C’era una prima volta…
Racconti giovanili
Quella volta che l’ho detto Sono steso nudo sul letto a pancia in giù. Sono sudato, fa caldo anche perché abbiamo spento l’aria condizionata della stanza per aprire un po’ la finestra. Il mio respiro sta tornando normale, dopo lo sforzo fisico. Da fuori giungono i rumori della gente nella piazzetta sottostante, piena di locali
Il sequel, anzi il prequel, di “In palestra” dove scopriamo che le cose non sono andate proprio come sono state raccontate.
Ripubblico il secondo racconto lungo scritto per questo sito. La storia di un rapporto un po’ insolito, dove i ruoli si mescolano e si alternano. TAMARA dedicato a L. colei con cui ho fatto tante cose nuove I Tamara la conobbi ad una festa. Era bella ed elegante e non potevo non notarla. I nostri
Me l’ero immaginata diversa, ma è sempre bello quando la realtà supera in qualche modo l’immaginazione
Ero riuscito ad entrare in un esclusivo circolo sportivo romano, di quelli frequentati da gente importante, grazie all’invito della mia amica Lavinia, ricca figlia di nobiltà capitolina. Ero lì con lei con uno scopo preciso: trovare qualcuno disposto ad aiutarmi in un mio progetto, una idea imprenditoriale che avevo. Avevo bisogno di appoggi per riuscire a farlo, aiuti finanziari ma anche appoggi politici. Io ero giovane e non ero nessuno. Avevo bisogno di qualcuno che potevo trovare solo in quel posto.
Entrammo nell’ufficio di un importante avvocato della capitale. Io ero vestita in una maniera che la maggior parte degli uomini avrebbe definito sexy ma aggressiva. Tacco a spillo, calze, gonna attillata al ginocchio con lo spacco, camicia e giacca. Mio marito nel classico completo da uomo.
Seduzione, gelosia ed esibizionismo. Una trasferta di lavoro con risvolti inaspettati.