Il segno del costume

I – lui

ci faccio caso solo ora, osservandoti nella penombra della stanza calda mentre sei stesa nuda sul letto, tra le lenzuola ancora umide del nostro sudore.

la tua pelle è ricoperta da un sottile strato di sudore che la rende ancora più lucida. ammiro il tuo corpo perfetto, la curva della schiena e dei tuoi glutei, che non hai voluto che oggi venissero violati.

abbiamo scopato a lungo, dopo settimane di lontananza, al ritorno dalle tue ferie.

II – lui

faccio caso solo ora, dicevo, alla tua abbronzatura. sei tornata di un colore bellissimo, la pelle ramata in contrasto con i tuoi occhi chiari.

ma ad attirare la mia attenzione è la zona non abbronzata. una zona ridottissima. da essa si deduce la forma del costume che indossavi in spiaggia.

rigorosamente in topless e con un tanga che definire striminzito è un eufemismo.

III – lui

insieme a me non sei mai stata così sfacciata in spiaggia. mi immagino quanti sguardi avrai catturato. a quanti sarai sembrata, per un attimo, completamente nuda e poi invece avranno capito che non lo eri del tutto e nonostante ciò ti avranno trovato ancora più sexy.

mi è tornato duro all’idea. e inoltre penso che questa tua sfacciataggine e l’esserti presa queste libertà, lontano da me, meriti una piccola punizione.

ti salgo sopra. ti prendo con forza. ti divincoli e scalci, ma questo è solo un gioco delle parti fra di noi. continui a fingere di non volermi, ma da come ti rilassi quando comincio a spingere per sodomizzarti capisco che ho via libera.

IV – lui

“quanto cazzo eri nuda quando eri in spiaggia?” le dico nelle orecchie, ansimando e grugnendo.

“sei geloso?” mi risponde lei sorniona. “beh, devi sapere che c’erano tanti ragazzi che mi guardavano. tanti uomini che avrebbe voluto farmi quello che mi stai facendo tu adesso.”

“ci credo, con questo culo in bella mostra. dimmi se l’hai ceduto a qualcuno, il culo che ti sto spaccando.”

“non te lo dirò mai. non saprai mai la verità. tu cosa preferisci? che ti sia stata fedele? oppure ti eccita l’idea che mi sia fatta inculare da qualcuno conosciuto il giorno stesso. magari qualcuno di cui avevo già intuito le doti dal rigonfiamento del costume. un bel ragazzo. in vacanza insieme ad altri amici. uno più dotato dell’altro…”

andò avanti un po’. io ormai non la sentivo più dopo esserle venuto nel culo.

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