Segreto fra amiche
Certi ragazzi sono fortunati. Rovinano la serata alla propria ragazza, fanno di tutto per non meritarsi nulla e alla fine ne escono con una ricompensa inaspettata.
Certi ragazzi sono fortunati. Rovinano la serata alla propria ragazza, fanno di tutto per non meritarsi nulla e alla fine ne escono con una ricompensa inaspettata.
Un classico dei rapporti sul luogo di lavoro, dove il potere crea spesso situazioni sgradevoli, ma che qualche volta possono essere vissute con soddisfazione da entrambe le parti… almeno sulla carta…
L’anno inizia con un due di picche, ma l’attesa di un miglioramento potrebbe non essere lunga…
Un uomo e due donne, madre e figlia, troppo simili fra loro nelle voglie, nei vizi e nel commettere errori di gioventù.
Lei Eccomi qui. Bendata e legata, mani e piedi, al letto in una stanza di un grande albergo. Ho dei cuscini sotto la pancia in modo da assumere una posizione ancora più aperta e disponibile. Non ho idea da quanti minuti sono in questo stato di attesa, terrore, trepidazione, timore e, soprattutto, eccitazione. Eccitazione copiosa,
I Mentre sono in coda per il check-in ho l’impressione che tutti quelli che mi guardano sappiano il motivo per cui sto prendendo quel volo. Probabilmente la mia percezione è falsata dal fatto che molti uomini mi guardano con interesse e molte donne con invidia o disprezzo a causa del fatto che il mio abbigliamento
I “Ciao, indovina dove sono?” “Non so, dove sei?” “Sono vicina a te. Sono a Venezia. Sono nella mia stanza d’albergo. L’ho presa per il weekend.” “Ehmmmm…” “Vuoi sapere come sono?” “Come sei? Dimmi.” “Sono nuda. Ho indosso soltanto le scarpe col tacco. Sono alla finestra. Sto guardando il Canal Grande. Qualcuno potrebbe vedermi. Con
I Quando li accogliamo in casa ed io stringo la mano a lui mi viene istintivo far cadere lo sguardo in mezzo alle sue gambe. Lui sembra accorgersene e fa un sorrisino. La stretta di mano è forte e vigorosa, proprio come mi aspettavo. Con lei, invece, ci scambiamo i baci sulle guance e vengo
I la commessa del grande magazzino, giovane, carina, capelli a caschetto e piercing sul naso, alzava lo sguardo dopo aver battuto ogni mio acquisto. sorrideva e nei suoi occhi leggevo qualcosa del tipo: “si prospetta una bella serata stasera, eh?”. chissà cos’altro pensava di me, uomo distinto con circa trent’anni che aveva appena saccheggiato il
I Strani pensieri affollavano la mia mente mentre camminavo, mano nella mano con la mia ragazza, lungo la banchina della stazione. Lei controllò ancora una volta il numero del vagone scritto sul biglietto. Io udivo il rumore dei suoi tacchi e delle rotelline del trolley che si trascinava dietro e la guardavo con la coda