’idea mi ha eccitato.” mi disse Sonia mordendosi un labbro e giocando con una delle sue ciocche di capelli ricci rossi che le cadevano sul suo bellissimo viso, così innocente e così perverso.

“Ti ha eccitato l’idea che lui… che lui…” non riuscivo quasi a dirlo.

“Che lui scopi il mio uomo.” concluse decisa.

La guardai sorpreso. I suoi occhi verdi si spostavano da me a lui più lontano. Immaginavo i pensieri che le attraversavano quella sua mente che solo di recente avevo scoperto essere così perversa. Non sapevo cosa dire. Lei appoggiò una mano sulla mia coscia, poi la spostò un po’ più in su e mi palpò il pacco. Lo trovò duro, totalmente duro.

“Mi sembra un sì anche da parte tua questo, o sbaglio?”

La guardai quasi terrorizzato mentre lei faceva un cenno all’uomo che quindi tornò al nostro tavolo.

“Ci stiamo.” disse lei con voce tranquilla mentre io la ascoltavo incredulo. “Ad una condizione: che la foto che hai messo sul sito di incontri rispecchi la realtà.”

Lui fece un ghigno malefico.

“Ok. Vieni un attimo in bagno con me e ti faccio controllare.” le disse porgendole la mano per farla alzare. “Tu aspetta qui.” ordinò invece a me.

Li guardai andare verso il bagno. Lui mise una mano su una chiappa di mia moglie. Mi accorsi che qualche avventore notò la scena. Lui in quel bar era conosciuto, forse qualcuno sapeva anche che tipo di rapporti aveva con le coppie e quindi sapeva qual era il mio ruolo in quel momento. Mi vergognai di questo e nello stesso tempo mi eccitai ancora di più.

Dopo alcuni minuti, più di quelli che pensavo a dire la verità, li vidi tornare indietro. Sonia aveva sul volto un gran sorriso. Prese la borsa dalla sedia e mi disse di alzarmi. Lui invece mi disse di andare a pagare. Mentre ero alla cassa loro due uscirono dal locale, lui sempre con la mano sul culo di lei. La cassiera sembrava sorridere divertita.

Prendemmo una stanza nell’hotel di fronte, solo per il pomeriggio. Io li seguivo inebetito e obbedivo ad ogni cosa che lui diceva. Ero già succube totalmente e lo sarei diventato ancora di più. Sentivo di non aver preso parte a nessuna decisione su cosa fare, di aver delegato tutto a mia moglie. D’altronde questo era sempre stata la mia intenzione: che fosse lei a fare quello che più desiderava, non avevo mai voluto imporle niente in aspetti così delicati. Affidarsi totalmente ad altri è una cosa che fa sentire sicuri e probabilmente la stessa cosa era per lei che si era affidata totalmente a quell’uomo sconosciuto.

Fu pazzesco vederla così sottomessa a lui. Così devota ad un corpo non gradevole la cui unica caratteristica degna di nota era un cazzo maestoso. Fu strano vederla così arrendevole, così disponibile, così totalmente nelle mani di un altro uomo che la trattava come io mai l’avevo trattata, che le diceva le cose più volgari possibili con suo grande apprezzamento. Fu la cosa più eccitante che avessi mai visto. Almeno fino a quando vidi lo sguardo d’intesa che lei scambiò con lui quando lui le annunciò:

“Ora ci divertiamo un po’ con quella cagnetta di tuo marito.”

Dopo alcune ore passate in quella camera d’albergo nelle quali Taurus69 non aveva praticamente mai perso l’erezione e non aveva mai smesso di scopare alternativamente mia moglie, per gran parte del tempo, e me, lui se ne era andato. Io giacevo per terra, steso sul pavimento in moquette, sconvolto e provato. Sonia, esausta e soddisfatta, era sul letto, dal quale scese. Si avvicinò a me che mi girai stendendomi sulla schiena, senza alzarmi. Lei si accovacciò su di me, ponendo la sua figa sporca e abusata all’altezza della mia bocca.

“Allora, amore, sei contento della decisione che ho preso al bar? Di affidare le nostre fantasie erotiche a quest’uomo?”

“Sì.” ammisi quasi con riluttanza. “E tu? Sei soddisfatta?”

“Sì, più di quanto potessi immaginare.”

“Ti è piaciuto tutto quello che abbiamo fatto?”

“Sì, è stato incredibile. Non mi sono mai sentita così… usata.”

“E ti è piaciuto anche quello che lui ha fatto a me?”

“Sì, amore.”

“Cosa pensi di me, dopo che lui mi ha trattato in quel modo?”

“Non penso nulla di male. Ti amo. Penso che tu sia il marito perfetto che fa di tutto per il piacere di sua moglie, persino farla scopare da un altro uomo e farsi scopare dallo stesso davanti a lei.”

Dalla sua figa cadde una goccia che finì sulle mie labbra. Umori, sudore, sborra, tutto mischiato insieme. Mi passai la lingua sulle labbra e sentii il sapore della perversione.

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